Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Redazione
Bassanonet.it
Pubblicato il 08-01-2010
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Nel Primo Triangolare dell’Epifania organizzato dall’A.S.D. Romano Calcio a 5 vince, su tutto, la voglia di stare insieme e di giocare a pallone.
Tre squadre e un intento importante: contribuire, anche attraverso lo sport, a costruire un legame sempre più forte tra la comunità di Romano e la fondazione Città della Speranza, recentemente legati da un “patto” di gemellaggio.
Superfluo di fronte a questo impegno parlare di risultati, numeri, menzionare i marcatori o i tifosi: si è trattato di una festa sportiva, che non potrà forse competere con i vari “derby del cuore” promossi dai vip del grande show, o dagli eventi benefici degli sportivi di livello mondiale, ma nel suo piccolo la “befana” organizzata dal Romano Calcio a 5 ha dimostrato che insieme, volendolo, sapendo mettersi in gioco (e in pantaloncini corti), si può fare qualcosa di speciale.
Le tre squadre in campo. Foto Orlando Zanolla
Così non si sono fatti attendere gli affezionatissimi dei rossostellati che hanno offerto una cornice di pubblico degna dell’evento e non si è tirato indietro l’intero Romano Calcio a 5, dispiegando per giorni quell’impegno e quella passione che sempre contraddistingue la squadra, sia in campo che fuori, vincendo, lo scorso anno, tutto quello che c’era da vincere, ma anche dimostrando la grandezza e la forza del suo cuore.
Così sul parquet della San Marco di Fellette, con il Romano C5, si sono sfidate due “particolarissime” squadre, una organizzata dall’Amministrazione Comunale ezzelina, con la presenza in mezzo al campo dell’Assessore Giuseppe Saretta e una in rappresentanza delle redazioni giornalistiche bassanesi capitanata da Pierluca Scalco della testata giornalistica on-line bassanonet.it. Alla fine l’ha spuntata il Romano Calcio a 5, ma solo per miglior differenza reti, visto che nella speciale classifica determinata dalle sfide disputate si sono trovate a pari punti, proprio il Romano C5 e la squadra dei giornalisti bassanesi.
«È stata una bella giornata. – ha sottolineato Simone Sanvido presidente del Romano Calcio a 5 – Fin da quando è nata la nostra società, abbiamo sentito l’esigenza di essere davvero rappresentativi della città di cui portiamo il nome. Siamo infatti tutti romanesi e abbiamo voluto rimarcarlo con questa iniziativa, facendoci portatori di quel grande valore che è il gemellaggio che Romano ha stretto con la Fondazione Città della Speranza. Sappiamo che non saranno le centinaia di euro che abbiamo raccolto noi a fare la differenza per l’ente che si occupa di ricerca e cura delle neoplasie infantili, ma quello che volevamo era mostrarci coinvolti in questi progetti, mostrarci parte di un impegno che deve essere collettivo. Perché occorre far crescere la consapevolezza che è un obbligo civile donare risorse e tempo a sostegno di chi ha bisogno».
«Non è un atto di “buonismo” – ha spiegato Sanvido – ma il dovere di ogni uomo, che sia un giocatore di futsal o un impiegato, perché ogni singolo cittadino è parte della comunità in cui vive».