Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 21-09-2009
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In linguaggio burocratico si chiama “Servizio permanente di Vigilanza di prossimità”, ma la sostanza è questa: per cinque giorni a settimana - da lunedì a venerdì - e in orari diversificati dalla mattina al pomeriggio, un agente della polizia locale di Bassano del Grappa si recherà a turno nei quartieri della città per controllarne movimenti, frequentazioni e obiettivi “sensibili” come parchi, scuole, zone parrocchiali, zone commerciali e di servizi e altri luoghi segnalati dai Comitati di Quartiere.
La novità - presentata oggi in conferenza stampa dal sindaco di Bassano Stefano Cimatti, dall'assessore alla polizia locale Dino Boesso e dal comandante della polizia locale Maurizio Zuliani - aggiunge un tassello in più ai servizi di sorveglianza sul territorio, fortemente richiesti dai quartieri che lamentano l'assenza dei vigili urbani nelle zone periferiche della città.
Nelle sette zone inserite nel progetto - Margnan/Conca d'Oro; San Vito; S.Marco/Ca'Baroncello; Santa Croce; San Fortunato; Rondò Brenta e SS.Trinità/XXV Aprile - l'agente di turno stazionerà due ore e mezza, giungendo in bicicletta o con altri mezzi e spostandosi successivamente a piedi.
Il sindaco Cimatti: "Fondamentale la collaborazione dei cittadini"
Oltre a controllare il rione, il vigile di prossimità annoterà su un apposito “foglio di servizio giornaliero” tutte le segnalazioni raccolte oltre alle istanze dei cittadini e rimarrà in contatto con la centrale operativa del Comando di Polizia Locale per eventuali necessità di intervento in altri quartieri.
Particolare attenzione - ha assicurato l'Amministrazione comunale - sarà data alla disponibilità di ascolto e di cortesia nei confronti dei cittadini, sia nel recepire le loro richieste che nel raccogliere informazioni utili all'attività di prevenzione o repressione di eventuali illeciti.
L'iniziativa - ha sottolineato il sindaco Cimatti - rappresenta un'ulteriore alternativa a chi sostiene invece la necessità delle “ronde”.
“Le ronde ci devono essere senza esserci - ha commentato il primo cittadino - grazie all'apporto dei cittadini che segnalano eventuali fatti o cose sospette alle autorità competenti.”