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Alessandro TichAlessandro Tich
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Cose in Comune

S.O.S. Cassola

Crisi Covid, l'amministrazione di Cassola rifinanzia il “bando impresa”: sul piatto altri 85mila euro. Sale a 260mila euro il totale dei fondi messi a disposizione per il rilancio

Pubblicato il 20-07-2020
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Misure di sostegno all'economia locale dopo la crisi generata dal Covid-19. Riceviamo a tale riguardo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, trasmesso in redazione dall'amministrazione comunale di Cassola:

COMUNICATO

Il sindaco Aldo Maroso e l'assessore Elsa Antonia Simonetto in conferenza stampa


CASSOLA RIFINANZIA IL BANDO IMPRESA: SUL PIATTO ALTRI 85 MILA EURO

Dopo aver già liquidato cinquantadue aziende del territorio con 100 mila euro in contributi a fondo perduto, il Comune di Cassola si appresta a rifinanziare il “bando impresa” e a prelevare altri 85 mila euro dall'avanzo di gestione del 2019 per soddisfare tutte le richieste di sostegno pervenute nelle scorse settimane in municipio.
«Avevamo detto che avremmo dato risposta a tutti e pertanto siamo decisi a mettere sul piatto quanto necessario per aiutare anche le attività economiche che, pur avendo i requisiti per ottenere il bonus, non ne hanno ancora beneficiato per l'esaurimento del plafond».
A parlare è l'assessore al bilancio e ai tributi Elsa Antonia Simonetto che, a fronte della massiccia adesione delle attività economiche cassolesi al bando per l'assegnazione di aiuti economici per le imprese danneggiate dalle chiusure dei mesi scorsi, assicura un nuovo intervento dell'Amministrazione per la salvaguardia e il rilancio dell'economia locale.

LIQUIDAZIONI RAPIDE
«Sono state ben 136 le istanze inoltrate nelle scorse settimane da commercianti, artigiani e piccoli imprenditori del territorio – ricorda l'amministratrice – e solo 16 di queste sono state escluse per la mancanza dei requisiti. Le altre 120 sono state ritenute tutte finanziabili e per cinquantadue è già stato emesso il pagamento, in tempi rapidissimi, come avevamo promesso». L'importo dei contributi è stato stabilito sulla base delle perdite subite dalle aziende nei mesi del lockdown: in 43 casi il Comune ha versato 2mila euro, mentre per altre 9 situazioni il bonus si è attestato sui 1500 euro. Piccole ma importanti somme che i titolari potranno utilizzare per pagare l'affitto dei locali, le utenze o altre spese ritenute urgenti e indifferibili per il prosieguo dell'attività.

NUOVI FONDI
Ora l'obiettivo è dare una risposta anche alle 68 richieste rimaste in stand-by per la mancanza di risorse. Per far questo nel prossimo consiglio comunale l'esecutivo proporrà di rimpinguare, con altri 85 mila euro, il fondo per le imprese. «Per farlo – spiega Simonetto – andremo ad utilizzare una parte dei 300 mila euro di avanzo già accantonati il mese scorso proprio per far fronte ad eventuali ulteriori necessità legate all'emergenza Covid. Anche in questo caso le liquidazioni saranno rapidissime e avverranno nei primi giorni di agosto».

L'IMPEGNO PER IL RILANCIO
Con il nuovo stanziamento, il totale delle risorse messe a disposizione dal Comune di Cassola per il sostegno di famiglie e aziende nella fase 3 della crisi sanitaria salirà quindi a 260 mila euro, dei quali 185 mila destinati al bando impresa, 15 mila per aiuti diretti alle famiglie e 60 mila (di cui 30 mila già stanziati e altri 30 mila in arrivo con la prossima variazione di bilancio) per gli incentivi legati all'Ecobonus, per il quale la scadenza è fissata per il 31 luglio.
«A quanto pare, siamo fra i primi Comuni, se non il primo, ad aver già liquidato quanto promesso – aggiunge il sindaco Aldo Maroso –, tant'è vero che gli stessi beneficiari degli aiuti, quando chiamano in municipio per esprimere la loro gratitudine, sottolineano la velocità delle liquidazioni e la semplicità delle procedure adottate». «Queste azioni concrete penso siano la miglior risposta alle critiche di chi aveva puntato il dito sulla mia mancata partecipazione alla manifestazione di protesta promossa lo scorso maggio dalle categorie economiche – rimarca infine il primo cittadino -. Ho ritenuto allora, e ne sono certo adesso, che per un amministratore pubblico il modo migliore per essere solidale con le piccole imprese del territorio sia lavorare sodo per assicurare alle aziende gli aiuti necessari per un rapido rilancio».

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