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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Modalità lettura - n.7
Quando la vita è Dentro. Una recensione del libro d'esordio di Sandro Bonvissuto, vincitore del premio Chiara nel 2013, a cura di Stefania Zanotto
Pubblicato il 26-03-2017
Visto 1.734 volte
Qui di seguito, una recensione del libro Dentro, di Sandro Bonvissuto (Einaudi Editore, 2012, pp. 170, 17.50 euro), inviataci per "Modalità lettura" da Stefania Zanotto, socia de La Fucina Letteraria, che ringraziamo.
La settimana scorsa ho comprato un libro.
Le pagine non erano tante: 170, tenute ben ferme dalla copertina e dal titolo che ti indicava subito dove cercare la storia.
Un uomo racconta tre momenti importanti della sua vita: l'esperienza in carcere da adulto; una casuale grande amicizia nell'adolescenza; il giorno in cui da bambino, imparando ad andare in bicicletta, impara anche suo padre.
Il protagonista usa questi racconti per scoprirsi e capire se stesso.
Ed è quello che succede anche al lettore: una pagina alla volta, un racconto alla volta, si scopre e si capisce un uomo. Non leggendo ciò che rende quell'uomo diverso, ma proprio ciò che lo confonde con gli altri.
«Non c'è niente di artificiale che incarni il concetto di nudità umana come una lampadina» e l'autore l'accende per renderla visibile.
Lo fa anche col tempo, che è «l'unica cosa invisibile che esiste davvero», con i luoghi che muoiono, con alcuni posti che diventano odori, con le cose che in quei luoghi non solo accadono, ma li impregnano per sempre.
Tornando indietro nel tempo ci si ritrova a guardare con una lente d'ingrandimento tre fotografie. Dentro quel tempo le cose non hanno un nome ma una storia.
E se, come in questo libro, ti trovi di fronte anche a un essere umano senza nome e senza aspetto, non ti resta che cercarlo nel posto più faticoso, ma più bello e vero in cui puoi trovare un uomo: Dentro.
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