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BASSANO VOLLEY - QUASAR MASSA VERSILIA 2-3 (25-23, 27-29, 25-23, 21-25, 11-15)
BASSANO VOLLEY: Ditlevsen 4, Kolev 6, Paterniani (L), Calderan 2, Parusso 10, Guarise 12, Pink ne, Volpato ne, Tamburo 22, Bonetti 0, Pianese 0, David 17, Lollato (L). All. Cretu
QUASAR MASSA VERSILIA: Rodrigues 38, Fenili 0, Bertoli 0, Vanini 0, Amore 0, Bratoev 21, Fiori 5, Torre 2, Ivanov 8, Spescha 11, Faccioli 1, Romboni (L), Prandi (L). All. Cantagalli
NOTE. Durata set: 26’, 33’, 29’, 28’, 17’ tot: 02.13. Battute errate/vincenti: 17/2 , 23/4. Muri: 13/8
Nemmeno l’orgoglio e la voglia di riprendersi la rivincita dalla sconfitta beffa dell’andata sono bastati a dare la scossa al Bassano Volley nel match casalingo con la Quasar Massa. E così i toscani, trascinati da un incontenibile Rodrigues (38 punti), si aggiudicano una partita che passerà agli annali come una delle più brutte partite, tecnicamente parlando, che si siano viste da queste parti. Ma non è questo il problema, perché il problema, o meglio il campanello d’allarme che da ieri suona forte in casa Bassano, è semmai la mancanza di carattere dimostrata dai giallorossi dal 4° set in poi, ovvero da quando partita sembrava ormai in cassaforte: quando si esulta poco persino sui punti importanti, quando non ci si fa sentire con la voce, quando non c’è la voglia di aggredire un avversario in difficoltà, quando non si sostiene il compagno dopo l’errore, evidentemente c’è qualcosa che non va nella testa, tanto più se si sta giocando in casa una partita di questa importanza. A fine incontro stavolta non ci sono scuse per nessuno e il commento quasi rabbioso di tutti coloro che hanno assistito al match è unanime: con questo spirito non ci si salva, perché si possono avere dei limiti tecnici, si può avere una giornata più o meno storta, si può essere anche sfortunati in alcuni episodi, ma la grinta e la voglia di spaccare il mondo, che dovrebbe avere una squadra in lotta per non retrocedere, non devono mancare mai. Invece il Bassano ancora una volta si blocca sul più bello: i giallorossi, avanti 2-1 e con gli avversari privi del regista titolare nel 4° set (Torre espulso alla fine del 3°), hanno finito per subire l’ennesima rimonta stagionale, perdendo il 5° tie break sui 5 sin qui giocati e portando a casa un solo misero punticino, proprio come all’andata e come in tante altre occasioni di un campionato che avanti di questo passo verrà ricordato come il campionato delle occasioni gettate al vento. E adesso, nonostante la classifica dica ancora che dietro ci sono cinque squadre, bisogna far punti mercoledì a Crema e domenica prossima in casa Città di Castello.
Il commento dei protagonisti stavolta non si allontana troppo da quello di coloro che hanno assistito al match. “Nel 4° set ci sono mancate la grinta e la cattiveria” conferma amaramente capitan Guarise a fine incontro “e abbiamo buttato via un’occasione d’oro per battere in casa una diretta concorrente per la salvezza. Queste sfide valgono doppio e adesso loro si sono riportati sotto, mentre a fine serata avremmo potuto avere 6 punti di vantaggio. Adesso dobbiamo rialzarci subito a Crema dimostrando a tutti il nostro carattere”. Va decisamente meno per il sottile mister Cretu che a fine match è furibondo: “Fa davvero male vedere una squadra scendere in campo con l’atteggiamento con cui abbiamo affrontato il 4° set: dovevamo scendere in campo e uccidere la partita perché loro erano in grossa difficoltà, invece ho visto le facce spente e nessuna voglia di combattere. Abbiamo pensato a lamentarci tra di noi invece di pensare a giocare per vincere una partita che a quel punto potevamo solo perdere. E nel 5° set la stessa cosa: siamo andati in campo aspettando che l’avversario ci regalasse la partita. Nei primi tre set loro sono stati disuniti e hanno perso, poi lo siamo stati noi e i risultati si sono visti. Mi chiedo a cosa serve giocare bene con Roma e non fare nemmeno un punto. Cosa me ne frega di giocare bene con Roma? Queste sono le partite in cui bisogna dare tutto fino alla fine per vincere. Invece siamo stati disuniti e molli, è mancata l’alchimia giusta e ognuno in cuor suo si è aggrappato ai soliti alibi, cioè agli errori dei compagni, invece di lottare per la squadra. E non mi si dica che scarico la colpa sulla squadra perché in questi due anni, da quando sono a Bassano ma anche prima di arrivare qui, ho sempre difeso a spada tratta tutti i miei ragazzi, dal primo all’ultimo, in qualsiasi serata e dopo qualsiasi prestazione. Se andiamo a Crema con questo spirito in un’ora siamo già negli spogliatoi, proprio com’è successo a Sora dove abbiamo solo aspettato che finisse l’incontro con una passività e senza nemmeno tentare di mettere in difficoltà l’avversario. Bisogna cambiare registro, altrimenti non c’è futuro”.
Nel 1° set dopo un brutto inizio (5-8) arriva la reazione del Bassano che gioca bene e mette sotto gli avversari con facilità (16-13, 19-14). I giallorossi cedono un po’ alla fine subendo un po’ più del dovuto il servizio di Spescha e Torre: così dal 23-17 Massa si riporta sotto, ma Bassano riesce comunque a chiudere 25-23 grazie ad un errore al servizio dello stesso Spescha. Dopo aver rischiato di perdere un 1° set già ampiamente vinto, gli uomini di Cretu fanno harakiri nel 2°. Il 16-14 alla seconda sosta tecnica viene ribaltato dalle battute non irresistibili di Bertoli (16-18). Nonostante tutto però i giallorossi hanno ancora la forza di reagire (con Tamburo al servizio) e di portarsi addirittura avanti con un muro di Calderan su Spescha (22-21). Ai vantaggi si assiste al festival dell’occasione sprecata e Massa vince 27-29 con un errore in attacco di Tamburo (27-29). Nel 3° set la squadra di Cretu rischia ancora di perdere un set già vinto. Avanti 16-15 alla seconda sosta tecnica i giallorossi fanno il break con un contrattacco di Tamburo dopo una bella difesa di Calderan (20-18) e poi ancora con un ace di Tamburo (23-20). Ma le battute di Bertoli riaprono ancora una volta il parziale e nel finale di set ci sta pure una dubbia decisione degli arbitri che sul 24-23 fischiano out un attacco di Rodrigues per il 25-23 in favore del Bassano. I toscani protestano, qualcuno esagera e così arriva il rosso per Torre che dovrà assistere al 4° set da bordo campo. Al suo posto gioca il piccolo Vanini che ha il merito di riportare in partita Bratoev, quando tutti si aspettavano un gioco focalizzato sull’incontenibile Rodrigues. Al di là dei meriti degli avversari, il suicidio collettivo di Guarise e compagni non merita altri commenti soprattutto perché i bassanesi, forse convinti di aver già vinto, anziché uccidere la partita finiscono per riportare in vita gli uomini Cantagalli che sembravano ormai spacciati. La Quasar, dopo aver vinto con merito e senza troppa fatica col punteggio di 21-25, torna in campo nel 5° set con Torre regolarmente al suo posto in un PalaBassano2 ammutolito che quasi non crede ai suoi occhi. Lo spettacolo è deprimente, la mancata difesa sull’11-13 (palla toccata dal muro bassanese che passa sopra le teste senza che nessuno riesca a rimandarla in campo per il contrattacco del possibile 12-13) è la sintesi della partita. Bassano è già negli spogliatoi, mentre Massa passeggia vincendo in scioltezza anche il tie break (11-15). Mercoledì si va Crema, domenica si torna al Pala2 per un altro scontro salvezza con Città di Castello. Urge una reazione da parte di tutti, nessuno escluso.
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