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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Silenzio, si chiude

Le minoranze consiliari attaccano l'amministrazione per la mancata comunicazione sulla decisione di chiudere il Ponte per un mese. Ce n'è per il sindaco Pavan, per l'assessore Zonta e per il consigliere Torre

Pubblicato il 04-01-2021
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Anno Nuovo, Ponte Vecchio. Dimenticato dal Signore dopo gli anni delle continue polemiche sotto l'amministrazione Poletto, il discusso restauro del Ponte di Bassano ritorna perentoriamente di attualità. E questo perché, come anticipato oggi dalla stampa locale, a partire da lunedì 11 gennaio il Ponte resterà chiuso e impacchettato per ben quattro settimane per la posa in opera della trave in legno di impalcato (la famosa “trave inutile”, sganciata dalle due spalle, di cui mi sono occupato in articoli precedenti) e per gettare le basi dei lavori di pavimentazione.
La notizia fresca di stampa ha dato spunto a un duro comunicato dei consiglieri comunali di opposizione che prendono di mira, in particolare, la mancata comunicazione da parte dell'amministrazione Pavan sulla lunga chiusura, venuta alla luce solo grazie alle anticipazioni degli organi di informazione.
In più, salta certamente all'attenzione il novero dei destinatari dell'attacco delle minoranze: non solo il sindaco Elena Pavan e l'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Zonta, ma anche il consigliere comunale con fresca delega al Centro Storico Riccardo Torre. Quest'ultimo, commerciante in via Angarano e già attivo “portavoce” delle istanze della medesima via, si era infatti distinto durante l'era Poletto per varie iniziative di dissenso in concomitanza con le precedenti chiusure temporanee del Ponte causa lavori che avevano creato seri problemi di “isolamento” per le attività commerciali del borgo in destra Brenta.

Foto Alessandro Tich

Ora che invece Bassano Est e Bassano Ovest saranno divise dal “muro” per la bellezza di un mese, non si registra da parte di Torre una qualsiasi presa di posizione. Ma si sa: una volta eletti nel Palazzo comunale, ciò che prima poteva essere materia di visibilità sui social e quindi di consenso elettorale diviene adesso un argomento sul quale stendere un velo di silenzio. Non solo Riccardo Torre, ma anche gli ex fustigatori del progetto di restauro e della sua variante Ilaria Brunelli e Antonio Guglielmini ne sono il chiaro esempio.
Ma questa è una puntualizzazione collaterale del vostro umile cronista.
Torniamo invece al comunicato stampa trasmesso oggi dai consiglieri di opposizione, che pubblichiamo di seguito:

COMUNICATO

CHIUSURA DI UN MESE DEL PONTE VECCHIO DI BASSANO

Apprendiamo dai media che dal giorno 11 gennaio il Ponte Vecchio di Bassano dovrà iniziare ad essere chiuso al passaggio per consentire l’ultimazione del restauro con la realizzazione in opera della trave in legno d’impalcato e i lavori propedeutici alla realizzazione della pavimentazione. Si riferisce di una possibile chiusura continuativa di 4 settimane e la notizia coglie di sorpresa la nostra Città. Ci chiediamo come questo sia possibile visto che l’amministrazione comunale continua a spendere migliaia di euro per consulenti sulla comunicazione ma la sindaca e l’assessore non comunicano, né in sede istituzionale né con i bassanesi, né evidentemente al proprio interno viste le recenti prese di posizione di esponenti del cdx bassanese. Nessuno conosce come sarà realizzata la pavimentazione e soprattutto come sarà il risultato finale. Quel poco che si sa lo si conosce grazie ai media locali e purtroppo con dichiarazioni spesso contradditorie da parte degli amministratori.
Eppure, dopo aver sfiduciato l’assessore Bizzotto, la sindaca ha pensato di incaricare un consigliere con delega specifica al centro storico. Dopo l’investitura in pompa magna del consigliere Riccardo Torre che, prima di diventare un eletto in consiglio comunale, tutti ricordano immolarsi in tv e nei giornali contro le chiusure del Ponte anche quando erano di qualche ora, ci saremmo aspettati, con la prospettiva di un mese di chiusura, di vedere azioni straordinarie. Invece neanche l’ordinario si è stati capaci di realizzare. Nulla a fronte della più lunga prospettiva di chiusura del ponte, un mese. Nulla per evitare un ulteriore tragico disagio, dopo quello del lockdown, ai commercianti bassanesi.
Silenzio assoluto, quasi a testimoniare che del Ponte è opportuno parlare solo per autocelebrarsi senza aver fatto nulla anzi, spesso avendo remato contro.
Quando però bisogna metterci la faccia, non per un selfie, e soprattutto qualche idea per cercare di risolvere i problemi che un cantiere importante come questo porta con sé, allora tutto diventa più complicato, difficile e meno piacevole.
Eppure c’era il tempo per valutare possibili soluzioni sulla gestione di questa fase dei lavori, fase nota fin dall’approvazione del progetto, bastava leggerlo.
Si poteva aprire un momento di condivisione e confronto attivando i tavoli con i portatori d’interesse, ponendo i problemi nelle sedi istituzionali come le commissioni consigliari e coinvolgendo la Città. Se l’avessero fatto gli avremmo modestamente suggerito di cercare di realizzare un passaggio in sicurezza con il cantiere operativo come è stato fatto per il 95% dei lavori eseguiti fino ad oggi. Se avessimo preso atto dell’impossibilità tecnica di garantire un passaggio durante il cantiere ordinario di giorno, avremmo chiesto ai tecnici e alla ditta appaltatrice di organizzare le attività in modo straordinario prevedendo, per questo periodo di lavoro sull’impalcato, le principali attività esclusivamente nelle ore notturne, quando i negozi sono chiusi, garantendo più possibile il Ponte aperto di giorno.
Ed è questo che chiediamo all’amministrazione oggi!
Cara sindaca Pavan, caro assessore Zonta, carissimo consigliere Torre ripensateci, anzi, pensateci!

I consiglieri comunali:

Angelo Vernillo
Anna Taras
Riccardo Poletto
Oscar Mazzocchin
Roberto Campagnolo
Giovanni Cunico
Paola Bertoncello
Chiara Campana

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