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Alessandro Tich
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Bassanonet.it
Arrosto a 5 Stelle
A Bassano aperta una rosticceria grazie al Microcredito 5 Stelle. Per l'orgoglio e la soddisfazione dei notabili del Movimento, in visita oggi al locale. Ma per i due giovani titolari, marito e moglie, non è stata comunque una passeggiata
Pubblicato il 29-11-2015
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Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, tornato a Bassano del Grappa dopo esserci già stato in campagna elettorale. E poi ancora il capogruppo regionale e già candidato governatore del Veneto Jacopo Berti, il senatore Giovanni Endrizzi e il deputato Mattia Fantinati.
Parata di stelle - pardon, di 5 Stelle questo pomeriggio al rostipub “Da Giuggi”, rosticceria inaugurata venerdì scorso in via Schiavonetti in città.
Non per uno spuntino fuori programma, ma per una visita ufficiale ad un locale che è stato aperto - primo nel Veneto ad ottenere il finanziamento - grazie al Microcredito 5 Stelle.

Da sin: i titolari Laura San Brunone e Francesco Livieri, il deputato M5S Mattia Fantinati, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e il capogruppo M5S in Regione Jacopo Berti
La rosticceria in questione propone nel suo menù prodotti regionali ovvero, come si legge sulla vetrina, di “produzione gastronomica artigianale siculo/pugliese”. E non a caso. A gestirla infatti è una coppia di giovani, marito e moglie, originari del Sud. Lui è Francesco Livieri, pugliese di Mesagne in provincia di Brindisi. Lei è Laura San Brunone, di Trapani, siciliana come lo zio Matteo Simonte che lavora in cucina.
Panelle sicule, calzoni pugliesi, arancini e polpette di carne sono e saranno il loro pane quotidiano. Presto il locale sarà adibito a pub, con menù a tavola anche dietetici. Aperto e funzionante, appunto, grazie alla possibilità del Microcredito 5 Stelle, prestito ottenibile grazie al fondo di garanzia, a tutela delle banche erogatrici dei finanziamenti, creato dai parlamentari del Movimento con il taglio del loro stipendio.
“Mentre a causa del Governo Renzi le imprese chiudono - afferma un comunicato stampa del gruppo consiliare veneto del Movimento 5 Stelle, diffuso nell'occasione -, grazie al M5S ne aprono cinque al giorno. Solo in Veneto sono sessanta le imprese avviate negli ultimi due mesi grazie al Microcredito 5 Stelle.” “Oggi siamo a Bassano - prosegue la nota -, dove una coppia di giovani ha aperto una rosticceria avviata attraverso il fondo che abbiamo fortemente voluto. È stato difficile convincere il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico, NdR) a creare il Microcredito. Per farlo l'abbiamo finanziato di tasca nostra, con i soldi tagliati dai nostri stipendi, 13 milioni di euro per partire.”
Tutto bello e tutto fantastico, dunque, ma per i due giovani imprenditori della ristorazione non è stata comunque una passeggiata.
Tra un arancino e una polpetta, Laura San Brunone - che ha seguito tutti gli aspetti operativi e amministrativi correlati al finanziamento - trova infatti il tempo per parlare un attimo con il vostro cronista, dimostrando di avere la tempra giusta non solo per affrontare il rischio d'impresa ma anche per dire le cose come stanno.
“Da tempo - mi spiega - inseguivamo il nostro sogno, che era quello di aprire una rosticceria. Abbiamo tentato, inutilmente, diverse opzioni: enti, banche, Invitalia, finanziamenti nazionali per le imprese giovanili. Ma non c'è stato nulla da fare. Finché un giorno, su internet, ho visto che il Movimento 5 Stelle offre la possibilità del microcredito di impresa.” “Ho chiamato il fondo di garanzia del M5S - aggiunge la mia interlocutrice - che mi ha dato un numero di cellulare del M5S della Regione Veneto. Era il numero di una signorina, gentilissima, che mi ha spiegato cosa e come fare.”
“Quindi - riferisce ancora Laura - sono andata sul sito del fondo di garanzia, nella sezione microcredito, e ho fatto la prenotazione del finanziamento con il massimale da richiedere. Hai tempo cinque giorni per la prenotazione del budget richiesto, che nel nostro caso corrispondeva al massimale di 25mila euro. In questi cinque giorni devi trovare una banca che accetti la domanda."
"E' stato difficilissimo - rivela -, tutte le banche a cui ci siamo rivolti non l'hanno accettata. L'unica è stata la filiale di Thiene della Banca di Credito Cooperativo San Giorgio, che ci ha aiutato a fare la richiesta.”
“Da lì - spiega ancora la neo imprenditrice - ci sono 60 giorni di tempo per avere l'Ok, da Roma, del Microcredito 5 Stelle. L'Ok alla fine è arrivato, entro una settimana abbiamo firmato il contratto e c'è stata subito l'erogazione dei soldi.”
Tutto è bene quel che finisce bene, quindi, ma non è stata una strada in discesa. “Le difficoltà - afferma la contitolare del rostipub - non le abbiamo avute solo con le banche, ma anche con i consulenti del lavoro.”
La pratica del microcredito M5S, infatti, prevede anche il supporto di un consulente del lavoro, scelto tra quelli indicati nell'elenco del fondo di garanzia, per l'attività di “accompagnamento e assistenza” durante l'iter per la compilazione della domanda per il finanziamento.
“Un primo consulente - racconta Laura San Brunone, a cui non difetta certo la franchezza - non sapeva neanche bene che cosa doveva fare, altri erano oberati di lavoro. Successivamente ci sono riuscita da sola, tra chiamate alla banca e a Roma, a trovare e a gestire il microcredito.”
E' proprio vero, come dice il saggio: chi fa da sé fa per tre.
Ora, per Laura e Francesco, è il momento di dare frutto, col lavoro quotidiano, al loro sogno realizzato, per il quale non può che scaturire da parte nostra un sincero “in bocca al lupo”.
Intanto - sull'onda dell'inaugurazione del loro locale, e dopo la visita odierna dei notabili del Movimento - il gruppo regionale veneto del Movimento 5 Stelle, sempre nel comunicato trasmesso in redazione, sottolinea: “Questo è il M5S, quando diciamo che vogliamo aiutare le piccole imprese e i giovani, poi lo facciamo! Il Governo intanto li vessa con Equitalia.”
Al di là della soddisfazione per l'operazione riuscita, c'è forse anche un pizzico di propaganda in queste dichiarazioni alla stampa. Ma il Microcredito 5 Stelle, nonostante le difficoltà in corso d'opera, è una realtà concreta, e sicuramente interessante, che può portare a questi risultati.
Insomma: in politica siamo abituati a vedere e a sentire tanto fumo.
Ma ogni tanto, come in questo caso, ci scappa anche l'arrosto.
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