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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Isacc Newton
Paolo Retinò, candidato sindaco di Bassano per tutti-Europa Verde e l’Isacc: “Prendiamo posizione contro CdA e dirigenza. Se sarò al governo della città, modifica dello statuto per avere un rappresentante delle lavoratrici e dei lavoratori nel CdA”
Pubblicato il 18-03-2024
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Care lettrici e cari lettori, per usare la formula di parità di genere utilizzata dalla civica Bassano per tutti, oggi torniamo ad occuparci di un argomento che l’anno scorso ha catalizzato per lungo tempo l’attenzione dell’attualità cittadina.
È infatti l’Isacc, l’ente che amministra e gestisce la Casa di Riposo di Bassano, l’oggetto del nuovo intervento del candidato sindaco di Bassano per tutti-Europa Verde Paolo Retinò.
Lo fa tramite un comunicato stampa nel quale Retinò dichiara, a nome della sua coalizione, di prendere posizione “contro CdA e dirigenza” dell’Istituto Servizi Assistenziali Cima Colbacchini per la spinta “verso logiche di privatizzazione” e per “l’incertezza sul futuro, in particolare di lavoratrici e lavoratori logorati da anni di tensioni” a causa di “una dirigenza che conosce solo muro contro muro”.

Il candidato sindaco di Bassano per tutti-Europa Verde Paolo Retinò (foto Alessandro Tich)
L’intento è quello di continuare a “lottare per difendere un presidio di assistenza pubblica agli anziani della nostra città” e per l’occasione Retinò si trasforma in Isacc Newton, lo scopritore delle leggi della gravità della situazione nella Casa di Riposo bassanese.
Il candidato sindaco presenta inoltre due proposte al riguardo che si impegna a realizzare “da subito” se sarà eletto al governo della città, come dal testo che segue.
COMUNICATO
Famiglie e ospiti che fuggono da quella che era un’autentica eccellenza della nostra città, un CDA sfiduciato dalla stessa maggioranza che lo aveva nominato.
L’incertezza sul futuro, in particolare di lavoratrici e lavoratori logorati da anni di tensioni e una dirigenza che conosce solo muro contro muro. Aggiungiamo che i lavoratori e le lavoratrici stanno scappando e vengono rimpiazzati da personale precario delle cooperative. Di questo passo, non potendo privatizzare, i vertici dell’ISACC e la politica svuoteranno l’istituzione dall’interno con il fine di una privatizzazione de facto.
Questo purtroppo è l’ISACC oggi. Noi continueremo a lottare per difendere un presidio di assistenza pubblica agli anziani della nostra città. Un Ente, che dopo aver lavorato egregiamente per due secoli, è stato in questi ultimi anni trascurato dall’Amministrazione e spinto verso logiche di privatizzazione che noi contrastiamo.
La privatizzazione abbassa la qualità del servizio e mina i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Per questo prendiamo posizione contro CDA e Dirigenza: per gli ospiti, per le lavoratrici e i lavoratori, per le famiglie.
Il frutto di questo lavoro sono le mie due proposte che da subito, se sarò al governo della città, mi impegno a realizzare nel più breve tempo possibile: innanzitutto, la modifica dello statuto per avere un rappresentante eletto delle lavoratrici e dei lavoratori nel CDA.
In seconda battuta, il ruolo di mediazione dell’Amministrazione comunale tra le parti sociali e l’ente nella gestione dei rapporti di lavoro in caso di difficoltà. Proposte concrete realizzabili a costo Zero!
E mentre si profila lo spettro della privatizzazione, noi crediamo nel rilancio di ISACC. Chiediamo che ospiti e personale non siano più considerati solo numeri come se fossero merci. Meritano maggior rispetto.
Per questo chiediamo un cambio di passo che riporti le due sedi dell’Ente alla qualità che era loro riconosciuta prima della pandemia, prima che l’amministrazione Pavan mettesse in atto scelte politicamente superficiali, dannose per l’ente, per i suoi ospiti e in fondo per l’intera città. Meritiamo tutti e tutte #UnaBassanoMigliore.
Paolo Retinò
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