Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 26-03-2012
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Mercoledì 28 marzo alle ore 17.30, ospite della libreria Palazzo Roberti, Concita De Gregorio presenta il suo ultimo libro, Così è la vita. Imparare a dirsi addio, edito da Einaudi. La giornalista, firma storica del quotidiano «La Repubblica» è stata per tre anni direttore de «l'Unità» e ha già pubblicato alcuni libri in cui indagine e riflessione fanno la spola dai grandi temi della commedia umana agli eventi dell’attualità, tra i titoli Non lavate questo sangue, Una madre lo sa. Tutte le ombre dell'amore perfetto, Malamore, Esercizi di resistenza al dolore, Un paese senza tempo. Fatti e figure in vent'anni di cronache italiane. Nella sua ultima pubblicazione, il filo del discorso si dipana così: non parliamo mai di argomenti come la vecchiaia, la malattia, la morte; dovremmo parlarne; parliamone; e l’occasione per farlo è offerta nel libro da brevi narrazioni suddivise in capitoli che si susseguono con il tono di una conversazione mondata dai colori scuri del dolore e dalla tragedia, resa leggera da un approccio colloquiale. In Così è la vita Concita De Gregorio narra esperienze vissute e incontri speciali, parla di libri e di film, ci presenta personaggi famosi ma anche anonimi pensatori, assembla tanti tasselli che insieme contribuiscono a costruire un racconto garbato sui temi difficili che la gente ha sempre più la tentazione di nascondere sotto la tovaglietta, o al contrario di vomitarti addosso, all’ora del tu per tu, davanti al the.
Nel libro è riassunto un mondo che ci è noto, fatto di funerali di famiglia, ma anche mediatici come quello della figlia di Niccolò Fabi; un mondo che non si fa fatica a sentire corale, quando si ha la sensazione di aver preso parte a riti speciali – l’autrice descrive ad esempio un addio accompagnato dalla musica dei sordomuti e un altro reso una danza da un lancio di palloncini che “ballano come Roberto Bolle”. È una realtà familiare, che conosciamo, quella di cui parla Concita De Gregorio, dove si va al cinema e si vedono film come “Departures”, “Inception” e “La prima cosa bella”; dove in televisione di seguono gli episodi di “The big C”; dove i bambini all’ora di colazione sfogliano libri come Coniglietti suicidi e i grandi leggono Non riesco a dimagrire o gli articoli sulle nuove frontiere della chirurgia estetica; dove capita di venire a sapere del suicidio di qualcuno che si conosce o di incontrare per strada, insieme alla malattia, chi fa l’angelo di professione. Poi accade a tanti, in certe circostanze, di stare seduti in salotto in solitudine, pensando agli eventi tragici della vita, e di sentirsi accanto le presenze oscure dell’Accabadora o della Llorona. Vecchiaia, malattia, morte sono ai crocevia dell’esistenza, è una tentazione molto umana quella di non fermarsi a parlarne e tirare dritto.
L’invito più forte che viene dal libro, oltre a quello di dare il giusto valore a questa dimensione corale, è di presentare ai bambini senza inganno gli aspetti difficili della vita, di dare soddisfazione alla loro curiosità, la raccomandazione è di farlo cercando i toni giusti, mai mentitori, magari facendosi aiutare dalle parole di autori capaci o da giochi speciali, che possono essere utili a mediare.
Concita De Gregorio
Introduce l’incontro in libreria Keren Tonzo. L’appuntamento è a ingresso libero.