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Alessandro Tich
Direttore responsabile
Bassanonet.it
Le acque stagnanti dell'Acquapark
L'associazione “Liberamente Cassola” trasmette in redazione una nota sul blocco del cantiere del maxi-impianto natatorio di Cassola. “La Cosbau SpA, secondo il liquidatore fallimentare, era in dissesto già prima dell'acquisizione del progetto"
Pubblicato il 08-02-2011
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A guardarlo così, passando per Borgo Isola in comune di Cassola, sembra proprio una cattedrale nel deserto.
Il cantiere di costruzione dell'Acquapark - il maxi-complesso natatorio e sportivo con piscina agonistica, piscine esterne, vasche per il fitness, palestre, area benessere, beauty solarium, ambulatori, negozi, bar e quant'altro - è bloccato da mesi a causa dei dissesti finanziari della Cosbau SpA, la società di Mezzocorona (Tn) che era stata incaricata dal Comune della costruzione dell'impianto secondo la formula del project financing.
Sull'argomento ritorna alla carica l'associazione “Liberamente Cassola”, che con il suo periodico locale - distribuito quattro volte all'anno alle famiglie cassolesi - e col suo sito internet svolge un'azione di costante pressing sulle principali questioni inerenti alla cosa pubblica e riguardo all'operato dell'Amministrazione comunale.

Il cantiere, fermo da mesi, dell'Acquapark di Cassola
In particolare, l'associazione ha trasmesso una “nota di riflessione” alle testate giornalistiche locali - disponibile anche online sul sito www.liberamentecassola.it - che intende fare il punto sulla complessa situazione del cantiere congelato.
“Con una nostra nota di novembre 2010, pubblicata sui media locali - scrive la redazione di “Liberamente Cassola” - lamentavamo la scarsa informazione da parte dell'Amministrazione di Cassola riguardo l’Acquapark i cui lavori sono fermi da mesi.
La risposta del sindaco fu immediata, ma si limitava a ripetere le stesse cose che andava dicendo da mesi: “Cosbau in liquidazione”, “...stiamo cercando una ditta che subentri nei lavori”, “...è stato un grande “affare” da parte dell'Amministrazione che con soli 3,5 milioni di euro si porterà a casa un'opera da 18 milioni”. Insomma niente di nuovo”.
“Nei giorni prima di Natale 2010 - prosegue la nota - in quasi tutte le famiglie di Cassola è arrivato il numero di dicembre del notiziario comunale Punto Cassola e, ancora una volta, ci aspettavamo qualche nuova informazione, ma niente. L’unica notizia aggiuntiva è che stanno valutando come incrementare l’investimento, aumentando magari i servizi presenti nella struttura. Un articoletto che è sostanzialmente la fotocopia di quanto già ripetuto a luglio. Eppure qualcosa da dire ci sarebbe stato. Se non altro comunicare ai cittadini che proprio nel mese di dicembre 2010 è uscita la relazione ufficiale del Commissario che su nomina del Tribunale di Bolzano segue la liquidazione del Concordato Cosbau SpA.
Nella sua relazione il Commissario scrive molto chiaramente che già prima dell’acquisizione del progetto di Cassola la Cosbau aveva “una struttura finanziaria squilibrata a causa del pesante indebitamento” e che “a peggiorare ulteriormente la situazione finanziaria della società hanno contribuito alcuni investimenti nel project financing”, tra cui proprio il nostro Acquapark, ora difatti completamente bloccato”.
“A chi si sia rivolta l'amministrazione del comune di Cassola per conoscere la situazione economica della Cosbau, prima di celebrare questo matrimonio, noi non sappiamo - prosegue la redazione di “Liberamente Cassola” -. Ma visti i risultati tanto valeva consultare l'oroscopo o magari...scrutare nei fondi del caffè, prima di accettare l'offerta della ditta trentina.
Ma Punto Cassola tace, su questo. Certo, non è piacevole per l'ex sindaco Antonio Pasinato far sapere ai cittadini di essere stato un po' sprovveduto a credere nell'affidabilità della ditta Cosbau per il solo fatto (così ha detto in Consiglio comunale alla consigliera Tessarolo) che le banche le avevano concesso un buon credito. Sprovveduto nel senso che, indagando meglio, era possibile intuire (o, se non altro, sospettare) lo squilibrio della struttura finanziaria della ditta Cosbau.”
“Nella sua relazione - continua il testo - il Commissario liquidatore aggiunge inoltre che da novembre è in corso una approfondita ispezione della Guardia di Finanza sulla contabilità della Cosbau, cosa che di sicuro non agevolerà le operazioni per sbloccare i vari progetti in corso. Nel frattempo le abbondanti piogge di quest’inverno non sembra siano state un toccasana per i lavori fin qui realizzati sul cantiere, e a passare da quelle parti mette tristezza il degrado di quella zona, un degrado che i cittadini di Cassola hanno pagato finora a caro prezzo”.
“E l’Amministrazione - conclude l'intervento - che ha scelto un costruttore di provata scarsa solidità e un progetto che al buon senso dei più appariva irrealizzabile, invece di spiegarci cosa intende fare delle fideiussioni previste da contratto, o come intende rimediare, addirittura vuole incrementare l’investimento...come se quello che è stato fatto finora non bastasse!”
Per chi volesse approfondire la questione - informano ancora i redattori del periodico - sul sito internet dell'associazione è a disposizione la relazione completa del liquidatore fallimentare.
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