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Niente nuove risorse per la sicurezza in manovra, ira dei sindacati
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Speranza Granda
Dopo decenni parte finalmente a Marostica il progetto del palasport comunale. Per ottenere le risorse l’amministrazione Mozzo, assieme ai Comuni di Colceresa e Pianezze, concorrerà a un bando del PNRR
Pubblicato il 19-04-2022
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Il nome del nuovo impianto sportivo sarà Palestra Granda.
Ma è Granda anche la speranza: quella di ottenere le risorse necessarie per la sua realizzazione tramite un bando del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Neanche fatto in tempo a digerire la colomba pasquale che la stampa viene convocata a Marostica dal sindaco Matteo Mozzo per l’annuncio dell’importante novità: dopo anni e anzi decenni di attesa parte nella Città degli Scacchi il progetto del nuovo palazzetto dello sport.
Un rendering dello studio di fattibilità
Il progetto si trova attualmente al livello di studio di fattibilità, condizione necessaria per concorrere al nuovo bando per le rigenerazioni urbane del PNRR.
Per avere tutti i requisiti richiesti dal bando, il progetto deve servire un bacino di utenza di almeno 15mila abitanti: per questo motivo Marostica (che di abitanti ne fa circa 14mila) ha stipulato una convenzione con i due Comuni contermini di Colceresa e di Pianezze.
Le tre municipalità concorreranno così ad un contributo da 5 milioni di euro: di cui circa 4 destinati alla capofila Marostica e circa 1 milione diviso fra i due Comuni più piccoli, dai quali varie associazioni sportive si recano a Marostica per le loro attività e viceversa.
Lo studio di fattibilità - firmato da Ivan Moresco, Giorgio Parise, Stefano Fornasieri e Marco Zattarin - colloca la futura Palestra Granda nel contesto del polo sportivo di Marostica, dove già si concentrano le attività dedicate al calcio, al ciclismo, all’atletica, la piscina e il bocciodromo: più precisamente nell’area a nord dello stadio Virgilio Maroso, ovvero tra il campo in erba sintetica e lo spazio antistante il bocciodromo comunale.
Si tratta inoltre di un’area ben collegata con il polo scolastico, con la stazione degli autobus di prossima realizzazione e con la rete dei sentieri del Longhella, nonché marciapiede e pista ciclabile. Di tutto e di più insomma: mancava solo un impianto sportivo coperto e insieme palestra polifunzionale, come quello che si vuole costruire, primariamente dedicato agli sport di squadra.
Fondamentale, per l’acquisizione del terreno su cui insiste il progetto, è stato l’accordo coi privati interessati alla contigua lottizzazione: ora quel terreno è di proprietà comunale e ha oggi un’esclusiva destinazione d’uso sportivo.
Il progetto che sarà fatto concorrere al contributo del PNRR prevede l’edificazione di una palestra autonoma a livello energetico, con strutture per il pubblico e spogliatoi; un campo da gioco adatto a gran parte delle discipline al coperto; tribune interne per un’ipotesi di 250-300 posti a sedere, spazi attrezzati; spazi esterni per la collettività con edifici a supporto della stessa; parcheggi e collegamenti pedonali e ciclabili alla città.
Si aggiunge un’area esterna, detta “agorà dello sport”, con angolo bar, percorsi pedonali, tribune e gradoni per favorire le manifestazioni all’aperto e l’incontro di utenze diverse.
“Anche per questa opera sono stati fondamentali tempistiche e progettualità - dichiara il sindaco di Marostica Matteo Mozzo -. Prima di tutto la collaborazione fra comuni del territorio, perseguita nonostante le critiche allo scioglimento dell’Unità Montana Marosticense che invece ha liberato risorse e per niente compromesso una condivisione di obiettivi e servizi.”
“All’idea degli impianti sportivi - continua - abbiamo iniziato a lavorare dalla realizzazione del campo di calcio in erba sintetica, accogliendo fin da subito un progetto straordinario che veniva da professionisti della zona, da sempre impegnati nello sport giovanile.”
“Il bello di questo progetto - aggiunge Mozzo - è ancora una volta la collaborazione fra pubblico e privato, amministrazione e associazionismo, grazie alla quale ne è già uscita un’idea all’avanguardia, innovativa e funzionale al territorio. Del palazzetto dello sport se ne parla da almeno vent’anni. Dopo tante chiacchiere e promesse elettorali, siamo orgogliosissimi di lasciare alla cittadinanza un’area di proprietà comunale e una ipotesi di progetto destinato a promuovere lo sport marosticense e di attrazione per tutto il territorio.”
E come ogni grande annuncio che si rispetti, non mancano le benedizioni.
Daniela Bergamo, consigliere comunale di Marostica delegato allo Sport, parla di “sogno inseguito da molti anni”. Enrico Costa, sindaco di Colceresa, afferma che “il PNRR dà molte opportunità ma non deve generare false speranze” e che “in questo caso le speranze ci sono perché il progetto è frutto di un lungo lavoro”. Luca Vendramin, sindaco di Pianezze, sottolinea il gioco di squadra nel dichiarare che “lavorare insieme paga”.
L’architetto Giorgio Parise, uno degli autori dello studio di fattibilità, parla quasi più con l’enfasi di un amministratore comunale (ruolo che ha ricoperto in passato) che non col distacco del referente tecnico e rimarca, tra le altre cose, che il progetto nasce “da un solido e rinomato fervore sportivo alla base, che esige impianti adeguati”.
Speranza Granda, dunque, per la Palestra Granda. Ma il sindaco Mozzo fa intendere che, comunque sia e comunque vada, questo palasport s’ha da fare: “Indipendentemente da come andrà il bando, noi abbiamo già la strada tracciata.”
Bando alle chiacchiere dunque: anche perché l’anno prossimo a Marostica si vota.
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