Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 16-05-2011
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Un laboratorio, un incontro pubblico e un dialogo con gli studenti del “De Fabris”: tre esperienze pienamente riuscite proposte a Nove, tre stimoli graditi per riflettere assieme sull’immagine della donna parziale, spesso deviante e deviata, proposta dai media italiani. Lorella Zanardo e Il Corpo delle Donne è un evento organizzato dal Gruppo [U] e dal Comune di Nove, entrambi sensibili e impegnati di fronte all’urgenza del tema. L’iniziativa è stata articolata in tre momenti volti all’informazione, alla costruzione di una riflessione critica, alla crescita di una maggiore consapevolezza dei rischi della mercificazione del corpo femminile. Durante l'intera giornata di domenica 8 maggio, il regista Cesare Cantù ha tenuto un corso dal tema “Nuovo occhi per la Tv e i Media”; in serata Lorella Zanardo, nella Sala polivalente Pio X, ha proposto come fa da ormai due anni, sul web e dialogando con il pubblico, il documentario Il Corpo delle Donne www.ilcorpodelledonne.com, pensato e realizzato con Cesare Cantù e Marco Malfi Chindemi, nel 2010 è seguito il libro omonimo, edito da Feltrinelli. Il progetto intende fornire gli strumenti per una visione più consapevole dei prodotti televisivi, con particolare riferimento all'uso e all’abuso che in Tv – e negli altri media, basti pensare al settore pubblicitario – si fa del corpo femminile. I temi del documentario e del libro, la loro genesi, i loro sviluppi, le indicazioni sulle possibili azioni quotidiane per reagire al bombardamento uniforme e stereotipato dei linguaggi, sono stati argomenti di un dialogo appassionato e di un confronto di idee anche divergenti, ma comunque sempre costruttive. Il viaggio a Nove di Lorella Zanardo e Cesare Cantù si è concluso con un incontro con studentesse e studenti delle classi terze e quarte del Liceo artistico di via Giove, l’invito rivolto alle nuove generazioni è quello di guardarsi intorno, di ragionare sui modelli rappresentati e imposti e di costruirne insieme di più veri, di forgiarne, con arte, di nuovi.
Lorella Zanardo e Mattia Pontarollo (foto di Marco Maria Polloniato)