Ultimora
1 Jul 2025 11:41
Emanuela Fanelli condurrà apertura e chiusura Venezia
1 Jul 2025 11:28
Moto rubata 36 anni fa e sequestrata, ridata al proprietario
1 Jul 2025 11:20
Milano-Cortina: Tinexta Infocert diventa Official Supporter
1 Jul 2025 11:04
Caldo: decreto della Regione a tutela per chi lavora all'aperto
1 Jul 2025 10:36
Cade in acqua con la carrozzina, salvata dai Vigili del fuoco
1 Jul 2025 10:27
Nuova frana nel Cadore, difficile l'accesso a Cortina
1 Jul 2025 12:01
++ Comune di Cogne, la strada regionale riaprirà alle 18 ++
1 Jul 2025 12:13
La Tour Eiffel chiusa per il caldo, treni Parigi-Milano interrotti 'a causa dei violenti temporali'
1 Jul 2025 11:07
++ Terzo diniego al suicidio assistito, 'valuto la Svizzera' ++
1 Jul 2025 10:47
Bruce Springsteen show a San Siro: 'Gli Usa sopraviveranno a Trump'
Redazione
Bassanonet.it
Vini del territorio al ristorante? Giù le carte!
Il mercato del vino, per rinnovarsi, deve puntare sul binomio identità/valore accantonando il rapporto qualità/prezzo. In un momemto dove i ristoranti sono sempre più vuoti e le cantine sempre più piene
Pubblicato il 23-02-2011
Visto 3.751 volte
Venezia. Il mondo della ristorazione sta subendo un evidente momento di contrattura e nonostante i vari premi le cose non stanno andando affatto bene.
I ristoranti, salvo qualche raro caso sono sempre più vuoti e le cantine sempre più piene.
I momenti di crisi inducono a riflessioni, ad analizzare il punto, occorre fare quadrato.

I relatori dell'incontro
Se ne è parlato il 21 febbraio in una gremita sala consiliare della provincia di Venezia a Palazzo Ca’ Corner. Una giornata di studio promossa dalla strada del vino di Lison Pramaggiore. Una splendida cornice dove Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose; Enzo Vizzari, responsabile delle guide de L'Espresso; Claudio De Min, ispettore Veneto della guida Gambero Rosso; Riccardo Penzo, curatore della guida Ristoranti Che Passione e Dino Marchi, presidente di Ais Veneto con l’abile moderazione Fabio Piccoli hanno posto la questione ad un folto pubblico di addetti ai lavori.
Le tematiche affrontate sono state molteplici ma forse il focus vede una realtà fatta di istituzioni, ristoratori, giornalisti e comunicatori, formatori, produttori di vino e non ultimi consumatori, ciascuno abbarbicato nel proprio castello senza che vi sia tra questi un dialogo interattivo. Già dall’intervento dei politici in sala era evidente che il linguaggio e le chiavi di lettura sono molto diverse, serve un elemento di coesione che attualmente manca.
Enzo Vizzari sottolinea come occorre puntare sulle risorse umane, servono figure professionalmente qualificate capaci di mettere in relazione i vari attori della vita economica della gastronomia. Oltre a ciò serve una ristorazione che sappia rinnovarsi con carte di vini più esili più leggibili e più bevibili puntando anche sulla proposta al singolo calice.
Il mercato del vino per rinnovarsi deve puntare sul binomio identità/valore accantonando il rapporto qualità/prezzo che troppo spesso si riferisce ad un prezzo basso per qualità altrettanto bassa.
Un argomento sicuramente interessante, personalmente ritengo però che sia necessario un confronto reale sulla tematica sperando che tali discorsi non vengano ancorati ad una singola giornata. Promuovere una filiera produttiva è importante ma occorre prima che questa sia promuovibile, serve partire da un concetto di qualità vero per non rischiare di rimanere vittima di se stessi.
Il 01 luglio
- 01-07-2023Generale Berlusconi
- 01-07-2022110 e lode
- 01-07-2022Il Ponte dei Pugni
- 01-07-2021Recovery Future
- 01-07-2020Fratello parking, sorella ape
- 01-07-2015Valdastico Nord, de profundis per la Nuova Valsugana
- 01-07-2014Consiglieri...al governo
- 01-07-2014Bassano City Club
- 01-07-2013Venduta l'area Metropark, chiuso il parcheggio
- 01-07-2013La Cittadella “occupata”
- 01-07-2013La Bassano di SEL
- 01-07-2013Consorzio di bonifica, approvato il bilancio ambientale
- 01-07-2011La città delle idee
- 01-07-2011Pedemontana: “sì” alla complanare Bassano-Rosà
- 01-07-2011Non aprite quella porta