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Il gran paradosso del Tribunale
Il sottosegretario alla Giustizia Alberti Casellati incontra a Roma il sindaco Cimatti e conferma “il ruolo importante rivestito dal Tribunale di Bassano”. Ma quanto vale ricevere rassicurazioni da un governo che ha i minuti contati?
Pubblicato il 12-11-2011
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Quanto vale ricevere rassicurazioni da un governo che ha i minuti contati?
E' la domanda che sorge spontanea a seguito dell'incontro di giovedì 10 novembre a Roma tra una delegazione di rappresentanti delle istituzioni bassanesi, i tecnici del Ministero di Grazia e Giustizia e il sottosegretario alla Giustizia Maria Elisabetta Casellati in merito alla temuta soppressione del Tribunale di Bassano del Grappa.
All'incontro nella capitale - favorito dall'on. Manuela Lanzarin che ha accompagnato la delegazione in veste di parlamentare - hanno partecipato il sindaco di Bassano Stefano Cimatti, i rappresentanti dell´Ordine del Foro di Bassano Chiara Tessarollo e Francesco Savio e Roberto Pozzobon nel ruolo di delegato dell’Ordine degli Avvocati.
Foto Alessandro Tich
“Nell’incontro - spiega l’on. Manuela Lanzarin - abbiamo avuto modo di spiegare le ragioni della forte presa d’atto di tutte le istituzioni di un intero comprensorio che unite in un’unica voce chiedono di non chiudere il Tribunale. Ragioni che non si basano su semplici criteri di provincialismo ma su dati e numeri concreti e di facile lettura che fanno del Tribunale di Bassano un esempio di efficienza e di buona gestione del servizio pubblico. Questo sia in termini di tempistica delle pratiche ma anche, numeri alla mano, di attivo ai fini della gestione economica del bilancio del Tribunale. Tutto ciò è stato spiegato e ritengo ben compreso anche dal sottosegretario Maria Elisabetta Casellati, che ha partecipato in seconda battuta all’incontro, la quale, supportando la nostra tesi, ha confermato il ruolo importante che riveste il Tribunale di Bassano e che per questa ragione verrà preso in seria considerazione.”
“Ora - afferma ancora la deputata leghista - bisognerà attendere da una parte gli sviluppi sul fronte dell’Esecutivo, con il rischio elezioni che potrebbe rimettere tutto in gioco e dall’altra il corso di questa vicenda con la garanzia che il Ministero ci sentirà nuovamente prima di prendere ogni possibile decisione sulla soppressione del servizio.”
“Concludo - aggiunge l'on. Lanzarin - sottolineando come il Bassanese con questa vicenda ha saputo far squadra ed unire condividendo le azioni necessarie. Un esempio che mi auguro possa servire anche nel futuro per affrontare problematiche che riguardano l’intero comprensorio.”
In un comunicato diffuso oggi alle redazioni, la parlamentare e sindaco di Rosà riconosce che “l’incontro certo giunge in giorni di cambiamenti politici in seno al Governo”. “Ma non per questo - sostiene - quanto scaturito dall’incontro non lascia aperta la porta per un positivo sviluppo della vicenda”.
Scriviamo queste righe mentre il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si trova al Quirinale per rassegnare le dimissioni al Capo dello Stato.
La situazione è paradossale: è da settimane che parliamo della possibile soppressione del Tribunale di Bassano, e nel frattempo è stato soppresso il governo.
L'attuale sconvolgimento della situazione politica nazionale azzera di fatto tutte le precedenti iniziative attivate per perorare la causa del Tribunale cittadino: compresa la lettera trasmessa nei giorni scorsi dall'assessore provinciale del Pdl Morena Martini al ministro della Giustizia e collega di partito Francesco Nitto Palma, che diventa di fatto carta straccia.
Sempre che nasca un nuovo governo, cambierà il ministro e cambieranno i sottosegretari, e l'on. Lanzarin potrebbe non più essere un deputato di maggioranza, vicino a chi comanda nelle stanze dei bottoni.
Sarà stata quindi davvero utile la trasferta romana del sindaco Cimatti e degli avvocati bassanesi?
Si accettano scommesse.
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