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Alessandro Tich
Direttore responsabile
Bassanonet.it
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Banca Popolare di Marostica chiude il bilancio 2014 a -11,978 milioni e il consolidato a -16,456 milioni. Il CdA lo approva all'unanimità. Motivi del risultato “la difficile congiuntura economica e le politiche di risanamento dell'Istituto”
Pubblicato il 11-02-2015
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Se io fossi un socio o anche un semplice correntista della Banca Popolare di Marostica, a leggere a prima vista - e senza tener conto degli accadimenti degli ultimi due anni - il comunicato stampa trasmesso ieri in redazione dall'istituto di credito di Corso Mazzini nella Città degli Scacchi, farei un balzo sulla sedia.
Perché il comunicato recita testualmente così:

Il Palazzo del Doglione, sede della Direzione Generale di Banca Popolare di Marostica (foto: archivio Bassanonet)
“Banca Popolare di Marostica: approvati i risultati dell'esercizio 2014
Bilancio individuale
Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Marostica, riunito sotto la presidenza del dott. Giuseppe Bottecchia, ha oggi approvato all'unanimità i risultati dell'esercizio 2014.
La difficile congiuntura economica e le politiche di risanamento dell'Istituto hanno portato ad una perdita netta di 11,978 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione della Banca, infatti, ha attuato una politica di accantonamenti da iscrivere a bilancio al fine di fornire l'adeguata copertura dei crediti non performing in essere. Attualmente, quindi, la Banca Popolare di Marostica registra una copertura dei crediti deteriorati pari a 42,8% e dei crediti in bonis pari a 1,58% mentre i dati patrimoniali al 31 dicembre 2014 mostrano un Total Capital Ratio pari al 13,10.
Bilancio consolidato
Il Gruppo Banca Popolare di Marostica chiude l'esercizio 2014 con una perdita netta di 17,155 milioni di euro di cui 16,456 milioni di competenza della Capogruppo. Il Total Capital Ratio di Gruppo è pari al 10,77. La copertura dei crediti deteriorati di Gruppo è pari a 44,91% e dei crediti in bonis a 1,38%.”
Quanto sopra è dunque la comunicazione ufficiale del Consiglio di Amministrazione di Popolare Marostica. Che chiude l'esercizio 2014 in “rosso” di quasi 12 milioni, che salgono a circa 16 milioni e mezzo per la perdita netta di propria competenza nel bilancio consolidato di Gruppo con Banca di Treviso, di cui la Capogruppo Banca Popolare di Marostica detiene l'86%.
Ma sono dati - seppur da “balzo sulla sedia” - che vanno letti e interpretati alla luce degli esercizi precedenti, nei confronti dei quali l'istituto di credito locale è in ripresa, dimostrando come talvolta per gli equilibri della finanza, non sempre comprensibili all'uomo della strada, la parola “meno” vuol dire “più”.
Nel 2013, annus horribilis della sua ultracentenaria storia, Marostica aveva infatti chiuso con una perdita individuale di 42,876 milioni e con una perdita di gruppo di poco superiore ai 33 milioni. Prendendo il pallottoliere, ciò significa un recupero nel 2014 di oltre 30 milioni nell'esercizio individuale e di oltre 16 milioni in quello consolidato. Sul risultato negativo pesano gli “accantonamenti”: e cioè denaro messo da parte, come riserva accantonata, per coprire le insolvenze nei crediti “deteriorati” e in quelli “in bonis”, ovvero a rischio.
Ci sono poi degli accantonamenti iscritti tecnicamente a bilancio a copertura di altre operazioni. Come i 3 milioni di euro riferiti al patrimonio di quella che sarebbe stata la nuova sede della Banca Popolare di Marostica (terreno acquistato nel 2007), progetto revocato all'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2014. O come il milione di euro circa “prudenzialmente” accantonato a copertura della consulenza del prof. Paolo Gualtieri per la fusione in Banca Popolare dell'Alto Adige.
Riguardo al bilancio consolidato, Banca di Treviso da parte sua - visto “il permanere dell'incertezza economica, in aggiunta alle politiche prudenziali auspicate da Banca d'Italia” - ha eseguito svalutazioni per 7,619 milioni, con una diminuzione del 33,81% rispetto all'esercizio 2013. L'Istituto della Marca ha raccolto da clientela 268,34 milioni (+5,73% ) con una raccolta indiretta di 50,49 milioni (-11,42%) e impieghi all'economica di 282,91 milioni (- 12,69%).
“Gli impieghi netti risultano in flessione come sintomo evidente della situazione economica che si sta vivendo nel territorio ove opera la Banca” - afferma un comunicato trasmesso parallelamente a quello di Marostica da Banca di Treviso, dopo l'approvazione degli schemi di bilancio al 31 dicembre 2014 del CdA presieduto dall'ing. Fabrizio Morona.
E' questa, dunque, la dote che Banca Popolare di Marostica poterà all'altare al matrimonio con Banca Popolare dell'Alto Adige - Volskbank, che ha chiuso invece il bilancio 2014 con un utile lordo di 34,4 milioni di euro e un utile netto di 20,2 milioni e nella quale l'Istituto del Doglione, con la controllata Treviso, si fonderà per incorporazione. La fusione diventerà effettiva il prossimo primo aprile, e non sarà un pesce. L'ultima parola spetta ai soci della Banca Popolare di Marostica, convocati in assemblea per approvare la fusione con Bolzano domenica 22 febbraio.
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