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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La sostenibile leggerezza dell’essere
Area Urbana Pedemontana, bicipolitana, Città 30, bici-stazione, Genius Center, corsie ciclabili, Ciclovia del Brenta. Il presidente di FIAB Bassano Renzo Masolo a 360 gradi sulla mobilità sostenibile
Pubblicato il 10-12-2022
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I contrasti dell’ambiente urbano.
Vado alla conferenza stampa di FIAB Bassano, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, e sono circondato dalle macchine.
Non solo quelle in sosta nel parcheggio “alle Piazze”, dove la FIAB ha sede nello stabile di quello che resta del Vecchio Ospedale, ma soprattutto le auto in parcheggio selvaggio vicino alla chiesa di San Bonaventura, poco civile usanza a quattro ruote nei sabati di mercato.
La conferenza stampa nella sede di FIAB Bassano (foto Alessandro Tich)
Ma così è, se vi pare. Renzo Masolo, presidente di FIAB Bassano, convoca la stampa per quello che vuole essere un “incontro di fine anno” che prende spunto da un’importante e recente notizia: quella del finanziamento regionale di 14 milioni di euro, attinti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2021-2027, a favore dell’Area Urbana Pedemontana, aggregazione di 13 Comuni del Bassanese e dell’Alto Vicentino con Bassano del Grappa ente capofila.
“Come FIAB Bassano ci facciamo portavoce del direttivo e dei soci perché uno dei temi principali dell’Area Urbana Pedemontana è quello della mobilità sostenibile - afferma Masolo -. Diamo la nostra completa disponibilità alla collaborazione anche se FIAB fino adesso non è stata interpellata. Non vediamo l’ora che i tavoli di lavoro partano e di fare le nostre proposte.” “La mobilità sostenibile sta cambiando - avverte il referente dell’associazione -. Le risorse ottenute non dovranno essere spese per interventi che oggi sono ormai superati. Dovrà poi essere rispettato in tutti i modi l’ambiente facendo sì che i 13 Comuni si oppongano al consumo del suolo. Abbiamo avuto già grossi danni con la Superstrada Pedemontana Veneta. Non vorremmo che la SPV sia il veicolo per consumare nuovo suolo, ma sia il motivo per non consumarne più.”
Dopodiché l’uomo che sussurra alle bici, come ebbi a definirlo qualche tempo fa, entra nel merito specifico della mobilità ciclabile.
“Siamo contenti che l’assessore Zonta abbia presentato il progetto della bicipolitana, ma chiediamo che oltre a questo fin da subito si cominci ad inserire dei concetti completamente attuali - dichiara -. La bicipolitana è un intervento già presente in varie città d’Italia ed è partito nel 2015 da Pesaro. Vanno benissimo i percorsi sicuri casa-scuola e casa-lavoro e la bicipolitana può andare in questa direzione. Però non basta.”
“L’attualità e il futuro della mobilità sostenibile sono le Città 30, una realtà già presente in Europa e in Italia - incalza Masolo -. La città di Bologna ha deciso di diventare Città 30 entro il 2023. Si dovrà cioè andare a 30 km all’ora in tutto il territorio comunale, fatta eccezione per le strade di maggior traffico in cui resterà il limite di 50.”
È una questione di sicurezza stradale: “La tragica morte di Davide Rebellin si aggiunge alle notizie quotidiane di una persona al giorno che in Italia muore in bicicletta o sulle strisce pedonali.” “Città 30 anche nelle aree scolastiche, basta rischi e basta morti. Coi fondi ottenuti i 13 Comuni possono trovare una sintonia di progettazione in questo senso e di comunicazione per informare la cittadinanza. Non perdiamo tempo e non perdiamo soldi.”
“Ancora l’assessore Zonta ha rilanciato l’idea della bici-stazione e della ciclofficina alle Piazze - aggiunge il presidente -. La ciclofficina è già qua, da quattro anni. Questo laboratorio è solo il primo passo del progetto della bici-stazione che avevamo presentato sette anni fa alla precedente amministrazione e che stenta ancora a decollare.”
“L’idea - prosegue - è anche quella di creare un laboratorio culturale sulla bicicletta nell’atrio dell’Ex Ospedale, che attualmente è utilizzato solo alcune mattine per la distribuzione del cibo della Caritas. Un luogo dove fare corsi, serate a tema, incontri con esperti eccetera. Abbiamo fatto richiesta a due assessori comunali ancora un anno fa.”
“Ci va anche bene l’ipotesi che la bici-stazione venga realizzata all’esterno del Parcheggio, ma deve essere inserita in un progetto più generale della città. Non sappiamo ancora cosa l’amministrazione vuole fare dell’Ex Ospedale. Qual è la sua visione? Serve un percorso partecipativo e informativo.”
E non manca, tra le comunicazioni di FIAB Bassano, il colpo di Genius.
“Il Genius Center al posto del Polo Museale Santa Chiara: investire 20 milioni su un’opera del genere è molto rischioso in questa contingenza economica, culturale e ambientale. Sarebbe assai più utile realizzare in quello spazio un parcheggio a più piani. Fra dieci-quindici anni non ci saranno più auto a combustione, tutte le auto saranno elettriche. Sarebbe un parcheggio accessibile, innovativo, multifunzionale, attrezzato per la mobilità elettrica e a disposizione anche delle bici.” “Non vogliamo imporre l’idea - precisa Masolo -, ma almeno capirne la fattibilità. Il terminal bus potrebbe spostarsi alle Piazze e il piazzale della stazione ferroviaria diventare un’area verde con parcheggi per le bici.”
Intanto l’attuale amministrazione ha annunciato un intervento da 65.000 euro per realizzare quattro nuovi tratti di corsie ciclabili. “Siamo contentissimi, già dieci anni fa col
biciplan l’assessore dell’epoca, che era sempre Zonta, aveva accolto la nostra istanza per la corsia ciclabile in viale Pecori Giraldi.” “65.000 sono però un timido inizio, non fermiamoci - continua Masolo -. Bisogna investire di più. Una ricerca di FIAB nazionale ha rilevato che oggi per l’automobile si investe 100 volte di più che per la bici. Guardiamo ad esempio la nuova rotatoria di Ca’ Baroncello. È costata 600.000 euro, dieci volte di più della spesa per la quattro nuove corsie ciclabili. Ed è una rotatoria rischiosa e repellente per i ciclisti. Il nostro è dunque un appello alle amministrazioni perché facciano rete e investano più soldi per la ciclabilità.”
Infine Renzo Masolo allarga ulteriormente il tiro, puntando l’attenzione sulla futura Ciclovia del Brenta da Bassano a Pozzoleone. “Di questo progetto siamo stati informati solamente dalla stampa. Siamo comunque riusciti ad ottenere il progetto preliminare di questa ciclovia di 21 chilometri che attraversa cinque Comuni: Pozzoleone, Tezze sul Brenta (capofila), Bassano del Grappa, Nove e Cartigliano.” “Abbiamo compiuto dei sopralluoghi, già preparate le nostre osservazioni e fatto un primo incontro con la cittadinanza a Bassano. Ne faremo ancora altri negli altri Comuni.” “Siamo preoccupati - rivela Masolo - dal fatto che molti tratti del progetto ricadono nell’area golenale del Brenta e non sugli argini o nelle aree limitrofe. Anche per quest’opera vengono investiti molti soldi: 9 milioni di euro dalla Regione più 300.000 euro dalla Provincia per la progettazione.”
“Ci rapporteremo coi Comuni interessati, confidiamo innanzitutto nel sindaco di Cartigliano che ha dimostrato grande sensibilità ambientale con il suo recente accordo con l’Università di Venezia - conclude il presidente FIAB Bassano -. E anche in questo caso non faremo mancare le nostre proposte.”
È dunque piena zeppa di impegni l’agenda della sezione bassanese della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, intenta a promuovere la sostenibile leggerezza dell’essere.
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