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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Lavori privati, pubbliche virtù

Caso-Zonta: le minoranze intervengono sulla rinuncia all'incarico professionale e sulle dichiarazioni nei loro confronti dell'ingegnere-amministratore comunale. “Sconcertati dalle incredibili parole dell'assessore”

Pubblicato il 05-12-2020
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Lavori privati, pubbliche virtù. Il caso-Zonta tiene ancora banco nella cronaca politica cittadina, anche dopo la rinuncia dell'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bassano del Grappa all'incarico professionale affidatogli dal Comune di Solagna, su cui ho già ampiamente scritto negli articoli precedenti e di cui scriverò ancora.
Oggi abbiamo ricevuto in redazione un comunicato stampa trasmesso dai consiglieri comunali di minoranza del centrosinistra: coloro i quali hanno sollevato la questione nella conferenza stampa dell'altro ieri e che sono stati anche oggetto ieri sera di alcune pesanti dichiarazioni di Zonta, come riportato nel mio articolo “La rinuncia”. Riportiamo di seguito il comunicato stampa delle opposizioni, contenente una serie di precisazioni sulla questione:

Foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet

COMUNICATO

Gentili redazioni,

tra ieri ed oggi, grazie alla vostra cronaca completa e precisa, abbiamo letto, ascoltato e visto quanto dichiarato dall’Assessore Zonta in riferimento al problema sollevato dal nostro intervento di giovedì e sinteticamente formulato nell’interrogazione alla Sindaca e in serata di ieri la notizia della sua rinuncia all’incarico.
Apprezziamo il passo indietro dell’Assessore ma avremmo apprezzato di più che non avesse fatto il passo avanti prima.
Siamo rimasti davvero sconcertati invece dalle incredibili parole dell’Assessore che riferendosi a noi parla di “attacchi personali”, di ingiustificati “attacchi al Sindaco”, di “basso livello”, di “gente che si diverte a fare cose becere” e che “vorrebbe impedirgli di lavorare” e ci suggerisce infine un “esame di coscienza”.
Appare come uno che sia stato sorpreso a compiere un’azione inopportuna e si arrabbia con chi l’ha evidenziata: forse l’Assessore Zonta non ha letto l’interrogazione e le nostre dichiarazioni oppure non ha ben compreso quanto abbiamo rilevato.
Giova quindi ripetere:

- non abbiamo attaccato personalmente nessuno e non intendiamo farlo, né lui né la Sindaca, abbiamo sollevato un problema: il fatto che in un lavoro pubblico che insiste sul territorio di Bassano del Grappa il ruolo di assessore, ossia di rappresentante dell’interesse pubblico della città, e il ruolo di Direttore dei lavori, ossia un privato libero professionista, non è opportuno, per i motivi che abbiamo scritto, che siano ricoperti dalla stessa persona, CHIUNQUE ESSA SIA, che si chiami Andrea Zonta, Riccardo Poletto, Elena Pavan o Mario Rossi. Se c’è qualcosa che esce dalla corretta dialettica politica e sconfina negli attacchi personali sono alcune delle affermazioni che abbiamo sopra riportato;
- il fatto che un Assessore, qualsiasi Assessore, sia o meno nelle condizioni di difendere adeguatamente l’interesse collettivo non è una “questione personale” è una questione squisitamente pubblica, da affrontare in Consiglio Comunale con la massima trasparenza;
- inoltre è questione di assoluta pertinenza della Sindaca: ogni Assessore infatti rappresenta la città non per mandato popolare diretto bensì esclusivamente in virtù della delega del Sindaco ed è proprio dal primo cittadino che noi dobbiamo sapere se, nell’imbarazzante situazione che si è venuta a creare, egli ritiene che l’assessore possa continuare a svolgere adeguatamente la sua funzione oppure no;
- non intendiamo impedire a nessuno di lavorare con le amministrazioni pubbliche, ogni professionista è libero nel rispetto delle regole, compreso l'ing. Zonta anche da quando è diventato assessore a Bassano, rispetto che prevede pari opportunità per tutti di accedere agli incarichi pubblici seguendo i principi di rotazione stabiliti dall’ANAC, auspicando che tutti possano lavorare nella chiarezza e nella distinzione dei ruoli;
- ci chiediamo, dopo aver letto le dichiarazioni dell’Assessore, se abbia lui fatto un doveroso esame di coscienza e perché abbia deciso di rinunciare all’incarico se come asserisce, tutto è in regola ed il “problema” sarebbe solo di pochi metri;
- ci aspettiamo le risposte che abbiamo chiesto dalla Sindaca al prossimo consiglio comunale.

Grazie dell’attenzione e dello spazio che vorrete dare a queste precisazioni.
Cordialmente

I consiglieri comunali
Angelo Vernillo, Riccardo Poletto, Anna Taras, Roberto Campagnolo, Giovanni Cunico, Paola Bertoncello, Chiara Campana, Oscar Mazzocchin

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