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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
“Bisogna battere il ferro finché è caldo”
Jaconi: “Il Monza è disposto a tutto ma noi dobbiamo tirare a vincere”.
Pubblicato il 17-09-2010
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Siamo alla vigila della sfida del “Brianteo” tra Monza e Soccer Team. Quello contro la formazione biancorossa si preannuncia un match caldo per diversi motivi. Innanzitutto per la sete di rivincita che anima i padroni di casa dopo le due brucianti sconfitte consecutive rimediate con Verona e Monza. In secondo luogo perché si tratta del classico scontro salvezza ossia quel particolare tipo di partite in cui i punti valgono doppio. Insomma per non far si che la vittoria con il Sorrento rimanga una, seppur magnifica, parentesi è necessario ritrovare la concentrazione fin da subito per mantenere inalterate rabbia e fame di successi. Fame e rabbia, proprio due concetti molto cari allo specialista Jaconi: “Guardiamo l’intensità che siamo riusciti a mettere in campo domenica anche grazie alla voglia di rivalsa che avevamo in corpo dopo le tre partite in cui avevamo raccolto pochino. Ecco immaginate un po’ in che condizioni si presenterà il Monza che è fermo a due punti in classifica. Vedete, quando un uomo è disperato riesce a pescare dentro di sé delle risorse che non credeva di avere. Succede la medesima cosa con le squadre di calcio. Se vogliamo portare a casa qualcosa è fondamentale essere riusciti a guadagnare in serenità senza, inconsciamente, aver mollato anche di un minimo la presa dopo la vittoria di domenica. Con il Monza mi aspetto una gara delicata dove avremo subito la controprova. Questo sta a dimostrare che se affronti avversari di fascia alta o squadre sulla carta meno forti è sempre durissima. E sottolineo che sia nell’uno che nell’atro caso noi tiriamo sempre a vincere”. E sta tutto in quest’ultima frase il segreto di questo Soccer Team più combattivo e determinato che mai. Una squadra capace di trasmettere, quasi come fosse un’onda d’urto, un misto sfrenato di passione e orgoglio. Insomma questo Bassano è quello che si definisce una squadra che rispecchia in toto lo spirito e la personalità del proprio allenatore. Se questa è la filosofia è evidente che il Bassano non si metterà a fare calcoli pensando di potersi accontentare del pareggio fuori casa: “Ripeto, noi dobbiamo tirare a vincere, sempre. Questo via è l’unica in grado di metterci al riparo dagli alti e bassi. La continuità è il vero segreto del calcio e per raggiungere quella mentalità è necessario infondere in ogni singolo elemento una certa cultura del lavoro e trasmettere una spasmodica concentrazione sul pezzo. Chiaro questo modo di pensare non si assimila dall’oggi al domani, finora con questi ragazzi abbiamo fatto una sessantina d’allenamenti, prima di incontrarmi ne hanno fatti molti di più. Per diventare squadra come intendo io ci vuole dedizione e prestare attenzione anche ai particolari che possono sembrare più banali”.
Impronta di gioco e formazione. La partita con il Sorrento ha lasciato in eredità, oltre ai tre punti, anche un 25-30 minuti di calcio di ottima fattura. Progressi importanti che rappresentano un altro aspetto importante di una squadra che fa delle doti morali la principale peculiarità: “Premetto che la strada che intendo perseguire per arrivare al successo passa attraverso il gioco. Però, inevitabilmente, molto dipende anche dall’atteggiamento dell’avversario. Per esempio contro il Sorrento abbiamo espresso mezz’ora di ottimo calcio perché loro erano più predisposti a costruire che a distruggere. Altre volte invece bisogna fare di necessità virtù e mettere in campo altre qualità se si vuole fare risultato, come nella seppur sfortunata partita di Pagani”. Il guaio è che le complicazioni non vengono solo dal di fuori (il Monza fa della forza e dell’intensità gli strumenti principali per fare punti) ma anche dall’interno: inseguire il gioco dovendo mettere a referto le defezione di due elementi cardine e di classe come La Grotteria e Venitucci potrebbe essere un’impresa improba. I due talentuosi del Soccer Team, usciti anzitempo nel corso dell’ultimo match, soffrono rispettivamente per uno stiramento di primo grado e per una contrattura. Bene che vada il regista potrebbe farcela, anche se difficilmente Jaconi lo impiegherà se ci fosse anche solo il minimo rischio di una ricaduta. Fortunatamente, per il delicato scontro salvezza, alle due defezioni fa da contraltare il completo recupero di sia Caciagli che Guariniello i quali, entrambi rientranti da un infortunio, hanno brillantemente superato senza ripercussioni negative la prima partita stagionale. Cambieranno gli interpreti dunque ma non il modulo: la volontà di rintracciare una propria e ben definita identità unita alla presenza nelle file biancorosse di un trequartista del calibro di Iacopino saranno le motivazioni che faranno propendere Jaconi per la conferma del 4-3-1-2.
Saverio Guariniello, 27 anni, attaccante: a lui il compito di sostituire La Grotteria (foto Roberto Bosca)
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