Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Redazione
Bassanonet.it
Pubblicato il 12-06-2012
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I concorsi enologici nel nostro paese si sono moltiplicati in maniera esponenziale. Ogni denominazione d’origine organizza il proprio ed è l’occasione per molti produttori, di avere una risposta reale alle proprie scelte. I concorsi locali sono quelli più puri, meno condizionati, quelli che riescono a mettere in evidenza molto più di quelli nazionali o internazionali, la vera tipicità di un vino. Questo perché la giuria è spesso composta di persone del luogo, capaci di interpretare al meglio i risultato del bicchiere. Via i vari bicchieri, i grappoli, soli e premi vari ma giudizi puliti ed incondizionati. In terra vicentina il Concorso Vigne del Palladio ha giudicato i vini Colli Berici e Vicenza, realtà che sempre più si sta mettendo in evidenza per la produzione di vini di gran classe.
Sabato 9 giugno a Villa Trissino Marzotto in occasione di Sapor di Vino sono stati annunciati i nomi dei vincitori del concorso. Questo l’elenco dei vini vincitori divisi in cinque categorie: per la categoria vini Bianchi il Sauvignon 2011 Cantina Ca'Basso; per la categoria Tai rosso il Tai Rosso 2011 Fattoria Le Vegre; per la categoria Tai Rosso Riserva il Tai Rosso Riserva "Cìo Bacaro" 2009 Az.Agr. Pialli; per la categoria vini rossi da vitigni internazionali vendemmia 2011 il Cabernet Franc 2011 Fattoria Le Vegre; per la categoria vini rossi da vitigni internazionali annate precedenti vincono a pari merito il Cabernet "Pozzare" 2010 Piovene Porto Godi e il Cabernet Sauvignon 2010 Mattiello. alla consueta commissione tecnica composta da esperti del settore, è stata affiancata una giuria popolare formata da semplici consumatori. In commissione presenti giornalisti, sommelier, enologi e semplici consumatori selezionati attraverso la pagina facebook del Consorzio. Ma mentre la scorsa edizione ogni categoria premiata prevedeva la suddivisione tra un premio “tecnico” e uno “popolare”, quest’anno il consorzio ha voluto valutare i risultati in un’unica categoria.
“Il giudizio del consumatore medio - ha spiegato il direttore del consorzio Andrea Monico - è autorevole quanto quello degli esperti. Forse il semplice consumatore ha meno proprietà di linguaggio nella descrizione di un vino, ma è in grado di valutarlo a partire da un fattore per noi altrettanto importante, quello più edonistico, legato alla piacevolezza”.