Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 24-11-2013
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Ieri sera il bagno di pioggia, oggi il bagno di folla.
Il Mercatino di Natale di Bassano del Grappa, inaugurato ieri da Giove Pluvio, ha acceso le sue casette e le sue luci, intese come luminarie ma anche come accensione generale della città. Ed è bastata una “normale” domenica bassanese, con la solita invasione del centro storico, per confermarne l'auspicato successo.
Alberto Borriero, referente di Confcommercio Bassano per l'organizzazione dell'evento - nonché uno dei 38 espositori suddivisi tra piazza Garibaldi e piazza Libertà -, si dichiara soddisfatto per l'avvio della manifestazione.
Le casette del Mercatino in piazza Garibaldi, sotto le luminarie, viste dalla redazione di Bassanonet (foto Alessandro Tich)
“C'è molta gente che arriva da fuori città” - ci dice Borriero dal bancone della sua casetta. Sottolineando anche il successo delle attrazioni collaterali: “Il trenino è gettonatissimo, gli anni scorsi le corse partivano nel pomeriggio mentre oggi ho dovuto farlo partire già dalle 10.30 di questa mattina.”
Non c'è che dire, il richiamo della manifestazione è un dato di fatto.
E in effetti, questo pomeriggio, transitando nell'area del Mercatino si faceva fatica a camminare. I maggiori assembramenti, come sempre, si sono verificati nei pressi dei punti di somministrazione di cibi e bevande: in particolare le tre casette della Pro Bassano (con l'immancabile rito del panino onto e vin brulè) e lo chalet dello strudel. Per non parlare degli assaggini gratuiti di salumi e formaggi della Slovacchia, esposti nella casetta della città slovacca di Poprad, posizionata proprio accanto all'albero di Natale. All'insegna dell'immortale motto: o Francia o Spagna, basta che se magna.
Ma al di là dei sempre graditissimi generi di conforto alimentari non abbiamo visto, in generale, casette vuote in attesa di acquirenti: la gente si ferma e - udite udite - acquista pure. Dai prodotti gastronomici tipici agli articoli natalizi, dai cosmetici naturali alle piante, dai berretti alle ciabatte invernali.
Non sappiamo se - coi tempi che corrono, e che siamo ancora costretti a rincorrere - i portafogli dei consumatori reggeranno fino al 29 dicembre, ultimo giorno di apertura delle casette. Ma intanto gli affari natalizi, a giudicare dalla prima domenica, sono partiti con il piede giusto.
E se il potere d'acquisto delle famiglie, con l'avvicinarsi delle festività, venisse ad affievolirsi? Nessun problema: c'è sempre la casetta di Babbo Natale, che attende i bambini sotto il grande albero assieme alle confezioni di zucchero filato e di pop corn in vendita al modico prezzo di 1 euro. In caso di crisi, a comprare i regali ci pensa lui.