Ultimora
30 Mar 2023 18:22
L'energia della luce di Bacci alla Guggenheim di Venezia
30 Mar 2023 15:02
Castelli e ville del Veneto, come fare vacanza nella storia
30 Mar 2023 13:45
Paziente ubriaco ferisce infermiera all'ospedale di Vicenza
30 Mar 2023 13:43
Ue, 'lavori sugli stadi non erano nel progetto iniziale'
30 Mar 2023 13:32
Intesa Veneto-Viminale per un numero di emergenza unico
30 Mar 2023 12:15
Accoltella la moglie e fugge, ricercato nel Veronese
30 Mar 2023 20:11
Biden chiede nuove regole più stringenti per le banche
30 Mar 2023 19:52
Navi e aerei militari per svuotare Lampedusa, più Centri di permanenza per il rimpatrio
30 Mar 2023 19:34
Strega Europeo, Carrere 'V13 condivide forti emozioni'
30 Mar 2023 19:34
Leoluca Orlando e Palermo raccontati Come in un sogno
30 Mar 2023 19:35
Madeline Miller sul canale Tik Tok del Salone del Libro
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Esco a fare un giretto
Sabato 26 novembre al Museo dell'Automobile Bonfanti-Vimar di Romano d'Ezzelino e domenica 27 al Museo Civico di Bassano due incontri col grande fotografo Cesare Gerolimetto, a quarant'anni dal suo storico giro del mondo in camion
Pubblicato il 20-11-2016
Visto 4.161 volte
Esco a fare un giretto. E che giretto.
A quarant'anni dall'inizio di quella che è stata un'epica impresa, oggi irripetibile per le mutate situazioni geopolitiche, il Museo dell'Automobile Bonfanti-Vimar - in collaborazione col Museo Civico di Bassano del Grappa e col patrocinio dell'assessorato alla Cultura del Comune di Bassano - accende i riflettori sul primo e più lungo giro del mondo in camion.
Così infatti viene ufficialmente attestata nel Guinness Book of Records la grande avventura compiuta nel 1976 da Cesare Gerolimetto, allora futuro fotografo di chiara fama, e dal giornalista e fotografo Daniele Pellegrini.

Il camion Iveco 75 PC 4x4 “Pigafetta” di Gerolimetto e Pellegrini durante il tragitto in Afghanistan
Un viaggio in camion attraverso i cinque continenti durato due anni e sette mesi, per un totale di 184.000 chilometri percorsi.
Il camion che compì l'impresa è un Iveco 75 PC 4x4 con una cilindrata di 5184 cc ciclo Diesel e un peso in assetto di marcia di quasi otto tonnellate.
Attrezzato e arredato all'interno in modo spartano ma efficace allo scopo, il mezzo pesante conteneva un letto a castello sufficientemente comodo e un piccolo lavello con rubinetto collegato mediante una pompa elettrica al serbatoio dell’acqua di 170 litri. Niente toilette né riscaldamento.
Il resto dello spazio era occupato da robusti armadi che contenevano l'infinità di attrezzature necessarie per affrontare questo genere di viaggio.
Fu una buona scelta: il robusto camion, ribattezzato “Pigafetta” in onore dello storiografo vicentino di Magellano, non diede particolari fastidi e non si fermò mai per strada. L'itinerario del giro del mondo, che ha attraversato nell'ordine Europa-Asia-Australia-Africa-Americhe, ha riservato inevitabilmente mille avventure e innumerevoli aneddoti.
Storie e curiosità che, a quarant'anni di distanza, saranno al centro di un doppio incontro con Cesare Gerolimetto: originario di Cusinati e bassanese di adozione, coprotagonista di quella straordinaria impresa e dal 1984 fotografo di fama internazionale.
Il primo dei due appuntamenti è fissato per sabato 26 novembre alle 11 al Museo dell'Automobile Bonfanti-Vimar di Romano d'Ezzelino,
dove sono esposti sia il camion Pigafetta che la Jeep Comando con cui Gerolimetto, viaggiatore instancabile, aveva precedentemente compiuto il periplo dell'Africa
.
Il secondo incontro è in scaletta domenica 27 novembre alle 11 presso la Sala Chilesotti del Museo Civico di Bassano del Grappa.
Una sinergia tra la struttura museale comunale, coordinata dalla direttrice Chiara Casarin, e il Museo dell'Automobile che rappresenta anche una prima prova tecnica di collaborazione in prospettiva Polo Museale Santa Chiara.
Qui l'autore completerà i suoi racconti con la proiezione di una serie straordinaria d'immagini, da lui scattate in quella occasione, che gli hanno permesso di scoprire una nuova dimensione narrativa: quella, appunto, della fotografia.
Nel segno del principio ispiratore del suo lavoro, figlio di quell'eccezionale itinerario alla scoperta del mondo: “Non servono nuovi viaggi, ma nuovi occhi per vedere”.
Il 30 marzo
- 30-03-2022Pala a muro
- 30-03-2022Burrascom
- 30-03-2022Dirty Game
- 30-03-2021Vietato ai pensanti
- 30-03-2021Facciamo l'appello
- 30-03-2020Virus e chiacchiere
- 30-03-2019I puntini sulle Inco
- 30-03-2019Guido io
- 30-03-2018Vergogna nazionale
- 30-03-2018L'albero di Pasqua
- 30-03-2018Il rettangolo delle Bermude
- 30-03-2017Gardening Territoriale
- 30-03-2015Madonna Mara e Messer Marino
- 30-03-2014Risotto di Asparagi alla ZTL
- 30-03-2014L'Expo in Comune
- 30-03-2014Quattro per Nove
- 30-03-2012L'Ora della Terra: il “Grifone” spegne le luci
- 30-03-2012Emergenza idrica: il Consorzio di Bonifica al capezzale del Brenta
- 30-03-2012“Nun te regghe più” sbanca nel Vicentino
- 30-03-2011Lanzarin: “Bretella Ovest, basta riempirsi la bocca di belle parole”
- 30-03-2011Bitonci al contrattacco sulla Bretella Ovest
- 30-03-2011Nord, Sud, Ovest, Est
- 30-03-2009“Pronti al Via”