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Alessandro Tich
Direttore responsabile
Bassanonet.it
“Il Brenta per adesso ha tenuto”
Il presidente del Consorzio di Bonifica Cuman: “L'attuale portata d'acqua è di circa 600 metri cubi al secondo”. Il basso livello dell'invaso di Arsiè ha evitato lo scarico della diga del Corlo
Pubblicato il 02-11-2010
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ll Brenta fa ancora paura, ma - come afferma il presidente del Consorzio di Bonifica Brenta Danilo Cuman - “per adesso ha tenuto”.
La preoccupazione per lo stato del fiume, a seguito delle piogge incessanti degli ultimi due giorni, è stata rilevata soprattutto in Trentino, dove ieri in alcuni tratti il livello dell'acqua aveva fatto registrare il superamento della cosiddetta prima soglia di attenzione a Borgo Valsugana e della terza soglia all'altezza di Grigno.
“Il Brenta nelle ultime ore ha toccato picchi massimi di circa 850 metri cubi al secondo - ci ha detto questo pomeriggio il presidente Cuman -, adesso la portata d'acqua è di circa 600 metri cubi al secondo.”

Il Brenta fotografato questa mattina da Via Volpato a Bassano
Una condizione favorita dal progressivo miglioramento delle condizioni del tempo nelle ultime ore, che ha evitato inoltre la possibile apertura delle paratoie della diga del Corlo, gestita dall'Enel. Il livello dell'invaso artificiale di Arsié non è infatti tale, al momento, da rendere necessario lo svasamento dell'acqua nel sottostante torrente Cismon, che a sua volta affluisce nel Brenta.
“Il livello del bacino del Corlo - ha specificato Cuman - è stato tenuto basso nelle settimane precedenti, secondo le direttive dell'Autorità di Bacino. Per cui, in queste ore, la diga ha scaricato minimamente sul Cismon. A dare un contributo al contenimento delle acque nel nostro territorio ci sono inoltre le tre casse di espansione tra Mussolente e Loria, gestite dal Consorzio, ovvero tre bacini che permettono di invasare l'acqua dei torrenti ingrossati.”
La preoccupazione, quindi, sta progressivamente rientrando. Ma il Brenta, nelle prossime ore, sarà ancora un sorvegliato speciale.
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