Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 02-09-2025
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Il circo dal volto umano ritorna a Bassano del Grappa.
È il circo contemporaneo, quello senza animali, dove le acrobazie degli artisti circensi si mescolano alle arti performative, in un clima adatto alle famiglie o - come direbbe chi vuole parlare figo - family friendly.
Anche quest’anno, infatti, Operaestate Festival Veneto conclude la sua programmazione con la rassegna del circo, nell’ormai consueto chapiteau (che poi sarebbe il tendone, ma dirlo alla francese fa molto più chic) allestito in Parco Ragazzi del ’99.
Foto Alessandro Tich
E il circo proporrà due spettacoli degni di tale nome, come si evince alla conferenza stampa di presentazione nella sala Chilesotti del Museo Civico con gli interventi del sindaco Nicola Finco, del direttore generale e artistico di Operaestate Festival Rosa Scapin, del referente per il programma del circo di Operaestate Aurelio Rota e dell’artista circense Simone Benedetti (la sua specialità è l’equilibrismo) in rappresentanza della compagnia italo-francese Circo Zoé che animerà il doppio appuntamento in cartellone nelle due settimane di permanenza a Bassano.
Si comincia con Naufragata, uno spettacolo di “circo d’autore” originale, in programma da giovedì 4 a sabato 6 settembre alle 20.30 e domenica 17 settembre alle 18.
Si tratta di una performance in cui circo e musica dal vivo creano un mondo senza tempo, rappresentando le peripezie di un gruppo di naufraghi nel Mediterraneo.
“Un naufragio che diventa un approdo verso un viaggio nuovo”, spiega Simone Benedetti.
Solcando le onde della creatività, Circo Zoé invita quindi a fare parte di un’esperienza spettacolare, al ritmo dei tamburi e sulle note della fisarmonica che accompagna le evoluzioni dell’equipaggio, tra i salti mortali e le figure aeree degli straordinari sei acrobati protagonisti di questa avventura.
Naufragata, del resto, è l’autentico cavallo di battaglia della compagnia circense: lo rappresenta ininterrottamente dal 2014 e lo ha portato anche in tournée in giro per il mondo, nei maggiori festival e teatri di Europa e America Latina.
Nella seconda settimana - da giovedì 11 settembre a sabato 13 settembre alle 20.30 e domenica 14 settembre alle 18 - andrà invece in scena Deserance, spettacolo in cui ai sei acrobati e ai due musicisti si aggiunge anche una cantante soprano.
È una produzione più recente (del 2022) che rimanda ancora una volta al tema del viaggio, attraverso una narrazione che prende vita attraverso il linguaggio del corpo e varie discipline circensi: palo cinese, filo molle, trapezio, roue cyr, cerchio aereo e molto altro.
La durata è insolita per uno spettacolo del genere e cioè un’ora e venti - circa venti minuti in più della durata consueta - ma, come assicura Benedetti, “è il tempo giusto per quello che vogliamo raccontare”.
Circo Zoé è tra le più apprezzate compagnia di circo d’autore, con all’attivo numerose tournée internazionali, nata nel 2012 dall’incontro di artisti di circo provenienti da diverse discipline e da differenti universi creativi.
Nel 2017 ha arricchito il suo percorso artistico con uno chapiteau tutto suo - quello attualmente allestito in Parco Ragazzi, che vedete nella nostra foto - e dal 2018 è sostenuta dal Ministero della Cultura, riconosciuta come compagnia di circo contemporaneo.
Un fulgido esempio di quel nouveau cirque, come lo chiamano i francesi, che parte dalle discipline classiche circensi (dall’acrobazia alla clownerie e dal funambolismo alla giocoleria e alle tecniche aeree) innovandole l’estetica tradizionale e fondendo insieme generi e arti performative diverse: visive, drammaturgiche, musicali, acrobatiche, atletiche.
Si tratta insomma di uno dei capitoli più interessanti, per la capacità di riunire e amalgamare differenti linguaggi creativi, dello spettacolo contemporaneo.
Ma il mio è solo un circo scritto, sulla tastiera e pubblicato online.
Per capire cosa significhi il circo reale, e carpire le emozioni che sa regalare, bisogna andarci di persona.