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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il grande latitante
Crisi Covid: la denuncia dell'Ascom di Bassano. Nei Comuni del circondario messi a disposizione contributi diretti a fondo perduto per le imprese commerciali dai 100 ai 150mila euro. Mentre il Comune di Bassano ha messo finora sul piatto...800 euro
Pubblicato il 26-06-2020
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Un foglio excel gira tra le sedie distanziate della conferenza stampa indetta nella sala incontri della sede di Confcommercio Bassano dalla delegazione comunale di Bassano del Grappa dell'associazione di categoria. Contiene i dati raccolti dall'Ascom cittadina tramite un'analisi comparativa degli interventi messi in atto dai Comuni del mandamento a sostegno delle imprese commerciali a seguito della crisi economica da emergenza Covid. Tutti i Comuni, chi più e chi meno, hanno introdotto agevolazioni e proroghe nel pagamento delle tasse comunali come IMU, COSAP (Canone Occupazione Spazi e Aree Pubbliche) e TARI, la Tassa Rifiuti. Ma quando si arriva alla voce più sentita in questo momento dalle piccole imprese del commercio e del turismo, e cioè i contributi alle imprese per far fronte alle prime necessità della riapertura post-pandemia, la “comparazione” presenta un dato clamoroso.
Ed è proprio questo l'argomento che porta il presidente dei commercianti di Bassano Alberto Borriero e il vicepresidente Romano Zanon a renderne conto agli organi di informazione.
Borriero esordisce sottolineando la differenza tra “aiuti diretti” alle imprese e “interventi a rilancio”. Questi ultimi sono interventi a medio e lungo termine per agevolare la ripresa delle attività economiche: di questa categoria, ad esempio, fa parte l'accesso gratuito in questo mese di giugno dei due park a pagamento di servizio al centro storico, il “Cadorna” e “le Piazze”, deciso dall'amministrazione di Bassano. Gli “aiuti” diretti, invece, sono le risorse messe sul piatto per sostenere la liquidità delle imprese, messe in ginocchio da due o tre mesi di inattività per lockdown, a fronte delle spese necessarie per la ripartenza come possono essere l'adeguamento e la sanificazione dei locali.
Da sin. il vicepresidente dei commercianti di Bassano Romano Zanon e il presidente Alberto Borriero (foto Alessandro Tich)
Ancora Borriero riferisce dei messaggi pervenutigli nei giorni passati da diversi commercianti di Bassano del Grappa e riferiti agli interventi di contributo economico a fondo perduto per le imprese e gli esercizi commerciali messi in atto da altri Comuni. Messaggi del tipo: “Hai sentito cosa hanno fatto a Bolzano?”, “Hai sentito cosa hanno fatto a Treviso?”, eccetera.
Poi il cerchio geografico si è ristretto, coi piccoli imprenditori bassanesi del commercio che si sono messi a sottolineare quello che è stato fatto a Cassola, a Romano d'Ezzelino, a Mussolente.
“Abbiamo quindi chiamato tutti i Comuni del mandamento - spiega il presidente Borriero - e abbiamo chiesto: cosa avete fatto di concreto per affrontare l'emergenza nel commercio?”.
Ne è risultato appunto l'elenco comparativo del foglio in excel stampato e divulgato.
“Sono emerse delle belle realtà - afferma il vicepresidente Zanon - che non vedono Bassano tra i favoriti.” Un modo elegante per dire che Bassano, il Comune presunto leader del comprensorio, con 4 milioni di euro di avanzo di bilancio a disposizione, nel campo degli aiuti diretti alle imprese è tristemente, e di gran lunga, il fanalino di coda. Ma veniamo ai numeri, visto che la matematica non è un opinione.
Un piccolo Comune come Pove del Grappa, come riscontrato dall'Ascom bassanese, ha erogato 500 euro cash dal proprio bilancio a ciascuna impresa del commercio e dei servizi alla persona per contribuire alle spese di sanificazione. Romano d'Ezzelino ha attivato il Bando Contributi alle Imprese per 150.000 euro, di cui 100.000 a copertura delle spese per la ripartenza e 50.000 per il sostegno affitti. Idem Cassola, che ha lanciato i lsuo Bando Contributi alle Imprese per 100.000 euro. Il Comune di Valbrenta ha deliberato contributi vari a fondo perduto alle imprese del commercio e dei servizi artigiani per il pagamento dell'affitto di marzo. E anche Mussolente, di cui scriverò nel prossimo articolo, ha stanziato contributi a fondo perduto rivolti alle micro-imprese (ma anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti di qualsiasi categoria economica) per complessivi 150.000 euro.
“Sono tutti interventi - rileva Borriero - di supporto alla liquidità e di sostegno psicologico alla paura economica, come un “cuscinetto” per attutire la caduta degli incassi.”
E il Comune di Bassano del Grappa? Il dato di Bassano suscita “stupore”: parola usata dai due rappresentanti di categoria. Perché l'amministrazione del Comune di riferimento del territorio, nonché ottava città del Veneto, nel campo degli aiuti economici diretti alle imprese del commercio fino ad oggi ha messo sul piatto l'esorbitante cifra di...800 euro.
Si tratta della somma dei due premi in denaro (500 euro + 300 euro) che saranno riservati ai due vincitori dei due concorsi per il migliore dehor (plateatico esterno) e per la migliore vetrina. Niente più.
Borriero prende quindi idealmente in mano la calcolatrice e spiega: “Nel Comune di Bassano abbiamo complessivamente 91.464 metri quadrati commerciali. Considerati gli 800 euro del Comune, fanno un impegno di 0,0086 euro a metro quadro, contro i 41 euro al metro quadro di Mussolente.” “Se è vero che ci sono agevolazioni come i parcheggi gratuiti - prosegue -, è anche vero che Bassano non è solo centro storico e lì gli aiuti non sono ancora stati previsti. Zone come viale Venezia, via Beata Giovanna o Angarano stanno vivendo situazioni pessime, sono fuori dalle logiche del rilancio perché non sono in centro storico.”
“Noi auspichiamo che questo sia un ritardo nell'elaborazione di un grande piano di aiuti - aggiungono Borriero e Zanon -. Ma se Cassola e Romano mettono sul piatto 100.000 euro di contributi alle imprese, questa cifra a Bassano andrebbe moltiplicata per 7. Stiamo parlando di risorse per far vivere le aziende e dare risposte a fronte di incassi inferiori anche del 70% rispetto all'anno scorso.” “Esortiamo l'amministrazione - rimarcano presidente e vice della delegazione di Bassano della Confcommercio mandamentale - a dare delle risposte precise ed eloquenti, al di là dell'iniziativa del premio per il dehor e la vetrina, perché oltre agli 800 euro non sono previsti aiuti a fondo perduto.” Ad essersi perduta nel fondo, a sentire le dichiarazioni rese in conferenza stampa dai due rappresentanti di categoria, è dunque l'amministrazione comunale di Bassano del Grappa. E la situazione in atto viene sintetizzata dal presidente Borriero con le seguenti testuali parole: “Il grande latitante in questo ragionamento è purtroppo il Comune che noi rappresentiamo.”
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