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Redazione
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Autotrasporto: in arrivo la stangata sulle accise?
I nodi del settore autotrasporti al convegno di Confartigianato Vicenza
Pubblicato il 11-10-2024
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L’allineamento (aumento) delle accise sui carburanti sarà una complicata partita da gestire per il governo. Il tema ha messo in forte agitazione tutto il settore degli autotrasporti, anello finale della distribuzione in grado di incidere in modo rilevante sui costi di beni e servizi. La questione è destinata a dominare il dibattito nel convegno promosso da Confartigianato Trasporti che si terrà domani, sabato 12 ottobre alle ore 10.00, presso il centro congressi di Confartigianato Vicenza.
«Le uniche notizie che ci arrivano provengono dalla stampa. Non vi è stata alcuna condivisione delle informazioni con le principali rappresentanze del settore», ha dichiarato Igor Sartori, presidente della sezione Autotrasporto Merci di Confartigianato Imprese Vicenza. La tensione tra gli operatori del trasporto su gomma è palpabile: «Nonostante la richiesta di convocazione, ad oggi da parte del responsabile del Dicastero dei Trasporti nessuna parola è stata spesa a difesa di una categoria ritenuta da tutte le forze politiche essenziale e strategica per l’economia del Paese».

Agitazione nel settore autotrasporti (immagine di repertorio)
UNATRAS, l’unione che rappresenta diverse associazioni del settore, ha analizzato con preoccupazione gli effetti delle misure previste in manovra, in particolare l’allineamento delle accise sul gasolio a quelle della benzina e la revisione delle agevolazioni fiscali, come il rimborso di parte delle accise. Queste misure, secondo UNATRAS, rischiano di penalizzare pesantemente il settore dell’autotrasporto, già alle prese con costi giudicati dalle categorie insostenibili. L’associazione non esclude l’ipotesi di una protesta nazionale con il blocco dei servizi, qualora le richieste del comparto non venissero ascoltate.
Oltre al delicato tema delle accise, il convegno affronterà altri argomenti di rilievo per il futuro dell’autotrasporto. Tra questi, la transizione ecologica, che rappresenta il primo punto in agenda per il settore. Come ha spiegato Sartori, l’obiettivo è quello di supportare le imprese in un percorso di graduale adattamento, con incentivi per il rinnovo del parco mezzi e la necessità di stanziamenti pluriennali (e certi). Attualmente, il sistema di erogazione degli incentivi è infatti caratterizzato da ritardi e incertezze, un fattore che ostacola il rinnovamento del settore verso una mobilità più sostenibile.
Il programma di domani prevede anche la discussione delle nuove norme europee, che stabiliscono un sistema di classificazione del rischio per gli autotrasportatori in base al numero e alla gravità delle infrazioni commesse. Questo sistema, sostiene Paolo Brandellero, presidente di Confartigianato Trasporti Verona, rischia di essere punitivo, poiché anche infrazioni minori potrebbero mettere a rischio la “onorabilità” necessaria per operare, con conseguenze potenzialmente devastanti per molte aziende.
Sergio Lo Monte, segretario nazionale di Confartigianato Trasporti e di UNATRAS, discuterà le iniziative intraprese per modificare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2 per i veicoli pesanti al 2030, affinché siano realistici e in linea con le infrastrutture di ricarica e rifornimento attualmente disponibili.
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