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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

La prima Giovannella sulla Luna

I 20.000 euro per la serata con Oliver Stone, le “zero risorse” per la cultura, lo “zero assoluto” per Marinali, gli “zero collaboratori” all'ufficio turismo. Le incredibili risposte dell'assessore Cabion in commissione Cultura

Pubblicato il 23-09-2020
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Il Comune di Bassano del Grappa ha pagato l'organizzazione della serata con Oliver Stone per far dormire il grande regista ad Asolo. Questo, in estrema sintesi, è il punto di collisione di quanto emerso nella commissione consiliare Cultura riunitasi ieri in municipio. L'argomento di cui all'oggetto sono gli oltre 20.000 euro sborsati dalla casse comunali in occasione della serata de “La Milanesiana” di Elisabetta Sgarbi svoltasi lo scorso 2 settembre in Sala da Ponte, con la prima parte dedicata all'incontro patinato con il tre volte Premio Oscar e la seconda dedicata all'esibizione in stile Sagra della Porchetta di Mora Romagnola degli Extraliscio. Oltre 20.000 euro, di cui - come da me già scritto e come da determina dirigenziale nero su bianco - 17.039 euro Iva compresa incassati dalla società organizzatrice dell'evento International Music and Arts Srl di Milano e 3.513,60 euro Iva compresa introitati dalla Sis Srl, la società “in house” del Comune, affidataria del servizio di logistica e tecnica audio e video. Una questione che ritorna agli onori delle cronache cittadine e che si riferisce a questo esborso dalle casse pubbliche su cui non è stata fatta ancora completamente luce.
Il tutto concentrato nell'intervento del consigliere comunale di minoranza ed ex assessore alla Cultura e alla Promozione del territorio Giovanni Cunico e nella replica del neo assessore alla Cultura, al Turismo e alle Attività economiche (“neo” nel senso di “nuovo”, ma anche di “neofita”) Giovannella Cabion.

La commissione consiliare Cultura di ieri (fonte immagine: YouTube)

L'intervento di Cunico si è sviluppato sul doppio binario della cultura e dell'economia del turismo. “Sul fronte della cultura a Bassano siamo praticamente fermi e immobili da un anno e per le attività museali e dello spettacolo siamo ancora nell'onda lunga della programmazione 2017-2018-2019 - ha dichiarato -. Vorrei conoscere la nuova programmazione, il calendario con le attività, tante cose non sono state fatte e quindi i soldi sono ancora lì.”
“Aspettiamo i direttori - ha aggiunto Cunico riferendosi al nuovo direttore del Museo e al prossimo nuovo direttore di Operaestate -, ma cosa diciamo a questi direttori? Quali sono le regole di ingaggio dell'amministrazione?”
Riguardo invece all'economia del turismo, e in particolare al settore alberghiero, il consigliere ha chiesto “come mai Bassano non ha dato ancora 1 euro alle attività che sono state chiuse dal lockdown e ancora soffrono”. Da qui la sua “virata” sulla serata con Oliver Stone.
“In questa situazione sono rimasto molto colpito dall'investimento fatto sulla Milanesiana - ha affermato -. È stato un appuntamento fantastico da avere a Bassano, che va portato avanti. Però a vedere che il Comune di Bassano ha investito più di 20.000 euro per due ore di evento, in una situazione del genere, ci sono rimasto eticamente molto male.” “Capisco che era un'occasione - ha proseguito Cunico -, ma io non ho mai sentito di uno spettacolo o di un evento che dura 2 ore o 2 ore e mezza e costa 20.000 euro alle casse comunali, quindi tutti soldi pubblici, dei cittadini di Bassano. Vedere tutti quei soldi in questo momento mi ha fatto un po' pensare su come stiamo gestendo adesso il nostro bilancio.”

“20.000 euro sono tanti? Ho controllato quanti altri spettacoli sono stati fatti negli ultimi cinque anni per Operaestate e che erano costati 20.000 euro, e ce ne sono tre - ha replicato l'assessore Cabion -. Poi i 20.000 euro non sono andati alla Milanesiana. 10.000 euro sono andati alla Milanesiana, gli altri 10.000 euro sono rimasti nel territorio. Cioè Sis, cioè i ristoranti, cioè quello che è stato il servizio messo a diposizione della Milanesiana, il resto è restato a Bassano. La Sis è di Bassano.” E riguardo al fatto che Stone, dopo tutto questo disturbo, se ne è andato a dormire ad Asolo invece che al Ca' 7, come era nelle intenzioni del Comune? “Noi avevamo prenotato a Bassano perché io avevo insistito che lui doveva rimanere qui a Bassano - ha rivelato l'assessore - Ma lui, anche se la qualità era inferiore di quella che aveva al Ca' 7, voleva andare al Cipriani ad Asolo e non c'è stato nulla da fare. Perché è un'idea loro.” “Sì, ma coi soldi dei cittadini di Bassano - ha sbottato Cunico -. Perché stiamo parlando di soldi del Comune di Bassano, sono soldi del bilancio pubblico che vanno al Cipriani, questo è molto grave...”. E la Cabion: “Eh scusa, tre Oscar... stiamo parlando comunque di una persona che abbiamo colto al balzo perchè ritenevo fosse comunque un appuntamento importante. Ripeto: ci sono stati eventi a Bassano che hanno avuto 20.000 euro di costo, 21, 21 e 5. Questa operazione è l'inizio di un percorso che deve diventare fisso a Bassano e questo è stato un investimento.”

La replica dell'assessore alla Cultura è la concreta dimostrazione che Giovannella Cabion è ancora nuova del mestiere. È certo e inequivocabile che alcuni spettacoli di Operaestate Festival Veneto siano costati anche 20.000 euro e oltre. Penso ad esempio ai mega spettacoli dei Momix, la celeberrima compagnia internazionale di danza acrobatica e illusionistica che più volte ha calcato le scene bassanesi, facendo sempre il tutto esaurito.
Ma le spese di Operaestate sono in gran parte coperte dai contributi del Ministero dei Beni Culturali e della Regione Veneto e dai soldi ricevuti dagli sponsor. In più, l'ingresso agli eventi di Operaestate è a pagamento. C'è dunque un'importante voce del bilancio del Festival costituita dalle entrate dei biglietti. Quindi per ogni appuntamento di spettacolo della rassegna delle Città Palcoscenico c'è un costo ma c'è anche un ricavo. Inoltre fino ad oggi l'organizzazione di Operaestate ha sempre creato ricchezza per l'indotto delle attività economiche della città, facendo mangiare e dormire le centinaia di persone che arrivano ogni anno in riva al Brenta per il Festival - artisti, registi, compagnie, squadre tecniche, residenze artistiche permanenti, ospiti internazionali, eccetera - rispettivamente nei ristoranti e negli alberghi di Bassano e dell'immediato circondario. Non si può pertanto paragonare uno spettacolo di Operaestate, sull'unica base della voce di spesa, con una serata casuale, ad ingresso gratuito, coperta interamente dalle risorse del Comune e il cui ospite principale è stato gentilmente accompagnato a soggiornare in un hotel in provincia di Treviso.
Sì, soggiornare: perché il giorno seguente Oliver Stone è rimasto piacevolmente ad Asolo, dove tra le altre cose ha concesso una lunga intervista video, praticamente un cortometraggio, per il “Festival del Viaggiatore” in programma nella Città dai Cento Orizzonti da venerdì a domenica prossimi. Bassano paga e Asolo ringrazia.

Più in generale, dalle parole pronunciate dalla Cabion in commissione Cultura è emersa l'impressione di una persona che mette il piede per la prima volta su un corpo celeste a lei sconosciuto. La prima Giovannella sulla Luna. E in effetti, proprio come il paesaggio della Luna, le dichiarazioni del neo assessore alla Cultura e al Turismo hanno reso l'idea del deserto che si è trovata attorno a lei. Questa la sua ammissione riguardo alle disponibilità economiche per la gestione della cultura: “Il capitolo cultura ha zero risorse. Cioè io mi sono trovata con, in pratica, “zero” nei capitoli di cultura. Non ci sono quindi soldi in cultura. Ce ne sono in turismo, non in cultura.” Idem dicasi, dal punto di vista delle risorse umane, per il turismo.
“Quello che a Bassano manca effettivamente è un ufficio turismo nell'amministrazione comunale - ha affermato testualmente -. Secondo me il turismo dovrebbe essere promosso dal Comune. A Bassano, in questo momento, in ufficio turismo ci sono zero collaboratori, cioè neanche uno. Per questo sono partita a spron battuto cercando comunque di avere perlomeno una persona che possa venire a seguirmi in questo percorso.”
Per non parlare del 300simo anniversario della morte di Orazio Marinali, che cade quest'anno e per il quale l'amministrazione sta approntando in extremis, e cioè per dicembre, una piccola mostra al Museo e un percorso tra le statue dello scultore in città con la consulenza per il “concept allestitivo” dell'architetto Giorgio Strapazzon dello Studio VS Associati di Marostica. “Sul Marinali non c'era niente - ha detto ancora testualmente assessore -. Zero assoluto. Questo ve lo posso garantire perché siamo partiti velocissimamente. Non c'era nulla di programmato sul Marinali.”
Ricapitolando: zero risorse per la cultura, zero collaboratori all'ufficio turismo del Comune, zero assoluto sull'anniversario del Marinali prima dell'insediamento della Cabion in assessorato. Insomma: Zero Tituli, come disse l'incommensurabile Mourinho.

Adesso però qualcosa #Sta Cambiando, a seguito della freschissima nomina di Barbara Guidi (che ha accettato l'incarico) a nuovo direttore dei Musei Civici di Bassano del Grappa.
“Il nuovo direttore del Museo si occuperà molto anche di contemporaneo perché Barbara Guidi è comunque una persona che segue la parte dell'800-'900, ma anche del contemporaneo - ha anticipato l'assessore -. Assolutamente una persona che dovrebbe rendere la città viva e far uscire dal Museo quello che c'è, far entrare la gente ma anche far uscire le cose.”
Con queste parole si è suggellato il completo accordo d'intenti tra la Cabion e l'ex assessore alla Cultura Giovanni Cunico, che nel suo precedente intervento aveva ricordato come “la contemporaneità come chiave anche per far scoprire o riscoprire il patrimonio classico del Museo” e “la necessità di far uscire le opere d'arte, come è accaduto nel chiostro” siano state “le chiare regole di ingaggio” dell'amministrazione comunale all'allora neo nominato direttore dei Musei Civici Chiara Casarin.
Su tutto il resto - e cioè sul fatto di “conoscere la programmazione” che l'attuale assessore alla Cultura ha in mente - siamo ancora, per così dire, nella fase del work in progress.
“La cosa da fare assolutamente è quella di mettere giù un programma pluriennale - ha dichiarato Giovannella Cabion -. Io sono abituata per mia professione a fare dei business plan che durano cinque o tre anni, analizzando quello che effettivamente si può fare. Io sono entrata in corsa e un assessore dovrebbe essere già esperto. Però ci vuole la buona volontà e nessuno è nato professore, per fortuna.”

Dunque, abbiamo un assessore alla Cultura e al Turismo che deve ancora studiare.
Che si stia applicando non c'è dubbio, anche perché una nuova programmazione culturale in città, collegata anche ai suoi risvolti sull'indotto economico, è quanto di più latitante al momento dopo l'anno sabbatico dell'assessorato alla Cultura retto dal sindaco Pavan.
E la cosa è collegata anche alla domanda sul perché il Comune non abbia dato ancora 1 euro agli albergatori in crisi per la pandemia e per il post-lockdown.
“Gli albergatori non ci hanno chiesto sussidi - ha spiegato l'esponente di giunta - ma di fare una programmazione culturale, in modo che cominci a girare il turismo, e dei programmi che loro possono vendere.” “Credo che ci sarà un direttore di Museo che farà la parte forte - ha concluso -. Io avendo comunque un'esperienza di gestione del personale in Volksbank, un'azienda di 1400 dipendenti, e anche di numeri, darò il mio contributo nel poter tentare di organizzare una strategia.”
Così parlò la prima Giovannella sulla Luna, dal suo punto di sbarco nel Mare della Tranquillità.

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