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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Quel ciak che infastidisce la Lega

“Stoppato” a Treviso, arriva a Bassano il set del nuovo film di Diego Abatantuono. Che parla di immigrati e che fa tanto arrabbiare gli esponenti del Carroccio

Pubblicato il 17-10-2010
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Si intitola “Cose dell'altro mondo”, e mai titolo poteva essere più profetico.
Il nuovo film della Rodeo Drive per Medusa Distribuzione - le cui riprese inizieranno a giorni a Bassano del Grappa, con Diego Abatantuono nel ruolo protagonista - sta infatti scatenando, prima ancora del suo primo ciak, un autentico putiferio.
Il film doveva essere ambientato a Treviso, dove la produzione aveva già organizzato l'allestimento del set. Ma il sindaco leghista di Treviso, Gian Paolo Gobbo, all'ultimo momento ha negato alla troupe i permessi per le riprese.

Diego Abatantuono: nel film sarà Libero Golfetto, proprietario senza scrupoli di una Tv privata del Veneto, che usa per lanciare appelli contro l'invasione degli immigrati

Un “no” motivato ufficialmente da questioni logistiche: secondo Gobbo il set della pellicola avrebbe comportato “troppe chiusure di strade, troppo impegno da parte del personale dell'amministrazione e dei vigili urbani e l'utilizzo, non opportuno, degli uffici del municipio”.
Per non parlare della “storia del toro”: “volevano portare un toro, libero, per girare una scena in Piazza dei Signori - ha detto il sindaco trevigiano -. Non mi è sembrato il caso.”
E così, di fronte al divieto del capoluogo della Marca, la casa di produzione ha dovuto disdire tutte le prenotazioni nel Trevigiano (2500 pernottamenti, per cinque settimane di permanenza di una troupe di 50 persone) e cercare in fretta e furia una nuova location per il film: trovando porte aperte - anzi, spalancate - a Bassano del Grappa.
Dove il sindaco Stefano Cimatti si dichiara “felicissimo di poter ospitare la troupe“ e dove la Pro Bassano è già stata messa in moto dall'Amministrazione comunale per dare supporto agli aspetti organizzativi e per reperire un centinaio di comparse, tra cui numerosi extracomunitari.
Già: perché “Cose dell'altro mondo”, per la regia di Francesco Patierno, è una storia che parla di immigrazione. Diego Abatantuono - che recita nel film assieme a Valerio Mastrandrea e a Valentina Lodovini - interpreta la figura di Libero Golfetto: il “paron” di un'emittente televisiva locale del Veneto dalla quale lancia continui appelli contro l'invasione degli extracomunitari. Fintantoché, dalla sera alla mattina, tutti gli immigrati spariscono: e dal quel momento succedono, appunto, cose dell'altro mondo.
Una sceneggiatura che, secondo alcuni, riproporrebbe lo stereotipo del “veneto xenofobo” e “mangia-immigrati” e che in alcuni ambienti - in primis della Lega Nord - fa gridare allo scandalo.
Dando credito all'ipotesi che il sindaco Gobbo, in realtà, abbia negato l'autorizzazione delle riprese a Treviso per il timore di un poco lusinghiero ritorno di immagine per la sua comunità. E per non suscitare troppo le ire di Thomas Panto, potente editore di Antenna Tre Nordest, che - minacciando querele - aveva puntato il dito sul rischio di identificazione tra il personaggio di Libero Golfetto e suo padre Giorgio, di cui il film, se ambientato a Treviso, “avrebbe offeso la memoria”.
Una polemica che, da Piazza dei Signori, si sposta ora in Via Matteotti.
“Il film è l’ennesimo tentativo di gettare del fango sulla nostra terra - ha dichiarato il consigliere regionale e comunale leghista Nicola Finco -. Gobbo ha fatto bene, a Cimatti invece interessa solo apparire, non ha a cuore l’immagine della città”.
Per questo motivo il gruppo consiliare della Lega Nord di Bassano del Grappa è intenzionato a presentare, nel prossimo consiglio comunale, una mozione con l'esplicita richiesta di bloccare anche a Bassano le riprese della pellicola, negando le necessarie autorizzazioni.
Ma la dichiarata apertura del sindaco Cimatti e soprattutto l'indotto della produzione del film per l'economia locale - per i soli alberghi e ristoranti, un giro d'affari previsto di 700mila euro - fanno intendere che la mozione leghista sia destinata a rimanere al palo.
Il primo ciak in riva al Brenta è previsto per il 25 ottobre. In città sarà girata anche l'ormai famosa scena del toro, per la quale - anticipa Cimatti - “sarà trovata una soluzione, in una location adeguata.” Bassano del Grappa, olè.

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