Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 05-02-2009
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Il vino è musica. Ma anche arte, cultura, emozione, atmosfera e suggestioni.
Uno stesso vino, servito in un bicchiere differente, con le luci accese oppure soffuse, con una temperatura-ambiente più fredda o più calda, in silenzio o con un sottofondo musicale, cambia le sensazioni del palato di chi lo degusta. Provare per credere.
E' la grande intuizione di Roberto Cipresso, bassanese, winemaker di fama internazionale, da un ventina d'anni trapiantato a Montalcino, in Toscana, tra i cui vigneti è diventato uno dei nuovi “guru” dell'enologia.
Roberto Cipresso alla serata dei Lions
Autore di due apprezzati best-seller ( “Il romanzo del vino” e “Vinosofia” ) Cipresso è tornato in questi giorni nella sua città natale - invitato dal Lions Club Bassano del Grappa Host, presieduto da Alberto Fracca - per un'originale serata di degustazione a Villa Palma intitolata “Che senso ha il gusto”.
Ai commensali, l'enologo superstar ha proposto quattro importanti vini rossi di Montalcino abbinati a diverse sensazioni artistiche, ispirate ai quattro gusti fondamentali : dolce, salato, acido e amaro.
Ogni bicchiere in degustazione è stato infatti accompagnato da un'esibizione musicale al pianoforte del maestro Ugo Moro, dalla realizzazione estemporanea di un dipinto ad opera del pittore Stefano Bertoncello e dalla creazione “in diretta” di una scultura dell'artista Antonio Bonaldi.
Si è trattato di una prima serata sperimentale di quella che Cipresso e i suoi collaboratori vogliono trasformare in una vera e propria tournèe in giro per l'Italia, con il vino assoluto protagonista di una innovativa performance di gusto e di arte.