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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Bassano, momento no
Giallorossi fanno la partita senza essere pericolosi davanti. l’Alto Adige colpisce in contropiede e amministra
Pubblicato il 17-10-2010
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ALTO ADIGE - BASSANO 1-0
FC Südtirol (4-3-2-1): Zomer 6; Brugger 6,5, Kiem 6,5, Mirri 6,5, Martin 6; Campo 6,5, Romano M. 6, Furlan 6; Romano A. 7, El Kaddouri 6,5 (st’ 20 Burato sv); Marchi 6,5 (st’ 39 Virdis sv).
Il grande ex di giornata Thomas Veronese
A disp.: Mair, Nazari, Fischnaller M., Baccolo, Fischnaller H. All.: Sebastiani.
Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo 6; Basso 6,5, Pellizzer 7, Porchia 6,5, Veronese 6,5; Mateos 7, Venitucci 5 (st’ 30 Caciagli 6,5), Beccia 6 (st 34’ Criaco 6,5); Baido 5 (st’ 14 La Grotteria 5,5); Madiotto 5,5, Guariniello 6.
A disp.: Grosso, Ghosheh, Vigo, Martina. All.: Jaconi.
ARBITRO: Merlino di Udine 6,5.
RETI: pt 30’ A. Romano (A)
NOTE: spettatori 800.
Ammoniti: Venitucci, Porchia, Beccia, Mirri, Caciagli, Campo
Espulsi: -.
Angoli: 2-1
Recupero: pt 1’; st. 5’.
Bolzano. Il Bassano Virtus deve leccarsi le ferite per la seconda sconfitta consecutiva, patita perdipiù contro una diretta concorrente per la salvezza. A Bolzano la formazione giallorossa esce sconfitta dopo una gara che rispecchia perfettamente quello che in gergo si definisce squallido zero a zero. Un dato lo ribadisce in modo inequivocabile: né Grillo né il collega Zomer sono praticamente mai stati impegnati nel corso del match. Invece l’Alto Adige trova il gol partita al 30’ del primo tempo grazie ad Alfredo Romano che capitalizza al meglio un contropiede nato, udite udite, da un corner mal battuto a favore dei ragazzi di Jaconi. Ecco quello che è mancato è stata proprio la capacità di andare a fare male, l’assenza contemporanea di Crocetti e La Grotteria si è fatta sentire e le numerose geometrie palla a terra sono andate ad infrangersi come acqua sugli scogli non appena oltrepassata la trequarti bolzanina. Troppo leggerini Baido e Madiotto, non a suo agio a giocare spalle alla porta Guariniello, lontano dall’essere l’anima della squadra Dario Venitucci. Eppure per l’ennesima volta l’avversario non ha dato l’impressione di essere veramente più forte, anzi. Quello che fa riflettere è che per la seconda partita consecutiva sia stata la formazione bassanese a farsi preferire sul piano della manovra e del pallino del gioco. Se dovessimo fare un piccolo, molto parziale bilancio, ci spingeremmo a dire che questo Bassano è competitivo se c’è da giocare a calcio (sfatando anche il mito di squadra non abbastanza tecnica per la categoria) mentre non è ancora adeguato se c’è da giocare a calci. Il problema è che gli avversari (tutti e undici) affrontano ogni gara come fosse il match della vita e i giocatori di maggior talento danno effettivamente quel qualcosa in più: ecco questa è la lezione più importante da imparare.
Le scelte. Brutta tegola in casa Soccer Team per l’importante gara del “Druso” contro l’Alto Adige. L’attaccante più in forma, Crocetti, si è chiamato fuori a causa di un problema muscolare. Per sostituirlo Jaconi si affida a Saverio Guariniello. In difesa, per la prima volta in stagione, contemporaneamente in campo Pellizzer, Porchia e Basso con il capitano che, come preannunciato, si riappropria della fascia destra. Forti emozioni per Thomas Veronese: il terzino torna per la prima volta da ex a Bolzano.
Agonismo ma pochi spazi. L’arbitro fischia l’inizio ed appare evidente come Jaconi abbia colpito ancora modificando la sua squadra per adattarla alla situazione del momento. Le caratteristiche degli altoatesini spingono il tecnico, spiccatamente in fase di recupero palla, ad abbandonare la via del rombo per intraprendere quella del tridente in linea. Baido e Madiotto si scambiano le fasce per trovarsi la posizione più adatta per colpire, Guariniello è la punta centrale. Tale soluzione, però, funzionerà solo fino ad un certo punto. Baido non trova la posizione ed è molto spesso avulso dal gioco e, in generale, le punte si cercano e si trovano poco con evidenti ripercussioni sull’impatto offensivo dell’intero Soccer Team. Ad onor del vero nemmeno i padroni di casa sono particolarmente pericolosi, anche perchè il un terreno di gioco particolarmente scivoloso condiziona i due contendenti. I biancorossi poggiano molto sull’inventiva di Alfredo Romano ma con il passare dei minuti l’incontro diventa più difficile e molto spesso confusionario. La sfera rimane molto spesso contesa nel cerchio di centrocampo e i portieri sono per di più inoperosi. La situazione è dettata anche da un Alto Adige che per affrontare i giallorossi, e forse sulla scorta della vittoria del Lumezzane al “Mercante”, ha scelto di tenere in soffitta il 4-3-1-2 di inizio stagione a favore di un più coperto 4-4-1-1 che diventa spesso un 4-5-1. Ci vuole un episodio per indirizzare la gara da una parte o dall’altra. Al 30’ il match subisce una svolta improvvisa: corner per i giallorossi prima Madiotto e poi Mateos non riescono nella deviazione vincente, Venitucci perde palla ed ecco che riparte un fulminante contropiede per i padroni di casa. In quattro passaggi i ragazzi di Sebastiani si riversano nella metà campo giallorossa, il cross tagliato è di Martin, l’irruzione vincente di Alfredo Romano che nella carambola accompagna con il proprio corpo la palla in rete. Dopo il gol il Bassano cerca di mettere in difficoltà l’Alto Adige e tra il 36’ e 38’ è tambureggiante l’azione di Baido e Mateos sulla destra ma l’azione sfuma. Inoltre la fatica di trovare la via della porta si traduce ben presto in nervosismo e i cartellini gialli fioccano in una gara comunque non cattiva.
Idea di arrembaggio ma senza costrutto. Il Soccer Team inizia la ripresa con tanto ardore e tanta volontà per scardinare la retroguardia biancorossa anche a costo di prendersi qualche rischio. Al 10’ una ripartenza di Campo chiama tutti sull’attenti, in realtà sarà l’unica sortita offensiva dei padroni di casa nella ripresa. Il possesso palla è costantemente a favore dei bassanesi ma non si concretizza mai in un’azione pericolosa. Jaconi capisce ben presto che per recuperare la partita diventa essenziale dare più peso al proprio attacco fino a quel momento quasi evanescente tanto che Zomer si è sporcato i guantoni solo per rinviare dal fondo. Così al 14’ il tecnico manda in campo La Grotteria al posto di Baido, la palla continua ad esser gestita dai giallorossi continua ma, stringi stringi, solo qualche sgroppata all’arma bianca di Mateos riesce a scuotere un po’ il torpore. Jaconi le prova tutte: prima donando nuove energie al centrocampo inserendo Caciagli per un Venitucci (scelta che potenzialmente verrà mantenuta fin dall’inizio nella prossima partita) che nella ripresa ha smesso di correre, poi rischiando Criaco per Beccia impostando un attacco a quattro con i due under esterni e La Grotteria e Guariniello in mezzo. Le scelte sembrano azzeccate, i nuovi innesti mettono subito quell’energia e quella vivacità che stava via via andando scemando. Al 36’ una percussione di Criaco sulla destra mette i brividi a Zomer ma è un lampo nel buio. Di li in avanti solo un tiro di Basso, poi più nulla.
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