Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
11 Sep 2025 19:20
11 Sep 2025 17:55
11 Sep 2025 16:23
11 Sep 2025 15:38
11 Sep 2025 15:03
11 Sep 2025 14:55
11 Sep 2025 20:49
11 Sep 2025 19:33
11 Sep 2025 19:20
11 Sep 2025 19:15
11 Sep 2025 19:04
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 06-02-2014
Visto 2.528 volte
Un riconoscimento culturale importante ha premiato in questi giorni una Libreria bassanese. “La più bella d’Europa”, è l’apprezzamento senza dubbio notevole che le hanno attribuito tanti ospiti, ma anche comuni turisti che l’hanno visitata, come si ricorda nel suo sito internet.
In questo caso il complimento che riempie di soddisfazione e inorgoglisce i proprietari e le persone che lavorano nella Libreria arriva da un pulpito autorevole. Achille Mauri, presidente della Scuola per Librai “Umberto e Elisabetta Mauri”, istituzione milanese che propone corsi di formazione e seminari di perfezionamento per il settore, questi ultimi a Venezia, ha affermato: «Il modo per uscire dalle sacche della crisi che coinvolge non solo il mondo dell’editoria è sicuramente quello di sollecitare il Paese al sostegno alla cultura, investendo idee e energie nell’istruzione, valorizzando gli insegnanti e promuovendo i libri e la lettura tra i giovani e nelle scuole di ogni ordine e grado». È questa la direzione in cui si vuole guardare, e in tale ottica il Premio per Librai “Luciano e Silvana Mauri”, giunto alla sua ottava edizione, è stato conferito quest’anno alla Libreria Palazzo Roberti, un palazzo dei libri aperto in città dalle sorelle Lavinia, Lorenza e Veronica Manfrotto alla fine degli anni Novanta e diventato luogo di incontro e punto di riferimento irrinunciabile per il territorio.
Fare in modo che i libri e la pratica sociale della lettura tornino a essere “fisicamente” presenti nell’agire quotidiano delle persone è sempre più spesso compito delle Librerie che giocano un ruolo decisivo, rivelandosi importanti centri di aggregazione e di stimolo culturale. Ed è ancora vero che le Librerie indipendenti sono chiamate a imprimere una rotta al destino dell’editoria libraria. Certo di non tutte le Librerie si tratta, ma di quelle che arrivano a ricoprire un ruolo di primo piano nella vita delle comunità investendo sulla qualità, sull’approfondimento che faccia da contraltare alla caciara o alle chiacchiere sul nulla che vengono propinate in tv, nell’offerta di spazi accoglienti in cui far sentire i lettori a proprio agio e in attività commerciali ma non solo gestite da persone appassionate e competenti. In questo, il Premio per Librai “Luciano e Silvana Mauri” conferito alla Libreria Palazzo Roberti vuole indicare la chiusura di un circolo virtuoso in cui cultura, commercio, lettura e diffusione della coscienza civile trovano un equilibrio. È stato detto: «Eccoli qui, i librai del futuro. Ne vorremmo ancora di più; e difenderli e sostenerli dipende (anche) da noi».