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Un anno ricco di attività per il Museo Civico della Ceramica di Nove che si conclude con una serie di importanti successi, tra cui un record di ingressi senza precedenti, importanti collaborazioni con il FAI e l’Università Ca' Foscari di Venezia e mostre di portata internazionale.
Il 2018 si è aperto con importanti lavori di riallestimento ed una mostra dei grandi maestri del ‘900 della ceramica, un lavoro importante in previsione delle Giornate di Primavera del FAI, che grazie alla collaborazione con la delegazione di Bassano del Grappa, hanno visto la presenza di migliaia di visitatori, non soltanto al museo civico, ma anche all’Antica Manifattura Barettoni già Antonibon, al Mulino Pestasassi Baccin-Cecchetto-Stringa e all’antico Palazzo Baccin, prossima sede del Bibliomuseo della città.
Un altra importante collaborazione è quella con l’Università Ca’ Foscari di Venezia che ha visto Nove e la sua tradizione ceramica come oggetto di ricerca e studio da parte dei ragazzi di Minor in Management, un progetto interfacoltà coordinato dal prof. Fabrizio Panozzo. I ragazzi hanno potuto visitare il museo e alcune tra le più importanti aziende del territorio raccogliendo le testimonianze di chi ancor oggi si dedica a questo importante ambito produttivo ed artistico, la ricerca ha dato frutto ad una performance tenutasi a Venezia alla presenza del rettore e del corpo docenti. Inoltre l’aula didattica del museo, in corso di riallestimento, è diventata la sede delle lezioni del progetto “V_Heritage. La cultura creativa veneziana come risorsa competitiva”, sviluppato dalla Fondazione Università Ca' Foscari nel contesto del bando della Regione del Veneto “Atelier Aziendali: Il patrimonio di impresa quale strategia competitiva aziendale e territoriale” (DGR 686/2017), curato dalla ricercatrice Elena Agosti e dal responsabile scientifico Prof. Fabrizio Panozzo. I corsi, rivolti alle aziende venete aderenti al partenariato, sono andati ad analizzare importanti ed attualissime tematiche come ad esempio il patrimonio storico-culturale d’impresa come fattore di competitività aziendale e le potenzialità dello storytelling unito all’ heritage marketing per la creazione di un brand identity territoriale, la dimensione esperienziale della comunicazione negli allestimenti e nella narrazione della propria realtà, fino all’utilizzo dell'arte e della multimedialità nella valorizzazione di musei, degli archivi, e della memoria e cultura d’impresa; e grazie al finanziamento della regione sono stati realizzati anche dei video d’artista su alcune manifatture, presentati in un workshop tenutosi durante la 21° edizione della Festa della Ceramica “Portoni Aperti”.
Record di presenze anche per la festa della ceramica, che quest’anno ha avuto un profumo internazionale con una mostra in Sala de Fabris in collaborazione con il Ministero della Cultura Croato e curato dall’Associazione Ulupuh, mentre Palazzo Baccin ospitava la “Fabbrica dei Tosi”, una mostra sulla storica manifattura Zanolli-Sebelin-Zarpellon che negli anni ’20 seppe rilanciare Nove con una produzione ceramica di stile déco vicina al gusto estetico della crescente borghesia, alla ricerca dei nuovi modelli iconici dell’emancipazione femminile. La mostra, curata dalla Dott.ssa Elena Agosti, conservatrice del Museo, è stata correlata da una importante pubblicazione redatta in collaborazione con il Dr. Nadir Stringa ed il prof. Sergio Sebellin, ripercorrendo la storia del palazzo, dalla sua costruzione nel tardo ‘700 ad oggi, un percorso fatto di cultura e di amore per la ceramica, ed è proprio la sua storia che lo rende il luogo privilegiato per la prossima apertura del Bibliomuseo cittadino.
Importanti anche le mostre organizzate dal Museo fuori dai confini comunali, come la partecipazione ad Argillà a Faenza con “Prospettive, un excursus tra le forme dell’utile di Angelo Spagnolo”, e alla presenza, tutt’ora in corso, di venti artisti del territorio ad Elatan ad Albissola Superiore, un installazione di ceramica contemporanea collettiva.
Inoltre, grazie all’AiCC - Associazione Italiana Città della Ceramica, Nove e le altre 39 realtà di antica tradizione di questa magica arte sono state oggetto di studio e ricerca grazie al progetto MATER CERAMICA realizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Università degli Studi di Padova, progetto che ha portato alla presentazione, la scorsa settimana a Roma, della nuovissima guida del Touring “Le città della ceramica in Italia, in cui sono dedicate ben quattro pagine a questo piccolo paese che non raggiunge i cinquemila abitanti ma che continua ad essere una risorsa produttiva ed artistica leader in Italia e all’estero di una produzione che sta riscontrando importanti successi anche grazie all’innovazione e al design.
Il prossimo obiettivo è la realizzazione di una cartellonistica del “museo diffuso” in grado di orientare turisti e curiosi, la loro realizzazione è resa possibile grazie ad un contributo di Cariverona.
"Un grande risultato che testimonia il lavoro determinato e costante della commissione museo e della Conservatrice dott.ssa Elena Agosti. Credere nel potenziale culturale e turistico di Nove significa quotidianamente lavorare per farlo crescere, presentarlo in modo attrattivo, dare spazio a mostre, iniziative ed anche fare piccoli e grandi investimenti per rendere il museo accessibile e più bello, grazie al contributo di Noi Come Nemo e del gruppo che realizza le Ciotole Cuore di Nove. Sinergie, lavoro di squadra, amore per Nove e la sua storia, tutto questo accanto alla straordinaria esperienza della giornata Fai ci consegna un risultato di grande livello e una soddisfazione per l'assessorato alla cultura e per l'amministrazione tutta" dichiara il sindaco di Nove Chiara Luisetto.
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