Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 27-04-2014
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Circola a Bassano una bella energia artistica, da sbittare.
“Sbittarte” è un gruppo che da anni si incontra settimanalmente il venerdì per dipingere su maiolica dando vita a eventi che non passano inosservati nel Bassanese, terra della ceramica. Si tratta di un ciclo di appuntamenti che naviga felicemente da tempo, sul territorio. L’ultimo in ordine cronologico sarà proposto quest’oggi, domenica 27 aprile, al Museo civico; venerdì 2 maggio l'incontro è fissato per le ore 20 all’hotel Le Nove. Arte, l’occasione inedita di creare qualcosa di nuovo insieme e una bella compagnia, il divertimento per i partecipanti è assicurato.
La contaminazione dei linguaggi è in realtà il motore propulsore dell’iniziativa, come del resto l’attenzione al 2.0, al contemporaneo. “Qui e adesso” è una componente fondamentale dell’attività che viene svolta negli incontri collettivi dove l’arte è insieme la padrona di casa e l’ospite d’onore che calamita l’attenzione di tutti attorno a sé.
Secondo Sbittarte, l’attività della pittura su maiolica non solo costituisce parte importante della storia artistica del territorio, ma si conferma materia quanto mai d'avanguardia per la sperimentazione. Il gruppo fa dunque tesoro delle antiche tecniche ereditate dal sapere popolare e artigianale locale di centri d’eccellenza come Nove, Bassano e Marostica, per utilizzarle riappropriandosi con forza della loro valenza comunicativa: la Terra, il Fuoco, la Pittura, si confermano linguaggi e strumenti per descrivere il contemporaneo, così come lo furono sino dagli albori della comparsa dell’uomo, nella preistoria.
La filosofia del gruppo, come dichiara il suo nome curioso, non è tesa alla competizione, né a finalizzare la realizzazione dei manufatti prodotti, e rifugge inoltre l’ottica del giudizio, della valutazione: come punto cardine dell’attività, c’è piuttosto lo “sbittare”, a significare la volontà di “levare la bitta (l’ormeggio), espellere, eiaculare, impollinare”.
La pratica laboratoriale muove la creatività dell’individuo che agisce e opera assieme agli altri, e consente a tutti un’espressione libera e liberatoria. Il veicolo principale di questo flusso artistico è appunto la pittura su maiolica praticata collettivamente, talvolta lavorando a più mani sullo stesso oggetto, anche e specialmente da chi non è ceramista.
Nel corso degli incontri, i partecipanti hanno l’opportunità di manifestare la loro necessità di creare oggetti, dipinti, pensieri e di esprimere il tutto in modo urgente, libero, creativo.