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Bassano chi ben (ri)comincia…!

Seconda vittoria consecutiva per i giallorossi che fanno il pieno di fiducia in vista della voltata che porterà ai playoff. Decide un gran gol di Candido ad inizio partita, vittoria non in discussione.

Pubblicato il 22-01-2017
Visto 2.378 volte

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Elena Pavan

BASSANO - ANCONA 1-0

Bassano Virtus (4-3-2-1): Rossi 7; Formiconi 6, Pasini 6,5, Bizzotto 7, Crialese 7; Laurenti 7 (st 36’ Fabbro 6), Proietti 6,5, Bianchi 6; Minesso 6,5, Candido 7,5 (st 24’ Zibert 6); Grandolfo 6 (st 22’ Maistrello 6).

A disp. Bastianoni, Trainotti, Rantier, Tronco, Soprano, Bortot, Lancini. All. D’Angelo

Ancona 1905 (4-3-3): Scuffia 6; Daffara 5,5, Kostadinovic 6, Ricci 6, Forgacs 5,5; Agyei 5 (st 22’ Vitiello 6), Zampa 6, Gelonese 5,5 (st 22’ Samb 5); De Silvestro 5,5 (st 22’ Paolucci 5,5), Momentè 6, Frediani 5,5.
A disp. Anacoura, Barilaro, Malerba, Bambozzi, Moi, Ascani. All. Brini.

ARBITRO: De Tullio di Bari
RETI: 4’ pt Candido (BV)
NOTE: -
SPETTATORI: 900
AMMONITI: Ricci
ESPULSI:
ANGOLI: 5-9
RECUPERO: pt 2’; st 4’

Bassano del Grappa. Alla vigilia scrivevamo che le prime risposte su cosa aspettarsi dal girone di ritorno dei giallorossi sarebbero arrivate a seguito della partita con l’Ancona. Bene, ecco il computo. Seconda vittoria consecutiva, picchi di gran calcio nonostante la difficoltà posta da un terreno parzialmente ghiacciato, personalità nel continuare a fare la partita nonostante il vantaggio acquisito. Solo negli ultimi venti minuti emergono un po’ di quelle paure che hanno contribuito ad azzoppare il Soccer Team a dicembre, tipo la gara pareggiata in casa contro il Fano. Il bilancio è dunque positivo per un computo di 3 a 1 e nel conto delle soddisfazioni. Inoltre D’Angelo trova anche un Candido, al suo secondo gol consecutivo, in formato super. Il resto lo dice lo stesso tecnico: «Abbiamo disputato settanta minuti alla grande, abbiamo meritato di vincere anche se dovevamo finalizzare di più. Negli ultimi venti minuti siamo un po’ calati anche perché giocavano alcuni giocatori che non disputavano l’intera partita da diverso tempo come Bianchi, Formiconi, Crialese e Proietti. Momento no alle spalle? Sfido chiunque a rinunciare a cinque sei elementi per lo più concentrati in uno stesso reparto. Se noi siamo tutti, siamo questi e per gli altri è dura. Da stasera concentriamoci già sulla partita della settimana prossima a Bolzano».

Ultras&capitan Bizzotto. Curioso siparietto a fine partita tra il dg Seeber e il Gruppo Grappa. Oggetto della chiacchierata il calciomercato della società ed in particolare le situazioni riguardanti Falzerano e Cenetti. A fare chiarezza è stato in sala stampa Stefano Rosso: «Restano a Bassano solo i giocatori che danno tutto e credono fermamente in questo progetto. Se qualcuno non è convinto di rimanere (che si traduce in allenamenti eufemisticamente non all’altezza, vedi le dichiarazioni esplicite di D’Angelo della vigilia il che è una mancanza di rispetto anche nei confronti del tifo giallorosso ndr) non rientra nei nostri piani. La fascia tolta a Bizzotto? Ho parlato direttamente con Nicola. Credo la fascia ce l’abbia tatuata sulla pelle. Anche se non ha un pezzo di stoffa sul braccio non significa niente. Probabilmente è solo questione di tempo affinché lui torni capitano ufficialmente, devono verificarsi delle premesse che noi e lui conosciamo».

Le scelte. L’acquisto di Zibert è davvero molto interessante, si tratta dell’unica mezzala di qualità a disposizione di D’Angelo nato con determinate caratteristiche e che ha sempre giocato in quel ruolo. È altrettanto vero che il prossimo probabile addio di Falzerano (non c’è solo il Venezia su di lui) cambia e non di poco le carte in tavola nello scacchiere dangeliano, visto il peso specifico dell’ala laziale. E cosa fa il mister? Sorprende per l’ennesima volta con una delle sue intuizioni: fuori un attaccante vero, ultimamente Fabbro, e dentro Candido in modo da giocare con due fantasisti liberi di svariare alle spalle della boa Grandolfo. È l’albero di Natale tanto caro a Carletto Ancelotti, quarto modulo impiegato da inizio stagione (4-4-2, 4-3-1-2, 3-5-2 d’emergenza e attuale 4-3-2-1). Risultato? Meno punti di riferimento agli avversari, Minesso e Candido che continuano a scambiarsi la posizione, Laurenti che allargandosi spesso a sinistra consente alla squadra di non perdere ampiezza, Bianchi che rimane prudentemente più bloccato.

Che bel BV!. Non sappiamo se l’Ancona rimanga sorpreso, più tramortito che sorpreso, senza riuscire a trovare una rapida soluzione, e quindi che ci sia anche del demerito degli avversari. Ciò che avviene è che, anche grazie ad una continua e tempestiva spinta da parte di Crialese, il Soccer Team sfonda a sinistra come un Freccia Rossa s’infila in una galleria nel suo percorso: senza opposizioni. Il match si mette bene subito, non guasta, gran contropiede inventato da Proietti per Candido. Il fantasista scatena tutta la sua qualità, sterzata sul marcatore diretto e gol di mancino sul secondo palo. La reazione dell’Ancona è più pensata che realizzata. E il BV non si accontenta, continua a macinare gioco, continua a piacere tantissimo quando si dedica rapide triangolazioni sull’asse Proietti, Crialese, Minesso, Candido e Laurenti. L’unico limite della prima frazione è che non arriva il gol del raddoppio. Eppure le situazioni non mancano, Grandolfo, Candido, alcuni palloni tagliati di Crialese creano più di qualche premessa per gonfiare per la seconda volta la rete di Scuffia.

Equilibrio. I primi venti minuti della ripresa ricalcano il primo tempo: Bassano padrone del campo e del gioco. Minesso piega le mani al portiere con sinistro terrificante, Grandolfo non arriva per un soffio alla deviazione vincente ed insomma il Bassano preme. D’Angelo inserisce Maistrello e Zibert per Candido e Laurenti ma un po’ alla volta l’Ancona cresce o quantomeno approfitta del calo giallorosso. Inevitabilmente i padroni di casa qualche scoria dicembrina la portano ancora appresso, specie nei calci d’angoli. Ecco che diventa provvidenziale la presenza di Rossi che sbroglia almeno tre situazioni con le sue proverbiali uscite in presa alta. Entra anche Fabbro e grazie al sacrificio suo e di Maistrello la squadra guadagna qualche metro, trascinandosi verso il novantesimo lontano dalla propria area. L’Ancona protesta per un possibile tocco di braccio in area di Formiconi ma la vittoria non fa nemmeno lontanamente una grinza.

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