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Ho visto la luce
In corso da ieri la riaccensione di tutte le linee che alimentano l'illuminazione pubblica notturna a Bassano. In città finisce l'era del buio, grazie alle disponibilità di bilancio e alle proteste dei cittadini
Pubblicato il 25-11-2014
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“Ho visto la luce!”, esclamava un folgorato John Belushi in una delle scene più famose del mitico film dei Blues Brothers.
Ed è quello che d'ora in avanti potrà esclamare ogni bassanese, a seguito dell'annuncio ufficializzato oggi dall'Amministrazione Poletto. La quale getta alle ortiche il provvedimento della precedente Amministrazione Cimatti, che per risparmiare sulla bolletta dell'Enel aveva disposto lo spegnimento dell'illuminazione pubblica - a turno e in tutti i quartieri - nelle ore notturne, generando un diffuso senso di insicurezza e suscitando un'infinita sequela di reazioni negative da parte dei cittadini.
Da ieri è infatti in corso la riaccensione progressiva di tutte le linee che alimentano i lampioni cittadini. L'operazione “switch on” è partita con un sopralluogo del sindaco Poletto, che ha incontrato ieri i tecnici del magazzino comunale, e durerà circa una settimana, per permettere la regolazione degli orologi astronomici - deputati agli orari di accensione e di spegnimento degli impianti - dei 160 quadri elettrici della rete di illuminazione pubblica comunale. Dopodiché l'illuminazione notturna ritornerà a regime e ogni bassanese potrà finalmente rientrare a casa prima di mezzanotte o nelle ore piccole senza dover accendere il cellulare per illuminare la serratura della porta.

La decisione, come ci spiega il vicesindaco Roberto Campagnolo, è stata resa possibile grazie ai dati di bilancio che consentono di effettuare l'intervento senza uscire dal Patto di Stabilità. Ma è indubbio, come riconosce lo stesso amministratore comunale, che il provvedimento sia stato accelerato dalle reiterate richieste e sollecitazioni dei cittadini e dei quartieri. Non va dimenticato, nel resto, che la scorsa estate la maggioranza in consiglio comunale aveva bocciato la mozione delle opposizioni che chiedeva il ripristino dell'illuminazione pubblica by night: ma la politica ci insegna che mai dire mai.
Non si tratta comunque di un intervento fine a sé stesso: la riaccensione delle luci pubbliche è infatti collegata al progetto, già deliberato lo scorso ottobre, per l'efficientamento energetico della rete con la prevista sostituzione in cinque anni degli attuali 8000 e passa punti luce a incandescenza con altrettante luci a led, che garantiranno al Comune - che attualmente paga all'Enel circa 700mila euro all'anno - un risparmio in bolletta del 20%, ovvero circa 120mila euro all'anno.
L'intervento avrà un costo di 2 milioni di euro, di cui 500mila attinti dal bilancio comunale e 1,5 milioni da un contributo della Regione, approvato a Venezia ma tuttavia non ancora erogato. Nel Palazzo di via Matteotti è comunque già predisposto il Piano B: qualora i soldi della Regione - per qualsiasi motivo - non arrivassero, la copertura della spesa sarà spalmata nei cinque anni con le risorse comunali.
Intanto già nel 2015 saranno sostituiti 1500 punti luce, relativi agli impianti di illuminazione pubblica più vecchi e obsoleti. Campagnolo sottolinea che già questo primo intervento garantirà un risparmio nei consumi del 50%.
Intanto è il momento del Fiat Lux: finisce dunque l'era dell'oscurantismo cimattiano, che per ridurre le spese energetiche correnti ha tenuto ciclicamente e insistentemente al buio intere zone della città. Facendo apparire San Giuseppe di Cassola, da chi la vedeva da quartiere San Marco o San Giacomo di Romano, vista dalle strade di quartiere San Vito, come delle piccole Las Vegas.
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