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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
“Mentalità di una squadra che si deve salvare”
Beghetto spiega così la strabiliante cavalcata giallorossa. Baido e Martina: “Grande carattere di squadra”.
Pubblicato il 27-04-2010
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È stravolto Massimo Beghetto al termine del match vinto sul campo del Celano. Un passeggiata ristoratrice nel prato di uno stadio ormai deserto, per scaricare la tensione accumulata. Gli facciamo presente risultati e classifica, lui fa due conti, non si scompone più di tanto, e torna ad immergersi nei suoi pensieri dopo l’ennesima gara vinta ed interpretata con un’umiltà pazzesca. Poi via in sala stampa a commentare una partita che quattro mesi fa i giallorossi non avrebbero mai e poi mai vinto: “Il 2 a 0 è legittimo ma come ogni maledetta domenica per ottenere un risultato dobbiamo lottare, sudare ogni centimetro di campo e non mollare neanche per un istante – spiega tutto d’un fiato il tecnico giallorosso – Questo è un gruppo che ha valori importanti come cattiveria, voglia, determinazione. L’umiltà e la mentalità devono essere quelle di una squadra che si vuole salvare altrimenti la nostra superiore cifra tecnica non emerge. Non era facile vincere a Celano. Il merito è di questi ragazzi straordinari che, nonostante la bravura degli avversari, hanno saputo soffrire quando il Celano attaccava a pieno organico e colpire quando c’è stata l’occasione propizia. Affrontiamo gara dopo gara mietendo eccellenti risultati ma mai e poi mai montandoci la testa. Questa è la forza che ci contraddistingue”. I padroni di casa non hanno tradito le attese: ottimo gioco corale e buone individualità. In una certa parte la formazione marsicana si è fatta anche più intraprendenti del Bassano. Si tratta di un altro pericoloso ostacolo che il soccer Team si lascia alle spalle: “Lo sapevamo, li avevamo studiati con cura ed eravamo a conoscenza dei loro punti di forza. Siamo stati più prudenti e attenti a non subire reti del solito, per snervarli e colpire. E guarda caso tiri veri verso la porta di Grillo ne ho contato uno solo. Il nostro intento era intasare il corridoio centrale pur sapendo di poter rischiare qualcosa sugli esterni. Ed alla fine oltre ai due gol potevamo pure arrotondare. Zero gol subiti nelle ultime quattro gare? Dato importante perché ci dà ancor maggior sicurezza e convinzione in quello che stiamo facendo”. La decisione di togliere il riferimento tra le linee (il ruolo occupato da La Grotteria o Baido) in grado di aiutare il centrocampo in costruzione è dipesa da una precisa concezione tattica: “La nostra idea era quella di andare a far male sugli esterni visto che loro, in quella parte di campo, concedevano molto spazio. Per questo ho messo Raffaele (Baido ndr) largo e le due prime punte centrali. In effetti, nel primo tempo, le occasioni migliori sono nate proprio dalla fascia destra con due cross tagliati sulle quali le punte non ci sono arrivate per un soffio (in un caso ci starebbe il rigore per una trattenuta su Crocetti in evidente vantaggio ndr). Inoltre Guariniello meritava di giocare dopo l’anticamera e le ottime prestazioni con Sangiustese e Fano. Poi le cose mutano a seconda delle situazioni e del contesto. In effetti Baido dietro la punta è risultato determinante andandosi a prendere il rigore che ha chiuso la partita”.
Baido e Martina, due tra i migliori, all’unisono si accodano alle parole del mister: “Se si molla anche per poco rischiamo di veder sfumare l’obiettivo comune che sono i playoff. La nostra unione è vera, non sono frasi fatte”. Il fantasista: “Polemiche per il rigore? Io ho preso una spallata tremenda eppoi sono anche stato toccato sulla caviglia quindi…”.
Baido (in possesso palla) e Fabiano: il primo ha conquistato il rigore, il secondo l'ha trasformato (foto Andrea Martinello)
Leggi e ascolta le parole di Gianluca Zanetti, autore del primo gol con il Celano (vedi box Audio a destra).
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