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Unico esempio veneto di giardino nato autonomamente rispetto ad un Istituto Universitario: i Giardini Parolini furono costituiti a partire dal 1805 dal botanico Alberto Parolini e donati al Comune dai suoi eredi.
Il disegno del giardino è in classico stile romantico "all'inglese". Sulla sua superficie vennero integrate migliaia di specie botaniche organizzate secondo un rigoroso schema scientifico: lo studioso lo sviluppò negli anni con essenze raccolte nei viaggi o ottenute con scambi da altri orti europei.
Attorno al 1830-1835 vi erano qui raccolte circa 3000 specie arboree, arbustive ed erbacee provenienti da ogni parte del mondo, nonchè vere e proprie "collezioni viventi" di gruppi sistematici.
Quando il Parolini morì il giardino, ereditato dalla figlia, conobbe un lento ma costante declino.
Da allora il giardino si è impoverito e snaturato: negli anni 50' fu diminuito di superficie e oggi sopravvivono poco meno di cento specie arboree e le pregiate colture sono solo un ricordo.
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