Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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15 Sep 2025 20:42
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 15-09-2025
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C’è chi registra il canto delle balene e chi invece registra il suono delle barene, con la erre. Sono le barene di Venezia, ecosistemi a rischio di estinzione a causa delle onde prodotte dalle imbarcazioni, dallo scavo di canali e dall’alterazione nei flussi dei sedimenti in entrata e in uscita dalla Laguna.
Chi registra i suoni di questi habitat lagunari è il veneziano Enrico Coniglio, “sound artist” impegnato nel campo della “topofonia” (“rumore dei luoghi”).
Coniglio è soltanto uno dei multipli e multiformi ospiti che daranno vita alla seconda edizione di Ground (sottotitolo: “Poeticamente corretto”), social forum biennale a Villa Angaran San Giuseppe a Bassano del Grappa, organizzato da Rete Pictor e dall’Università IUAV di Venezia, in programma dal 25 al 28 settembre prossimi.
La conferenza stampa di presentazione nel nuovo parco nord di Villa Angaran San Giuseppe
Conferenza stampa di presentazione nella bucolica ambientazione del nuovo parco nord di Villa Angaran San Giuseppe, struttura polifunzionale in continua evoluzione ed ampliamento.
Un incontro coi cronisti in un certo senso last minute, dal momento che un evento di anteprima di Ground è in programma in Villa già per questa sera: si tratta dello spettacolo “Bestiario idrico”, di e con Marco Paolini, a sua volta inserito nel cartellone di Operaestate Festival come appuntamento conclusivo, che invita a riscoprire i fiumi e i bacini idrici come punti di riferimento fisici e culturali.
Avrete già capito, da queste prime righe, che il filo conduttore di Ground è proprio quello della terra, con tutte le problematiche legate al clima.
Ma la terra, in questa kermesse di incontri dal 25 al 28 in destra Brenta - tutti a ingresso libero, con opzione di offerta responsabile, ma con richiesta di iscrizione per il numero limitato di posti sul sito groundsocialforum.it -, viene considerata anche nel senso dei “confini”, a loro volta legati al tema dei diritti umani.
Ambiente e confini: sono i due macrotemi su cui si dipanerà il programma della manifestazione, a sua volta inserita nel progetto ClimHub, nato da un finanziamento di Fondazione Cariverona.
Avviso ai naviganti: ogni volta che devo scrivere di un’iniziativa di Villa Angaran San Giuseppe vengo colto dall’impegnativo effetto polpo, tanto tentacolari sono gli appuntamenti previsti in struttura.
Accade anche in questa occasione. Non sarà facile, ma prendo il mio solito frullatore per condensare in sintesi il programma monstre di un social forum che sarà anche “poeticamente corretto” ma è anche praticamente complesso.
Il cuore pulsante di Ground saranno i talk, discussioni a palco aperto in cui voci diverse per formazione e percorso si confrontano a partire da un tema comune.
Giovedì 25 alle 15 il talk “Poeticamente corretto” approfondirà il senso e gli obiettivi del programma, col gesuita Marco Bossi, l’urbanista Mattia Bertin, l’educatrice Adele Donanzan e l’educatore Marco Lo Giudice.
Venerdì 26 alle 15 il talk “Buoni antenati” vedrà dialogare la docente di studi di genere Marie Moise e il geografo Andrea Pase. A seguire, l’educatore Luca Pazzaglia e la giornalista Elena Ferrarese affronteranno i temi delle relazioni e dell’ascolto.
Sabato 27 alle 10 “Errori ed erranze” metterà a confronto la divulgatrice scientifica Agnese Sonato e l’urbanista Michela Pace sulle opportunità dello sconfinamento in ambito scolastico mentre l’infermiera Giovanna Ferretti e la psicosociologa Barbara Di Tommaso discuteranno sulla necessità di accogliere l’incertezza come risorsa per restare presenti a sé stessǝ (non è un errore di battitura) e al mondo.
Sempre sabato 27 alle 15 il già citato sound artist Enrico Coniglio, l’urbanista Alessia Franzese, il comunicatore della scienza Francesco Scarel e l’artista Sara Lando esploreranno la dimensione profonda dell’ascolto, al confine tra arte e scienza, con il talk “Nel quarto spazio”.
Domenica 28 alle 10 il giornalista e attivista Giorgio Brizio, la pedagogista Silvia Dalla Rosa, l’urbanista Gianfranco Franz e l’architetta Roberta Fusari condivideranno in “Resistenza e Metamorfosi” prospettive e pratiche “per una nuova postura politica, capace di affrontare le mutazioni fisiche, sociali e linguistiche del presente”.
Seguirà alle 15 “Il labirinto di libertà multispecie”: un incontro sui temi della mobilità attiva e della riscoperta del territorio con gli urbanisti Stefano Munarin e Luca Velo, insieme all’Associazione La Mente Comune e a Critical Mass Padova.
Accanto ai talk, spazio anche ad alcuni workshop per le scuole e per l’infanzia, “laboratori esperienziali in cui si impara facendo e si sperimentano percorsi oltre i confini prestabiliti” di cui vi risparmio i dettagli, recuperabili nel sito di Ground social forum.
Ehilà, cari lettori, siete ancora connessi?
Bene: vado anch’io oltre i confini prestabiliti e proseguo allora con il programmone.
Già: perché la kermesse in Villa Angaran San Giuseppe propone anche un fitto cartellone di incontri e spettacoli.
Giovedì 25 alle 21, riflettori accesi sull’esito della residenza artistica in Villa di dieci musicisti e un filmmaker della scena di New York.
Venerdì 26 alle 18 arriverà l’atteso special guest @pieroad, all’anagrafe Nicolò Guarrera di Malo, freschissimo reduce dal suo giro del mondo a piedi.
Alle 21, lo spettacolo “Una partigiana di nome Tina”, di e con Milena Lanzetta, ricorderà invece la figura di Tina Anselmi.
Sabato 27 alle 18 i sound artist Enrico Coniglio - sempre lui -, Alessandro Ragazzo e Nicola Croce presenteranno la performance “Aree a margine” per dare voce al paesaggio sonoro come traccia vivente delle trasformazioni urbane e territoriali.
Alle 21, invece, vengono promesse “emozioni forti” con lo spettacolo “Fuoco alle polveri - Storie di rivoluzionari gentili che ci dicono che il mondo può ancora essere cambiato” con Saverio Tommasi, giornalista, scrittore, attore nonché fondatore di Sheep Italia, Onlus che opera nel campo dei diritti umani.
Viene inoltre annunciato come “appuntamento attesissimo” quello di domenica 28 alle 18 con Francesca Mannocchi, giornalista, scrittrice e documentarista che si occupa di conflitti in Medio Oriente e di migrazioni che nell’incontro “Il nostro Ground” parlerà del presente, tra conflitti, crisi e trasformazioni.
Alle 21, finale in musica per gli incontri con lo spettacolo di musica dal vivo “Revolucionaria” della cantautrice Lavinia Mancusi con i musicisti Mauro Menegazzi e Gabriele Gagliarini.
Non mancheranno inoltre, tanto per non farci mancare nulla, mostre ed installazioni artistiche: “Popoli in movimento” del fotogiornalista Francesco Malavolta; “Kairos” dell’artista Andrea Koes Crestani e “Sconfinamenti” di Sara Lando, Chiara Filippin e Sara Guarracino, risultato della residenza artistica del Collettivo Genet presso Villa Angaran San Giuseppe.
“Ground è un social forum, non un festival - avverte l’opuscolo della manifestazione -. È uno spazio aperto di confronto, ascolto e invenzione collettiva che mette al centro le relazioni, i territori, le domande del presente.”
Qui si conclude, egregi lettori, la presentazione condensata del programma tentacolare promosso e organizzato da Rete Pictor & Friends.
L’insalata di polpo è servita.