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Il “pollo” scolastico
Il Comune di Rosà scioglie l'accordo con la proprietà Ramonda per l'area del nuovo polo scolastico tra San Pietro e Cusinati. Lo segnala Ros@ 2012. La scuola sarà costruita altrove: nell'area tornano gli allevamenti intensivi di pollame
Pubblicato il 03-01-2014
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“Abbiamo acquisito l'area di 15mila metri quadri dalla proprietà Ramonda dove costruiremo la scuola-campus unificata per San Pietro e Cusinati, con il contributo di 1 milione e 200mila euro della Regione e altri 400mila per la palestra.”
E' quanto dichiarava, il 3 maggio del 2012, l'allora candidato sindaco di Rosà Paolo Bordignon nel corso dell'ultimo confronto pubblico con gli altri due candidati sindaci Alfio Piotto e Barbara Guidolin tenutosi in un Teatro Montegrappa pieno in ogni ordine di posti.
La questione del nuovo polo scolastico rosatese era stata uno dei temi caldi della campagna elettorale, nonché uno dei cavalli di battaglia della lista di Bordignon poi eletto sindaco con il 52% delle preferenze.
Il municipio di Rosà (foto: archivio Bassanonet)
Oggi si ritorna a parlare della scuola unificata di Rosà, ma per il fatto che l'accordo di programma del Comune con la proprietà Finipar di Ramonda è stato sciolto: il complesso scolastico sarà realizzato altrove - in una collocazione ancora da definire - e sul terreno che era destinato ad ospitare la scuola-campus potrà riprendere l'attività di allevamento intensivo di polli e avicoli della ditta Ramonda che era stata sospesa a seguito dell'accordo.
E' quanto segnala il capogruppo del gruppo consigliare di opposizione Ros@ 2012 Alfio Piotto con un comunicato trasmesso oggi in redazione, che riportiamo di seguito:
COMUNICATO
CUSINATI E SAN PIETRO beffati due volte
Lo scioglimento dell'Accordo di programma con Ramonda
L'Amministrazione di Rosà, nel Consiglio comunale del 23 dicembre 2013, ha ratificato lo scioglimento del vecchio accordo di programma che prevedeva la costruzione del nuovo polo scolastico in un terreno posto fra Cusinati e San Pietro. Il Sindaco Bordignon e il Cav. Giuseppe Ramonda avevano già firmato l'atto di scioglimento un mese e mezzo prima, il 5 novembre 2013.
Probabilmente l'idea di sciogliere l'accordo di programma con Ramonda è maturata fra la primavera e l'estate: infatti nel Consiglio comunale del 15 marzo 2013, il Sindaco Bordignon affermava che: ”la costruzione della scuola è il punto n. 1 all’ordine del giorno del mio programma. Il programma elettorale non è una vendita di fumo!”.
Nel Consiglio comunale del 29 luglio 2013 la vice sindaco Lanzarin, interpellata dal consigliere Nichele su alcune voci che riferivano delle intenzioni dell'Amministrazione di costruire la scuola in un luogo diverso da quello previsto, non rispondeva alla domanda ma ripeteva, per l’ennesima volta, che il progetto del nuovo polo era in dirittura d'arrivo e che sarebbe stato finanziato con un partenariato fra pubblico e privato.
Solo il 18 novembre abbiamo avuto conferma della volontà dell'Amministrazione di non costruire più la scuola nell'area Ramonda. Il Sindaco ha infatti comunicato la decisione in un incontro, avvenuto in sala consiliare, organizzato solo con i rappresentanti delle scuole elementari di San Pietro e Cusinati.
Il Sindaco, nell'atto firmato il 5 novembre, ha giustificato lo scioglimento dell'accordo con Ramonda affermando che il nuovo polo scolastico non è più conforme alle nuove norme tecniche sull'edilizia scolastica pubblicate l'11 aprile 2013. Questa giustificazione ci sembra infondata perché il progetto definitivo del nuovo polo non è stato ancora redatto e perciò, nella fase di progettazione definitiva, sarà necessario recepire le nuove linee guida, indipendentemente dal luogo dove la scuola sarà costruita. Il Sindaco giustifica inoltre lo scioglimento dell’accordo affermando che i trasferimenti statali sono diminuiti.
Riteniamo che questa giustificazione non sia del tutto pertinente: i trasferimenti statali erano già diminuiti nel maggio 2012 durante la campagna elettorale e anche due mesi dopo, quando la scuola sembrava essere giunta in dirittura d'arrivo. Se infatti non ci fosse stata la disponibilità finanziaria l'Amministrazione non avrebbe certo emesso a luglio 2012 il bando per la progettazione definitiva (bando in seguito annullato a causa dell'esposto, redatto dall'Ordine degli ingegneri di Verona, alle Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici).
Forse la scelta dell'Amministrazione trova origine anche da altre motivazioni che non sono state evidenziate nell'atto. La certezza è che i bambini di Cusinati e di San Pietro, perdendo la loro scuola elementare, dovranno migrare onerosamente presso altri istituti e le due frazioni non avranno più un servizio importante per l'identità del territorio e la formazione dei legami sociali.
Ad aggravare la situazione, gli abitanti di San Pietro e Cusinati si troveranno di nuovo a sopportare i disagi, ben noti a tutti, derivanti dall'attività degli allevamenti intensivi.
Ramonda aveva infatti sospeso la propria attività, in via Monte Nero, dopo la firma del vecchio accordo di programma avvenuta il 3 ottobre 2011. Ora, nell'atto di scioglimento firmato dal Sindaco Bordignon, si legge che le parti sciolgono “definitivamente l'accordo senza nulla avere a pretendere” e che “non essendo stata realizzata l'opera in parola, l'attività di allevamento sospesa può riprendere dalla data di sottoscrizione del presente documento” (il 5 novembre 2013 ndr).
Per gli abitanti di San Pietro e Cusinati si prospetta sicuramente una doppia beffa!
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