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Il presidente di Confartigianato Bassano Sandro Venzo plaude alle agevolazioni dei pedaggi della Superstrada Pedemontana Veneta. “È una prova, siamo solo all’inizio. Se poi i risultati saranno efficaci, si vedrà di aumentarli”

Pubblicato il 02-01-2025
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L’appuntamento con SPV (Sandro Presidente Venzo), per il mio primo articolo del 2025, è fissato presso la sede di Venzo Stampi, l’azienda di cui è il titolare.
Sandro Venzo, presidente del raggruppamento di Bassano del Grappa di Confartigianato, è stato uno dei primi rappresentanti di associazioni di categoria, se non il primo in assoluto, a gioire per la novità degli sconti “condizionati” dei pedaggi della Superstrada Pedemontana Veneta, annunciati dal governatore Luca Zaia alla vigilia di San Silvestro e prossimamente in vigore a partire da febbraio o marzo 2025.
Sconti “condizionati” perché applicabili solo a determinate condizioni: solo per il traffico leggero, nel periodo della settimana compreso dal lunedì al venerdì, limitatamente a due tratte da massimo 25 chilometri ciascuna da percorrere giornalmente e, soprattutto, esclusivamente per gli utenti dotati di dispositivo di telepedaggio.

Il presidente del raggruppamento di Bassano del Grappa di Confartigianato Sandro Venzo (foto Alessandro Tich)

Ma per il presidente degli artigiani del territorio bassanese, si tratta comunque di una buonissima notizia.
“Un plauso da parte nostra all’assessore De Berti, alla giunta regionale e soprattutto al governatore del Veneto Luca Zaia che ha preso atto ed ascoltato parte dei nostri suggerimenti”, dichiara un comunicato stampa trasmesso al riguardo sempre a fine anno alle redazioni da Sandro Venzo assieme al suo collega Fausto Bosa, presidente della Confartigianato di Asolo Montebelluna.
“Un inizio che potrà solamente essere migliorato - prosegue e conclude la nota congiunta -. Servirà vedere che impatto avrà la misura sugli ingressi da parte dei pendolari. Il nostro auspicio è che tali misure per la Pedemontana, aumentandone l’utilizzo, permettano revisioni più corpose soprattutto per i “grandi” utilizzatori (frequentatori abituali) nella logica del “più passi meno paghi”.”
Per SPVenzo non ci sono dubbi o perlomeno questo è il suo dichiarato auspicio: riguardo alle agevolazioni per il transito in Pedemontana, siamo solo agli inizi.

Presidente Venzo, dal comunicato stampa che ha trasmesso assieme al presidente di Asolo e Montebelluna Fausto Bosa si evince che il suo giudizio sulle agevolazioni dei pedaggi della SPV per il traffico locale è molto positivo…
Sicuramente è positivo. Anche perché era tra le varie richieste fatte all’epoca alla Regione del Veneto, dove per aumentare i passaggi bisognava diminuire i pedaggi. Quindi il discorso sta in piedi, come anche fatto per il tunnel tra Schio e Valdagno: avevano visto che riducendo i costi, aumentavano i passaggi. A quel punto, visto che il territorio ha pagato anche lo scotto dell’autostrada, bisogna fare in modo che la gente paghi meno per usarla di più.

Nel vostro comunicato stampa avete dichiarato che il governatore Zaia ha “ascoltato parte dei suggerimenti” di Confartigianato. Ovvero?
Sono tre anni, da quando è stato aperto il primo tratto dell’autostrada, che stiamo “battagliando” per arrivare a far capire che il territorio pedemontano tutto, quindi da Montebelluna a Bassano e a Thiene e Schio, è un territorio ricco e ha bisogno dell’autostrada, però non deve essere un costo per le imprese. Quindi tu agevoli il fatto di far transitare persone e merci sull’autostrada, però devi fare in modo che a queste persone il transito costi meno, altrimenti il traffico, invece di andare in autostrada, ritorna sulla strada normale.

Queste agevolazioni sono comunque limitate. Secondo lei basta così?
Vediamo all’inizio cosa succederà, nel senso che è una prova. Poi se i risultati della prova saranno efficaci, si vedrà di aumentare il sabato e la domenica, di allargare anche al traffico pesante. Però se da qualche parte non cominci… Farla gratis è impossibile, anche per il territorio, per il quale era una delle prime richieste fatte. Cioè le persone che erano a una distanza di un certo livello, all’interno del territorio, da entrata a uscita, dovevano avere delle agevolazioni di gratuità. La gratuità non c’è stata e adesso vediamo se la gente capisce che è un valore aggiunto spendere meno e ridurre i tempi. Tempo uguale costo, e quindi vai a ridurre i costi.

Ho notato che nelle sue risposte lei, parlando della Pedemontana, la chiama sempre “autostrada”…
La chiamo autostrada da sempre, perché non è giusto che l’unica superstrada a pagamento in Italia sia questa. Sappiamo che c’è un vincolo di distanza che poi è dovuto anche al fatto che se l’avessero fatta subito autostrada avrebbero dovuto espropriare più terreni limitrofi all’autostrada, che è superstrada. C’è già un iter governativo per farla diventare autostrada a tutti gli effetti. Quindi limite di 130 km/h e non 110 e non chiamarla più superstrada perché, ripeto, non ce n’è un’altra in Italia a pagamento. È l’unica superstrada nella quale tu entri e vedi che è un’autostrada, che però per un limite di larghezza non hanno potuto far diventare autostrada. Quindi il prossimo passaggio è quello di farla diventare autostrada e a tutti gli effetti.

Quindi in definitiva lei che “autostrada” vede, in futuro?
Vedo un’autostrada che sta già portando dei risultati nell’asse est-ovest. Sta già cambiando gli scenari anche a livello lavorativo. Nel senso che metterci adesso 20 minuti per arrivare a Montebelluna o metterci 40 minuti da Bassano per arrivare a Porcia, vicino a Pordenone, son cambiati gli scenari. E quando cambiano gli scenari a livello tempo, hai una situazione di diminuzione dei costi per portare le merci in giro e quindi, diminuendo questi costi, aumenti il traffico di merci su questo tratto. Già le imprese stanno collaborando di più perché la distanza si è ridotta.

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