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Redazione
Bassanonet.it
Un’ombra dalla Muta
Cose semplici condite da una grande sensibilità. Il fascino all'avanguardia di un'osteria nel centro storico di Bassano
Pubblicato il 22-12-2010
Visto 5.694 volte
Il mio debutto in Bassanonet lo voglio fare con un pezzo dedicato a un’osteria.
Mentre i Wine Bar crescono in maniera esponenziale, le osterie sono oramai in estinzione. Quando ho conosciuto quella “Dalla Muta” proprio in fondo Via Roma a Bassano vicino a porta Dieda, ne sono rimasto davvero colpito. Già il nome mette curiosità, anche se non è quello vero. Se andiamo a cercare la vera ragione sociale è tutt’altra, “La Muta” è un nome ironico attribuito dagli avventori, vista la particolare loquacità della titolare. Persona diretta e schietta senza peli sulla lingua che assieme al compagno, oramai una decina di anni fa, decidono di svoltar strada e di cambiare la loro vita. Abbandonata l’attività commerciale e deposto ben in ordine una laurea in filosofia decidono di aprire il loro locale. Un luogo dalla forte personalità. Semplice senza essere banale, emozionante e comunicativo. Basta metterci il naso dentro una sola volta per capire di avere a che fare con qualcosa di veramente speciale. E’ uno di quei locali che ci si aspetta di trovare fuori dalla propria città e proprio per questo forse da molti snobbato. In un’epoca di guide e di grandi recensioni lo trovo paradossalmente avanguardista ed estremamente affascinante. Ordinate un bicchiere di vino sfuso e sarà buono, ordinate un panino alla soppressa o al prosciutto crudo e sarà buono. Nessuna strana costruzione o misteriosi tramezzini, ma cose semplici ci fanno capire come dietro quell’aspetto, a volte introverso, di chi c’è dietro il banco, si nasconde una grande sensibilità. Consigliato il “Marianeddu”, uno spritz rosso naturale. Non aspettatevi nulla da questo posto ma sedete ed attendete che vi ruoti attorno. La politica dei prezzi molto contenuta consente di lasciarsi scappare un convinto “questo giro lo pago io” senza per questo rischiare l’infarto al momento del conto.
Particolare della parete (foto Roby Zanella)
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