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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Il candidato “retrocesso”

Incontro con Francesco Celotto, candidato bassanese del M5S al Senato, 7° candidato più votato nel Veneto alle Parlamentarie del Movimento, ma collocato all'11° posto in lista. “Le mie possibilità di elezione sono poche, ma accetto la regola"

Pubblicato il 18-12-2012
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E' stato il primo a Bassano del Grappa a conquistare lo status di candidato alle prossime elezioni politiche di febbraio, assieme al concittadino e “compagno di meetup” Flavio Ferrazzi, ed è il primo ad incontrare la stampa per annunciare l'apertura della campagna elettorale.
Francesco Celotto, 46 anni, originario di Borso del Grappa e portavoce del Movimento 5 Stelle Area Pedemontana, correrà per il Senato nella lista del M5S. Ma rispetto all'ottimo risultato ottenuto alle Parlamentarie - le primarie online del Movimento per la scelta dei nomi da mettere in lista -, la sua sarà una corsa ad handicap: pur essendo stato il 7° candidato più votato nel Veneto (e il 2° in provincia di Vicenza), Celotto è stato infatti “retrocesso” all'11° posto della lista unica regionale per l'elezione al Senato.
E questo in base a un particolare meccanismo del M5S che per la formazione della lista unica per il Senato ha inserito in alternanza ai primi due posti i due candidati over 40 più votati rispettivamente nelle circoscrizioni Veneto 1 e Veneto 2 (quelle per la Camera), poi al 3° e 4° posto i due secondi più votati, al 5° e 6° posto i due terzi e via a scalare, indipendentemente dal numero assoluto di preferenze ottenute.

Il candidato bassanese del Movimento 5 Stelle Francesco Celotto (foto Alessandro Tich)

E persino l'altro bassanese Ferrazzi, che alle Parlamentarie online aveva ottenuto meno voti di Celotto, correrà per la Camera - Circoscrizione Veneto 1 in una posizione di lista migliore: la numero 9.
“E' una regola che accetto pienamente, pur trovandola discutibile - afferma Celotto -. E' una posizione poco interessante per essere eletto. Potrei farcela solo se il M5S arrivasse primo nel Veneto, con il 55% dei consensi, ottenendo così 13 senatori. Il Movimento ha bisogno di portavoce che diffondano le sue idee nel territorio. Farò la campagna elettorale, il mondo non finisce qui.”
“Col sistema dei collegi uninominali sarebbe stato diverso - sottolinea il candidato del M5S -. In quel caso il candidato Celotto, come tutti gli altri, sarebbe andato porta a porta per chiedere la preferenza sulla scheda. L'attuale sistema elettorale, con le liste bloccate, slega il parlamentare dal territorio. Non aver fatto la riforma elettorale è stato un vulnus per la democrazia. Col “Porcellum” la campagna elettorale sarà molto meno interessante. Le mie possibilità di elezione sono molto poche e non so se nella prossima legislatura, con l'attuale sistema di voto, ci saranno in generale deputati o senatori del Bassanese. Ma ci saranno altre occasioni.”
La consapevolezza di non potercela fare - a meno di clamorosi risultati dalle urne e benché la speranza sia sempre l'ultima a morire - non distoglie tuttavia Celotto dal pieno impegno per la causa del Movimento 5 Stelle in vista del voto di febbraio.
“Il risultato delle elezioni politiche sarà importante per il Movimento, per capire in che direzione andare - dichiara -. E' un passaggio delicato, la politica italiana comunque cambierà. E il Movimento è un grande progetto innovativo, il primo del genere in Europa. Un altro grande obiettivo, per noi, sono le elezioni a Bassano nel 2014. Sono convinto che a Bassano possiamo arrivare al ballottaggio.”
Ma intanto c'è da pensare all'appuntamento delle politiche, che disegnerà - piaccia o soprattutto non piaccia il sistema elettorale - il nuovo parlamento.
Il M5S farà campagna secondo il suo stile: con banchetti elettorali nei fine settimana nei Comuni del comprensorio (ma a Bassano solo dal 12 gennaio, per un “divieto-gazebo” imposto dal Comune nel periodo natalizio) e assemblee pubbliche sui temi cari al Movimento sul piano locale: la Pedemontana e Valsugana, e il territorio.
“Una delle 5 stelle rappresenta lo sviluppo - spiega Celotto -, inteso come sviluppo sostenibile del territorio. Pensiamo solo al tema dei crediti edilizi, già lanciato nella campagna elettorale per le comunali a Rosà, che attraverso dei vantaggi fiscali consentirebbe il recupero del patrimonio edilizio dei nostri Comuni, dando lavoro alle piccole imprese edili e nuova vita ai centri storici.”
Un tema, quello dell'attenzione al territorio, che potrebbe attirare i consensi di nuove fasce di elettorato, leghisti compresi: “Come aveva anche rilevato Beppe Grillo nel suo comizio a Rosà, la Lega agli inizi lavorava molto sul territorio. La “prima” Lega era molto simile a noi e quindi un elettore leghista potrebbe avere simpatia per il Movimento 5 Stelle.”
E quella che è iniziata oggi sarà soprattutto una campagna elettorale a costo zero. Anzi, come puntualizza Celotto “a costo sotto zero”. Nel frattempo, a seguito del “Firma Day”, prosegue la raccolta delle firme a sostegno delle liste per la Camera e il Senato: con banchetti allestiti, nell'ultimo weekend, a Cartigliano e a Tezze sul Brenta.
“I tempi della campagna elettorale sono molto stretti - osserva il candidato -. Si pensava di votare a metà marzo, non mi aspettavo una simile accelerazione. L'aver anticipato il voto di 20 giorni, con le festività di Natale in mezzo, crea problemi. Sarà una campagna molto complessa, per tutti indistintamente.”
Con quali prospettive di risultato per il Movimento 5 Stelle nel Veneto?
Celotto risponde di getto: “Onestamente, penso che possiamo arrivare tra il 20 e il 30%”.

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