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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Quando un bambino zoppica
La patologia dell'anca nell'età dell'accrescimento. Intervista al dr. Cosimo Gigante, referente per il Veneto della Società Italiana Ortopedia e Traumatologia Pediatrica
Pubblicato il 21-01-2011
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Diamo subito la buona notizia: si tratta di una patologia poco frequente.
Ma c'è anche il rovescio della medaglia. Perché, quando capita, i disagi per chi ne soffre sono notevoli e invalidanti, e a rischio di sgradite complicazioni. A maggior ragione se il paziente in questione è un bambino o un adolescente.
Parliamo della patologia dell'anca: malattia dalle varie forme che costringe chi ne è colpito, anche se di giovane età, a provare dolore e a zoppicare.

Il dr. Cosimo Gigante, specialista in Ortopedia e Fisiatria, referente per il Veneto della S.I.T.O.P., Società Italiana Ortopedia e Traumatologia Pediatrica
Per quanto raro, è un problema che va considerato con la massima attenzione dai medici di base e specialisti che intervengono nell'età pediatrica. E che affronteranno l'argomento in un importante convegno, in programma venerdì 28 gennaio al Crowne Plaza Conference Center di Padova, dal titolo “La patologia dell'anca nell'età dell'accrescimento” e patrocinato - tra gli altri - dall'O.T.O.D.I. (Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri d'Italia), dalla S.I.T.O.P. (Società Italiana Ortopedia e Traumatologia Pediatrica) e dalla S.I.P. (Società Italiana di Pediatria).
Promotore dell'evento è il dr. Cosimo Gigante, specialista in Ortopedia e Fisiatria, responsabile dell'Unità Operativa Semplice di Ortopedia Pediatrica dell'Azienda Ospedaliera di Padova e referente per il Veneto della S.I.T.O.P.
Dr. Gigante, a chi si rivolge il convegno?
“Il convegno sarà rivolto a una platea multidisciplinare, composta da ortopedici, reumatologi, fisiatri e pediatri, che intervengono nelle varie fasi della malattia.
Tante volte capita che la mano destra non sa quello che fa la sinistra. Può accadere ad esempio che a un pediatra manchi una diagnosi di lussazione congenita dell’anca alla nascita, che un ortopedico non riconosca l’esordio di una forma reumatica, che un reumatologo o un fisiatra non riconoscano una iniziale epifisiolisi.
Questo può avvenire sia per il fatto che può trattarsi di patologie di confine tra i diversi ambiti di competenza professionale, che per difetto di comunicazione tra gli specialisti, oltre che per la relativa rarità di queste malattie. Esse sono talmente rare che possono talvolta presentarsi una sola volta nella vita professionale di un medico non specialista. Bisogna quindi da un lato riconoscere le competenze di ciascuno e, dall'altro, dotare tutti i medici degli strumenti culturali di base necessari a sospettare tempestivamente queste patologie e ad indirizzare correttamente il paziente allo specialista di riferimento per la specifica malattia.”
Cos'è importante sapere, sul piano generale, della patologia dell'anca nell'età dell'accrescimento?
“Nelle diverse fasi della vita incontriamo diverse patologie dell'anca e partendo dai dati epidemiologici è importante conoscere in quali età della vita del bambino ciascuna di queste patologie ha la sua massima rilevanza.
Ad esempio un bambino con un dolore all'anca in età neonatale ha più probabilità di soffrire di un'artrite infettiva. Se ha uno o due anni, invece, ha più probabilità di avere una coxalgia benigna. L'adolescente ha invece più probabilità di avere un'epifisiolisi dell'anca. Sono informazioni dal valore orientativo estremamente rilevante per il medico pediatra di base.”
Quali temi saranno affrontati nel convegno?
“Partiremo dall'esperienza della dr.ssa Da Dalt, già responsabile del Pronto Soccorso Pediatrico del Policlinico universitario di Padova, che spiegherà le procedure di diagnosi su un bambino che zoppica perché ha un dolore all'anca.
Affronteremo poi i temi della malformazione congenita dell'anca, e cioè delle alterazioni patologiche che da un difetto di conformazione anche modesto - la cosiddetta displasia - possono progredire fino a una condizione di lussazione permanente dell'anca. Concentreremo quindi l'attenzione sulla displasia congenita, dalla diagnosi al trattamento conservativo e chirurgico.
Un'altra sessione del convegno parlerà dell'epifisiolisi dell'anca, condizione determinata dallo scivolamento cronico della testa del femore sul collo femorale, con dolore all'anca e progressiva limitazione funzionale. E' una patologia rara, tipica dell'adolescente, per la quale è vitale una diagnosi precoce.
Affronteremo quindi il tema dell'osteocondite dell'anca, detta anche morbo di Perthes. Si tratta di un “infarto” della testa del femore del bambino: è una malattia ancora misteriosa, le cui cause non sono note.
Parleremo poi di sinoviti e delle altre patologie dell'anca, dall'artrite infettiva all'artrite reumatoide: malattie tipiche dell'età adulta ma che non risparmiano, seppur raramente, anche l'età pediatrica.
E' in programma anche una lettura magistrale sulla diagnostica e il trattamento dei tumori all'anca nel bambino. Anche questo un problema non frequente, ma che purtroppo esiste.”
Affronterete anche il tema delle protesi d'anca? E' una questione che riguarda anche l'età pediatrica?
“Certamente. Il convegno si concluderà proprio su questo argomento. Tutte le patologie dell'anca, se gravi, se non trattate bene o se diagnosticate tardivamente, portano all'esito dell'anca “artrosica” e quindi alla sostituzione dell'articolazione danneggiata con una protesi. Si tratta di una condizione che si manifesta generalmente in età adulta o senile ma che in alcuni casi non risparmia il giovane adulto o l’adolescente.
Il valore di questo congresso è appunto quello di porre in essere le condizioni a che una diagnosi precoce ed un appropriato trattamento di queste patologie dell’anca pediatrica consentano di limitare in età adulta la necessità di protesizzazione e gli esiti invalidanti tardivi.”
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