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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
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Calcio

Bassano da delirio! È semifinale!

Una giornata eroica e stoica. Sofferenza e gloria. La strada alla serie B è ancora lunga, infinita. Ma il Bassano scrive un’altra magica pagina di storia. E adesso c’è la rivincita del 2008 con la Reggiana!

Pubblicato il 17-05-2015
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Elena Pavan

BASSANO – JUVE STABIA 1-1 (5-4 dopo i calci di rigore)

Bassano Virtus (4-4-2): Grandi 8; Toninelli 6,5, Priola 6,5, Bizzotto 7, Semenzato 6,5; Furlan 7, Davì 7, Proietti 6,5 (st 37’ Cenetti 6,5), Iocolano 7; Nolé 6,5 (sts 2’ Cattaneo 6,5), Pietribiasi 6,5 (st 29’ Maistrello 5,5).

Iocolano travolto dopo aver realizzato il rigore decisivo. Con passo calmo e sguardo fiero si è avvicinato al dischetto. Furlan: "Sapevo che non avrebbe sbagliato"

A disp.: Scaranto, Stevanin, Zanella, Cortesi. All.: Asta

SS Juve Stabia (4-3-3): Pisseri 6,5; Cancellotti 6,5, Polak 6, Migliorini 6, Contessa 5,5; La Camera 7, Jidayi 6 (sts 1’ Burrai 6), Bombagi 6,5; Nicastro 6 (st 36’ Ripa 5,5), Di Carmine 7,5 (sts 3’ Gomez 6,5), Carrozza 7.
A disp.: Santurro, Romeo, Liotti, Aveni. All. Savini

ARBITRO: Serra di Torino
RETI: pt 20’ Davì (BV), pt 23’ Bombagi (JS)
NOTE: -
SPETTATORI: 2000
AMMONITI: Proietti, Migliorini, Di Carmine, Nicastro, Bizzotto
ESPULSI:
ANGOLI: 7-5
RECUPERO: pt 0’; st 2’; pts 0’; sts 1’

Bassano del Grappa. L’avevamo scritto in sede di presentazione, il campionato svanito sul filo di lana non avrebbe potuto portare via il tesoro di una passione collettiva e che sta scuotendo la città fin nelle viscere. E il premio è stata un’altra magnifica, incredibile, indimenticabile pagina di sport giallorosso. Il Soccer Team fa e disfa, gol di Davì sugli sviluppi di un corner e rete subita in modo rocambolesco nel giro di tre minuti a cavallo del 20’ del primo tempo. Ma c’è tutto il suo popolo a spingere, ad applaudire, a lanciare cori dallo spicchio più rovente del tifo giallorosso. C’è un gruppo temprato nel metallo fuso che ringhia in campo, che attacca con coraggio, che non disdegna una corsa in più in favore del compagno. Chissenefrega di un sol leone che strappa l’acqua dalla pelle, chissenefrega di un gol preso subito ingenuamente dopo aver sbloccato la contesa, chissenefrega di 400 ultrà stabiesi che trasformano la tribuna nord del Mercante in uno spicchio del Menti di Castellamare. Non è un caso se da questi quarti di finale siano state buttate fuori le favorite assolute nonché le altre due squadre che mostrano, assieme al Bassano, le stimmate della beffa per un campionato sfuggito di mano all’ultimo: Benevento e Ascoli. Il Soccer Team ha gli attributi, non lo scopriamo certo oggi ma è gusto ricordarlo. Il match si trascina fino ai calci di rigore in un’atmosfera zeppa di tensione. Da vedere e rivedere le facce della gente giallorossa: sguardi di speranza alternati a volti colmi di paura, facce di colpo impallidite che si rianimano e si sciolgono in un’esultanza da Champions League dopo il rigore parato da Grandi. Vince il Bassano, vince Bassano del Grappa. Ultima annotazione: nel post partita i volti sfigurati dei tifosi lasciano posto alle facce sorridenti ma concentrate dei giocatori. Non è ancora stato fatto niente, questa consapevolezza è una gran bella notizia.

Come una finale. Lo stadio è gremito in ogni ordine di posto, da Castellamare salgono in quasi 400. Un pathos incredibile avvolge un match apertissimo e coinvolgente. Il gran caldo si abbatte sullo stadio Mercante ma i ragazzi di Asta hanno in mente solo una gran voglia di correre. Correre per vincere e continuare a far sognare un’intera città. La Juve Stabia ha dalla sua maggior esperienza ma la straordinaria «ignoranza» del Soccer Team gli permette di andar sopra anche ad un aspetto così rilevante quando l’atmosfera si fa rovente e la posta in palio così alta. L’incontro è combattutissimo, non ricco di palle gol ma si lotta su ogni pallone come se fosse l’ultimo, si cerca il ribaltamento di fronte come se fosse il 95’ e il risultato fosse ancora in bilico. In questo quadro, ad una partenza forse più convincente della Juve Stabia, fa da contraltare un Bassano che ben presto prende in mano le redini del match, tanto è vero che si gioca prevalentemente nella metà campo delle vespe campane. I giallorossi pungono a destra dove Furlan è in giornata di grazia e scodella in area almeno quattro traversoni golosi. Ciononostante Bizzotto deve far gli straordinari per contenere un maestoso Di Carmine. E poi arriva il gol che trasforma il Mercante in una bolgia. Angolo battuto da Nolè, zampata vincente di Davì, proprio lui che non segna (quasi) mai e che da ex Juve Stabia ci trova più gusto. È il 20’, il centrocampista non esulta, lo stadio invece impazzisce. Il match sembra indirizzato ma passano appena 3’ e un cross deviato di testa da Bombagi si infila sull’angolino lontano con Grandi immobile. Il centrocampista va a prendersi l’esultanza dei suoi tifosi, si ricomincia, tutto da rifare. In area della Juve Stabia si trema ma non arriva il tocco vincente.

Undici corpi, un’anima sola. Il grande sforzo della prima frazione si sente nelle gambe dei 22 in campo. Con l’andare dei minuti il Bassano molla inevitabilmente qualcosa sul piano dell’intensità e la gara diventa più equilibrata. La Juve Stabia può beneficiare di due palle gol importanti, sempre ad appannaggio di Di Carmine. Nel primo tentativo la sfera esce a fil di palo, nel secondo Grandi respinge a mano aperta con la sfera che sbatte sulla traversa. Anche il condor Pietribiasi ha sul sinistro la palla buona, maestoso assist di Nolé, ma calibra male il pallonetto con Pisseri in uscita disperata. Il duello si concentra nel cerchio di centrocampo e si nota maggiormente come Asta schieri i suoi secondo una specie di 4-3-2-1: Furlan stringe a far la mezz’ala, Iocolano si alza al fianco di Nolé. Il risultato è una perdita di ampiezza ma di sicuro i giallorossi guadagnano in solidità in mezzo al campo. Si continua a giocare, i ragazzi di Asta non arretrano di un millimetro e l’emblema, come spesso capita, è un capitan Iocolano capace di alternare giocate da alta serie B a rincorse spaccapolmoni in ripiegamento. Ben presto i crampi iniziano a colpire, a rimanere per terra sono soprattutto i giocatori ospiti, sintomo che il Bassano è sul pezzo anche fisicamente. Finisce il tempo regolamentare, si va ai supplementari. Mister Savini (che al termine della partita darà le dimissioni) immette forze fresche in attacco. E proprio il subentrato Gomez mette la morte nel cuore dei giallorossi: il suo colpo di testa, dopo uno stacco aereo, finisce nel sacco ma l’arbitro glielo annulla per aver travolto Toninelli. La Juve Stabia grida allo scempio anche se il fallo ci sta e si vola ai rigori. La tensione è palpabile si taglia a fette, angoscia e felicità furibonda si alternano ogni volta che un gialloblù segna e un giallorosso risponde. Del Bassano non sbaglia nessuno (Davì,Furlan, Semenzato, Cattaneo e Iocolano) mentre Grandi ipnotizza Bombagi: è il delirio!

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