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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
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Il giudizio del Direttore
Braghin risponde alle critiche piovute in settimana contro la squadra. Fiducia nel progetto, magari con qualche rinforzo ma sicuramente non dal mercato degli svincolati
Pubblicato il 13-10-2011
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Stefano Braghin si mostra abbastanza soddisfatto al termine del derby veneto con il Portogruaro: “A mio giudizio – ma la pensa allo stesso modo anche Jaconi come potete sentire nel contributo audio allegato – abbiamo visto il miglior Bassano della stagione. Per 70 minuti abbiamo fatto vedere cose molto più importanti di quello che dice la classifica di noi. Peccato per quel gol subito dopo il pareggio in modo a dir poco rocambolesco. Quella rete è stata una mazzata perché inconsciamente pensi che il periodo sfortunato non è ancora terminato ecc. Per fortuna i ragazzi sono stati bravi a non disunirsi, merito di una prova di carattere da parte di ognuno di loro”. Il direttore generale ampia puoi il concetto alla situazione che sta attraversando la squadra: “Che ci fosse da soffrire in questo campionato non c’erano dubbi, il nostro è un campionato di sofferenza. Però in settimana sono state spese troppe parole, son state fatte troppe chiacchiere. La prestazione con il Portogruaro è l’ennesima conferma che se metti in campo prestazioni importanti alla lunga i punti li porti a casa. E giocare partite così dà anche consapevolezza ai ragazzi il che permette loro di giocare più sereni. Il problema dei giorni scorsi è che l’ultimo posto in coabitazione dopo aver racimolato la miseria di 1 punto in sei partite ha condizionato pesantemente il giudizio su quello che stiamo facendo. Dico questo perché con le stesse prestazioni ma con 3-4 punti in più, che avremmo tranquillamente potuto avere, la situazione sarebbe la stessa ma verrebbe valutata in maniera diversa. Il lato brutto del calcio italiano è che è fatto di numeri e risultati quindi si può lavorare tantissimo, impostare un progetto e un percorso ma alla fine quello che fa sentenza la domenica è il televideo e su quello si tirano giudizi e si impostano le opinioni. Questo fa parte del gioco. Ma quello che conta, in realtà, è che manteniamo i nervi saldi all’interno per valutare le cose con lucidità, consci dei nostri pregi e dei nostri limiti reali e che la classifica che abbiamo non rispecchia in pieno quello che avremmo meritato sul campo. Abbiamo dei problemi ma anche le professionalità e le qualità umane per risolverli. Ribadisco: la situazione che si è creata è sicuramente inaspettata ma non sorprendente. Lo sapevamo tutti di aver costruito una squadra per raggiungere la salvezza”. Prima della trasferta in terra granata si era parlato di un possibile ricorso al mercato degli svincolati per riassorbire i 6 punti dalla sest’ultima che, guarda caso, in questo momento è il Portogruaro. Il direttore risponde a specifica domanda: “Tutte le squadre rinforzandosi hanno dei benefici. Il problema, o dato di fatto, è che il mercato adesso è chiuso e si possono prendere solo giocatori che non hanno fatto la preparazione e che comunque non giocano da tempo. Non è detto che sia un toccasana. Il mercato degli svincolati è solo un pagliativo per tranquillizzare la piazza e/o la proprietà ma nei fatti raramente un giocatore che arriva ad ottobre cambia la stagione. Magari inizia a dare il suo contributo fra un paio di mesi quando ha acquisito brillantezza fisica e intesa con i compagni. Se non fosse così non ci sarebbe bisogno di fare ritiri e preparazioni fisiche. Quel mercato è fatto per rimpinguare un reparto nel caso di infortuni concentrati. Migliorare una squadra in corsa non è così facile”.

Stefano Braghin a Portogruaro ha visto la partita insieme al presidente Stefano Rosso
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