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Direttore Responsabile
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“Aboliamo Natale e Pasqua”
Provocatoria iniziativa di “LaDestraBassano” dopo la sentenza della Corte Europea sul crocifisso. Le affermazioni del portavoce Nicola Giangregorio
Pubblicato il 13-11-2009
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“Non volete il crocifisso? E allora aboliamo Natale e Pasqua”.
E' il provocatorio messaggio lanciato oggi da “LaDestraBassano “ che lancia una campagna di adesione “volta ad abolire le feste Natalizie e Pasquali, dopo che la sentenza della Corte di Strasburgo ha dichiarato inammissibile la presenza del crocefisso nelle aule scolastiche.”
“Per coerenza - dichiara il portavoce di “LaDestraBassano” Nicola Giangregorio - ritengo che, applicando lo stesso principio della sentenza, e per non lasciare le cose fatte a metà, si dovrà ripristinare l'apertura di tutte le scuole, università, tribunali, uffici pubblici, che fino ad oggi hanno osservato i giorni di chiusura per tali ricorrenze.”

Il portavoce di "LaDestraBassano" Nicola Giangregorio
“In questa maniera - prosegue Giangregorio - si potrà sgombrare il campo da qualsiasi opportunismo ipocrita, di coloro che sono concordi con la sentenza in questione, che porta a disconoscere il simbolo della cristianità e delle nostre tradizioni, e nel contempo continua ad usufruire di benefici che tale ricorrenza porta con sé.
Inoltre questa scelta porterebbe ad un aumento della produttività di questo paese a discapito di feste non riconosciute e soprattutto offensive per coloro che credono fermamente nella laicità dello stato e della società civile.”
“Da oggi, in vista delle feste citate - afferma ancora il portavoce - mi aspetto che si vada a lavorare rinunciando ai festeggiamenti non condivisi e soprattutto chiedo anche, ai giudici che si sono espressi in materia, che siano al proprio posto di lavoro nei giorni interessati dalle ricorrenze legate a questo simbolo, come esempio di coerenza con la propria decisione.”
“LaDestraBassano, con questa campagna di adesione - conclude il comunicato del gruppo politico - vuole contribuire nell'attuazione completa degli intenti della Corte di Strasburgo senza che alcuno, tra i non credenti, si senta offeso da una ostinazione fuori dal tempo e dalle mode. Per tale motivo saremo ben lieti di alleviare le sofferenze patite per colpa delle feste di Natale e Pasqua.”
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