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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Quando spunta l’Aurora

Volere è potere: Aurora Zonta, ginnasta 19enne di Cassola, convocata in azzurro per il Campionato Mondiale in Sudafrica di ginnastica per atleti con sindrome di Down

Pubblicato il 31-08-2023
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Quando spunta l’Aurora, si accende la luce.
Si accende alla palestra di San Zeno di Cassola, dove lei si allena regolarmente tre ore al giorno per tre volte alla settimana.
Ma ci sono momenti in cui bisogna intensificare gli sforzi e, in questo periodo di intensa preparazione per l’importante appuntamento agonistico che la attende, si allena tutti i giorni.

Aurora Zonta (foto Alessandro Tich)

Aurora Zonta, 19 anni, di Cassola, ginnasta del gruppo Special Gym della premiata società sportiva locale Junior 2000, si accinge a partire per il Sudafrica dove parteciperà ai Campionati del Mondo di ginnastica per atleti con sindrome di Down.
Il biglietto per il campionato iridato, che si svolgerà dal 22 al 28 settembre nella città sudafricana di Tshwane, è stato staccato ai campionati nazionali Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) di Rimini dove lo scorso 2 luglio la ragazza si è laureata campionessa italiana. Una vittoria che le è valsa la convocazione in Nazionale e che le consentirà quindi di realizzare quello che da sempre è il suo più grande sogno: gareggiare in una competizione mondiale.
Per la serie: volere è potere.
Aurora fa veramente parte del “gotha” italiano della ginnastica per atleti con sindrome di Down. La squadra azzurra femminile sarà infatti composta da sole quattro atlete: oltre a lei, altre due ragazze (sempre venete, da Padova e da Mestre) per la ginnastica artistica e una quarta ragazza per la ginnastica ritmica.
Saranno tre, invece, i componenti della squadra azzurra maschile.
A pochi mesi dall’ottima performance dell’azzurro Filippo Bordignon, atleta dello stesso gruppo Special Gym della società Junior 2000, agli Special Olympics World Games di Berlino, adesso tocca a lei.

Aurora Zonta è una ragazza che ispira immediatamente empatia.
Simpatica, alla mano e molto cordiale, è visibilmente imbarazzata all’inizio della conferenza stampa a lei dedicata dal Comune di Cassola nella sede del municipio.
Non è abituata a un simile “centro dell’attenzione” nei suoi confronti, ma anche in questo caso - come agli attrezzi ginnici delle sue sfide sportive - saprà cavarsela alla grande. La accompagnano mamma e papà, Pierangela e Luciano, assieme al fratello Giacomo, che non pratica invece sport e che si siede tra le retrovie del pubblico.
“La ginnastica è uno sport di alto livello e i nostri ragazzi si impegnano tantissimo per una disciplina che è la loro passione”, esordisce all’assessore comunale allo Sport di Cassola Marta Orlando Favaro che rompe il ghiaccio in conferenza stampa anche per mettere Aurora a suo agio.
La nostra eroina si era avvicinata alla ginnastica già all’età di otto anni.
Poi, dopo aver sperimentato anche altre attività come il nuoto, l’hip hop e la danza classica, l’ha scelta come sport di elezione. Nel 2018 è entrata a far parte del gruppo Special Gym, una realtà unica nel territorio, nata in seno alla Junior 2000 proprio con l’obiettivo di coinvolgere i ragazzi con disabilità in un percorso di crescita sportiva e personale.
Sotto la guida dell’allenatrice Ilaria Lago, si esercita quindi nella palestra di San Zeno nelle sue quattro specialità che sono le parallele, la trave alta, il volteggio e il corpo libero. Sono le stesse quattro specialità nelle quali gareggerà al Mondiale in Sudafrica.
L’attività agonistica è stata accompagnata da un buon profitto negli studi: proprio quest’anno l’atleta cassolese ha concluso il ciclo di studi superiori all’Istituto Tecnico Commerciale Einaudi di Bassano. Ora può pensare pienamente alla sua grande passione sportiva: il mondo è lì, fuori dalla porta.
“Per me è una grande emozione - afferma Aurora Zonta -. Non ci credevo: avere questo sogno e ce l’ho fatta. Ringrazio la mia famiglia che ha creduto in me.”
E, mentre rende grazie ai suoi genitori, le si spezza la voce e le scorre anche…una lacrima sul viso.
Cara Aurora: quando leggerai questo articolo vai su Google e digita “Una lacrima sul viso” di Bobby Solo, un cantante all’apice del successo quarant’anni prima che tu nascessi. Capirai a che cosa mi riferisco.

“Sono particolarmente orgoglioso dei risultati che abbiamo raggiunto con Aurora e con gli altri ragazzi del gruppo - dichiara il presidente della Junior 2000 Carlo Todesco -. Vado in palestra, cerco Aurora e non la vedo, si mimetizza con gli altri. È una cosa soddisfacente, molto appagante, lei è integrata ed è questo il nostro scopo.”
“Aurora dimostra sempre la voglia di diventare super brava a fare ginnastica - testimonia l’allenatrice Ilaria Lago -. Ogni allenamento lo fa al massimo per fare l’esercizio al meglio e raggiungere l’obiettivo.”
Il gruppo Special Gym è nato da un’intuizione della psicologa Giulia Fietta.
“Del gruppo fanno parte ragazzi con disabilità dai 5 e fino ai 26 anni di età che praticano la ginnastica artistica - spiega Giulia -. Abbiamo iniziato in sordina ma siamo in crescita. Chi ha capacità fisiche, cognitive e relazionali e chi ha potenzialità, vogliamo che lavori.”
“Era un sogno che è diventato realtà. Aurora ha voluto mettercela tutta per arrivare ai Mondiali”, commenta la mamma, Pierangela Marin.
“Per me è una grande soddisfazione e adesso che si goda questo bel momento, e si diverta”, conferma il papà, Luciano Zonta.
“Per me - sottolinea la loro figlia - è importante la ginnastica, la gioia di condividere, di stare insieme agli altri e stare bene.”
Chiedo ad Aurora qual è l’esercizio da lei preferito, sul quale punta maggiormente per la sua partecipazione al Mondiale. Ci pensa un attimo e poi mi risponde: “il corpo libero”.
Poi Giulia Fietta, la psicologa, le ripete la stessa domanda aggiungendo: “Dimmi quello che mi hai detto ieri. Qual è il tuo esercizio preferito?”.
Risponde Aurora Zonta: “Volare.” Sì, proprio volare. Nel senso di balzare dalla barra inferiore a quella superiore delle parallele asimmetriche, esercizio che in palestra - come riferisce sempre Giulia - la vede librarsi in aria come nessun altro.
E allora buon volo, Aurora. Non solo in aereo, in cui viaggerai assieme alla squadra azzurra per poi essere raggiunta a Tshwane dai tuoi genitori e dall’allenatrice. Ma anche in gara al Mondiale.
E in bocca al lupo per il Sudafrica, sulle ali del tuo entusiasmo.

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