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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Se lo Yoga si fa Hot
Hot Yoga Therapy: al centro Move Up di San Giuseppe di Cassola la nuova frontiera del fitness. Esercizi a 38 gradi di temperatura, 32 posizioni e tanto sudore per capire ed affrontare i propri limiti
Pubblicato il 30-01-2017
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Dimenticatevi i fachiri e i contorsionisti. Quelli sono un'altra cosa.
Ma anche la classica immagine delle persone sedute a gambe incrociate con le mani sulle ginocchia che respirano ad occhi chiusi.
Se parliamo di Yoga, quello è uno stadio avanzato di pratica che richiede un certo livello di esperienza e di consapevolezza. Perché prima di potersi abbandonare in posizioni apparentemente scomode e calmare la mente con la forza del respiro, bisogna dare una regolata alle “risposte” del nostro corpo. Ovvero dedicarsi a un'attività preparatoria in grado di potenziare il nostro benessere psicofisico. Allungare i muscoli, allineare la colonna vertebrale, migliorare la mobilità delle articolazioni, imparare a respirare profondamente con il diaframma, mettere il guinzaglio alla mente che vaga.
Tutto questo, e non solo, è racchiuso nella filosofia della Hot Yoga Therapy. Che oltre alla parola “Yoga” comprende anche i vocaboli “Hot” (Caldo) e “Therapy” (Terapia). Si tratta infatti di uno Yoga per principianti - rivolto a tutti senza distinzione di età, e indipendentemente dallo stato di salute - che calma la mente e tonifica il corpo attraverso una attività fisica intensa praticata in un ambiente riscaldato a 38° C. Chi intraprende questa attività deve essere quindi pronto ad affrontare il calore e a sudare per 60 minuti. A piedi nudi, con un tappetino e due asciugamani, indossando un abbigliamento il più leggero e aderente possibile e idratandosi prima, durante e dopo le lezioni.
Diffusosi nei tempi più recenti in vari centri e palestre d'Italia, l'Hot Yoga ha fatto la sua comparsa anche nel comprensorio di Bassano del Grappa. Precisamente al fitness club Move Up di San Giuseppe di Cassola, dove nei giorni scorsi è stata organizzata una riuscita “open week” di presentazione (con 64 partecipanti in tutto) e dove sono partiti i primi corsi della nuova attività, con due lezioni settimanali mattutine, altre due in orario pausa pranzo e un'ulteriore sessione al sabato.
“L'open week è stata un successo, questa disciplina in zona fino adesso non c'era e tante persone sono venute per curiosità - ci dice Federica Marzola, contitolare del centro Move Up e istruttrice delle lezioni di Hot Yoga Therapy -. Lo Yoga, di per sé, porta tanti benefici fisici e mentali come allungare la muscolatura, riallineare la postura, sbloccare le tensioni. Le emozioni, infatti, si fissano nei muscoli. Per questo l'attività viene svolta con esercizi progressivi e si lavora in maniera lenta, consapevole e rilassante.”
“L'ambiente è riscaldato a 38 gradi, il calore aumenta la temperatura interna del corpo e, come ben sappiamo, “la febbre cura” - spiega ancora l'istruttrice -. Il corpo deve reagire a un calore forte e aumenta l'azione del sistema immunitario. E col calore l'allungamento muscolare è favorito.”
La pratica dello Hot Yoga si sviluppa nella sequenza dinamica di 32 posizioni (chiamate “asana”) intervallate da un esercizio di respirazione (“pranayama”).
Le posture si susseguono in un ordine studiato e predefinito per lavorare sistematicamente in ogni distretto del corpo. Con la respirazione aumenta invece il livello di ossigeno in circolazione e l'organismo ritrova il benessere.
In questo modo, progressivamente, la rigidità dei movimenti si “sblocca” - rendendo più tonici e elastici muscoli, tendini, legamenti e articolazioni - e ad ogni “asana” il corpo viene predisposto ad affrontare la “asana” successiva.
Attenzione però: per tornare alla nostra considerazione iniziale, non si tratta di un allenamento per aspiranti fachiri. Lo scopo degli esercizi non è infatti quello di eseguire le posizioni alla perfezione, ma quello di acquisire la consapevolezza di ciò che si sta eseguendo, e quindi anche dei propri limiti, e di farlo al massimo delle proprie possibilità.
“Ogni “asana” è una metafora delle difficoltà della vita - afferma Federica Marzola -. Come ci si pone nei confronti della “asana”, cioè, è un richiamo a come ci si pone nei confronti delle sfide di tutti i giorni. Per noi, nella cultura occidentale, è importante “essere bravi” e non “stare bene”. Lo Yoga ti insegna invece a vedere il tuo limite e devi imparare, un po' alla volta, ad accettare questo limite. Mi serve per imparare, è una cosa che va capita ed accettata. Per questo parliamo di “consapevolezza”. Il caldo è utile allo scopo perché ti obbliga a non essere performante e ti aiuta ad ascoltarti.”
E allora vai con lo “Hot”. La cui pratica - oltre ad aumentare la forza e elasticità dei muscoli e la mobilità articolare, a riallineare la postura, a ridurre l'ansia e la fatica cronica e a favorire anche il dimagrimento - è anche uno stimolo per l'aumento delle potenzialità della mente. Che in questo modo, come assicurano i promotori dell'attività, “diviene più vigorosa e flessibile per affrontare lo stress e il cambiamento”. Ovvero affrontare tutte le “asana” che - a qualsiasi temperatura e senza chiederci se siamo allenati - ci vengono imposte dalla vita quotidiana.
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