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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Parenti...concorrenti
Ilaria e Michele Brunelli e Diego e Carlotta Simoncello: ovvero quando la politica divide le famiglie. Due fratelli corrono contro le rispettive sorelle alle elezioni amministrative a Bassano: un caso di competizione familiare con parità di genere
Pubblicato il 02-05-2014
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Il caso più famoso è quello di Dario e Bruno Bernardi, i Blues Brothers della campagna elettorale bassanese, uniti per consanguineità ma divisi per scelta e collocazione politica: il primo candidato sindaco della coalizione “Portiamo Bassano al Centro” e il secondo capolista della civica “PiùBassano” che corre per il candidato sindaco Riccardo Poletto.
Un derby tra parenti stretti - alla Beppe e Franco Baresi, ma in versione elezioni amministrative - che tuttavia quest'anno non è l'unico, e con 18 liste e oltre 400 candidati in corsa per i 24 seggi di via Matteotti è statisticamente quasi inevitabile la concorrenza tra familiari.
Ma due famiglie in particolare vivono una curiosa contrapposizione: le liste “Bassano ConGiunta” (pro candidato sindaco Andrea Zonta) e “Ła Brenta” (pro candidato sindaco Dario Bernardi) si dividono infatti perfettamente a metà i cromosomi delle famiglie Brunelli e Simoncello, garantendo pure la parità di genere. Due fratelli e due sorelle “separati” in due squadre concorrenti - almeno al primo turno - nel percorso verso il voto.
A sinistra nella foto Michele e Ilaria Brunelli, a destra Diego e Carlotta Simoncello
Ilaria Brunelli e Diego Simoncello sono schierati per la civica del capolista Stefano Giunta, mentre Michele Brunelli e Carlotta Simoncello sono candidati nella lista indipendentista che porta il nome del nostro fiume.
Ma come vivranno questo mese infuocato i quattro candidati, in città e in famiglia?
“La nostra famiglia ci ha trasmesso l'impegno nel sociale come un valore fondamentale” - afferma Diego Simoncello, che ha collaborato per anni con la protezione civile nell'Unità Cinofila dell'ANC e che dice di affrontare la nuova esperienza “come un diverso modo di vivere l'impegno pubblico”.
E aggiunge: “L'esperienza vissuta nel nostro ultimo progetto ci ha mostrato ampiamente alcuni punti deboli della politica locale: la distanza tra il cittadino e la pubblica amministrazione, l'elefantiasi della macchina burocratica e l'ostruzionismo integralista verso le iniziative private.”
Sul perché della scelta di “Bassano ConGiunta”: “Perché è una proposta slegata da quelle logiche di partito che hanno paralizzato Bassano negli ultimi anni e spiccatamente orientata verso la concretezza e il dialogo con il cittadino. Mi ha convinto il mix di entusiasmo ed esperienza: la vitalità dei candidati più giovani unita alla professionalità dei consiglieri e degli assessori uscenti credo costituiscano l'ingrediente fondamentale di questa lista.”
Per Carlotta Simoncello, quasi 29 anni, la candidatura è nata “un po' per gioco e un po' per responsabilità”.
“Mi é stata proposta un'opportunità - spiega - e ho deciso di dare il mio contributo in questa avventura. Per alcuni progetti che mi hanno portato a rapportarmi con il comune di Bassano e la burocrazia italiana ho capito che é necessario un cambiamento di mentalità e soprattutto é essenziale modificare gli approcci di determinati procedimenti. Ecco perché credo che ogni cittadino dovrebbe responsabilizzarsi e dare il suo contributo nel valorizzare la storia e i luoghi della sua città, con uno sguardo moderno e creativo, rivolto alle generazioni future.”
Ilaria Brunelli, consigliere comunale uscente, chiarisce, con un pizzico di propaganda pro domo sua: “Io sono indipendentista come mio fratello. Ma quando si amministra una città ci vogliono capacità, non solo idee. Il quinquennio trascorso in Bassano ConGiunta mi ha dato la prova concreta della professionalità e dell'etica dei miei colleghi: quindi la considero la proposta più valida per Bassano.”
Ma, assicura, niente liti fraterne: “Prima di tutto viene il rapporto con mio fratello. Siamo così democratici che ci siamo aiutati nella raccolta delle firme di presentazione delle liste, dividendoci amici e familiari. E anche adesso che viene il tempo delle preferenze sarà una gara senza esclusione di colpi... ma pur sempre sportiva!”
Michele Brunelli, traduttore e copywriter freelance, ma già membro della Commissione regionale per la grafia veneta, conferma: “Competizione fra noi? Chi che'l ciapa pi voti el paga un giro de cafè.”
Ma perché quindi candidarsi con la lista indipendentista “Ła Brenta”? “Perché Indipendenza e Internazionalità cominciano ambedue con I. Turismo e Territorio cominciano con T. Città, Comprensorio e Coordinazione cominciano con C. Qualità e Quartieri cominciano tutte e due con Q.” E - dopo essere intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della sua lista in camicia blu oltremare e cravatta gialla - lascia con una frase sibillina: “Se sarò eletto in consiglio comunale, abituatevi ai colori.”
Fratelli coltelli, dunque? Sì, ma nel senso di una sana competizione elettorale e soltanto fino al 25 maggio. Anche perché quello della “gara a quattro” è un coltello che non offende e non ha lama, ma ha la forma - civile e democratica - di una matita copiativa.
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