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AMArcord
Se ne va un pezzo di Cunichesimo. L'AMA Music Festival emigra da Bassano a Romano d'Ezzelino. Gli organizzatori: “Qui il posto ideale per continuare il progetto nei prossimi anni”
Pubblicato il 28-08-2019
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E così, senza colpo ferire, se ne va un pezzo di Cunichesimo.
L'AMA Music Festival, uno dei fiori all'occhiello personali dell'ex assessore bassanese alla Cultura Giovanni Cunico, emigra da Bassano del Grappa a Romano d'Ezzelino.
Da domani, giovedì 29 agosto, e fino a domenica 1 settembre la kermesse musicale si svolgerà infatti nell'area di Villa Ca' Cornaro, già rodata da manifestazioni di grande richiamo come Back2Africa.
Tutti insieme con la bottiglia ecologica. Da sin: Andrea Morello, Arianna Alessi, Simone Bontorin, Luca Pasqualato e Andrea Dal Mina (foto di Ilaria Congiu)
Nel giugno dello scorso anno l'AMA Music Festival, allestito in Parco Ragazzi del '99, aveva animato le cronache cittadine per lo strano caso di Young Signorino, il trapper “satanico” annunciato nel programma e poi rispedito a casa per il veto imposto agli organizzatori dal sindaco Riccardo Poletto. Quest'anno il problema non sussiste: tra gli artisti in cartellone (pardon: della line up) non risultano esserci disturbatori della pubblica serenità e il clima generale dell'evento sembra quasi adattarsi all'atmosfera rinfrancante dell'oasi verde dei Fatebenefratelli. È possibile che l'intervento a gamba tesa dell'Amministrazione di Bassano nei confronti di mister Young, con tutte le discussioni e polemiche che lo hanno preceduto e seguito, abbia contribuito alla decisione del Festival di cambiare aria. Ma il presidente dell'Associazione Culturale AMA Luca Pasqualato, a margine della conferenza stampa di presentazione dell'evento, mi fornisce una versione dei fatti assai più diplomatica.
“Il Parco Ragazzi '99 era troppo dispersivo - afferma Pasqualato -. Noi abbiamo bisogno di un'area più concentrata, con tutta la gente che si diverte in comunità. Per questo abbiamo cercato un posto più adeguato.”
Lo stesso sindaco di Romano d'Ezzelino Simone Bontorin, che benedice l'AMA Music Festival come “la migliore proposta che potesse capitarci”, rivela ai cronisti che “già dall'anno scorso collaboriamo con loro”. Dunque una decisione che è tutto, fuorché improvvisa. E che promette di mettere radici in terra ezzelina.
“Questa location - dichiara Pasqualato - è funzionale al nostro obiettivo di collocare il Festival a livello internazionale, come punto di riferimento per il Triveneto. È il posto ideale per continuare il progetto nei prossimi anni.”
Avanti tutta, quindi, con Romano. E a Bassano la manifestazione resterà un'AMArcord.
“Le novità dell'edizione 2019 - spiegano gli organizzatori - sono tante e renderanno AMA Music Festival ricco di elementi inediti.” Una serie di aspetti innovativi che, così come presentati dagli organizzatori stessi, inquadrano la manifestazione in un'ottica particolarmente sensibile ai temi del sociale e dell'ecosostenibilità.
Avete in mano il vocabolario di inglese? Bene, allora partiamo.
Innanzitutto questo sarà un evento charity, perché per la prima volta una parte degli incassi del Festival saranno donati a sostegno di due associazioni partner della manifestazione. Si tratta di OTB (Only the Brave) Foundation, l'organizzazione non profit del gruppo OTB di Renzo Rosso impegnata in progetti contro le diseguaglianze sociali e di Sea Shepherd, organizzazione internazionale la cui missione è quella di tutelare e preservare l'Oceano e le specie marine.
Già: proprio quella Sea Shepherd che sempre assieme all'associazione culturale AMA era stata al centro del Festival “AMA Sea Shepherd Music for the Ocean”, tenutosi il 18 e il 19 maggio scorsi al Castello di Bassano, nel weekend precedente al voto amministrativo, passando alla storia come l'ultimo atto del Cunichesimo.
Poi quello di Romano sarà un Festival no plastic. Durante l'evento sarà vietato l'uso della plastica, che darà spazio ai bicchieri di carta e ai materiali compostabili. Per l'occasione è stata creata una bottiglia-thermos speciale in acciaio inossidabile, in edizione limitata in partnership con 24Bottles, che si potrà “acquistare” a fronte di una donazione che sarà devoluta in beneficenza.
Inoltre sarà un evento green: per gli organizzatori il Festival “risponde al bisogno sociologico di vivere gli eventi, la cultura, l'arte e la musica come momento di aggregazione legato al rispetto dell'ambiente”.
E attenzione: perché l'AMA 2019 sarà pure organic. Nei vari stand allestiti nell'area saranno cioè proposti al pubblico solamente prodotti certificati bio e di provenienza territoriale garantita. Infine la parola d'ordine della manifestazione: respect.
Le attività organizzate durante i quattro giorni dell'evento saranno volte a sensibilizzare i visitatori alla parità di diritti e di genere, al rispetto della società e dell'ambiente.
Ma non è tutto, perché sono annunciate altre due novità. La prima è l'AMA Camping, un'area sviluppata all'interno del parco di Villa Ca' Cornaro e dedicata ad accogliere chi proviene da lontano. La seconda è il Love Pass, un abbonamento al Festival dedicato ad hoc per le coppie. That's very romantic.
Riprendiamo adesso in mano, più o meno, il vocabolario di italiano.
L'ideatore e direttore artistico del Festival Andrea Dal Mina sottolinea come l'evento porterà circa 250 persone, tra artisti e vari staff al seguito, “negli alberghi circostanti, che cureranno pernottamenti e catering”. Un “investimento sul territorio” a cui si aggiunge “il popolo del Festival, che diventa una piccola città che cresce”.
Prezzi dei biglietti popolari, per favorire l'afflusso calcolato in tremila persone a serata: 2 euro per chi varca i cancelli entro le 20 di domani, giovedì, e entro le 18 di domenica. 5 euro per chi arriva dopo le 20 di giovedì, entro le 20 di venerdì e sabato e dopo le 18 di domenica. 10 euro per chi entra nell'area dopo le 10 di venerdì e sabato. Ingresso gratuito per i bambini sotto i 14 anni. Per i più facoltosi c'è poi il super-bigliettone da 15 euro tutto compreso per venerdì e sabato, acquistabile solo online sul sito dell'AMA Music Festival, che dà diritto a una serie di bonus: parcheggio garantito, entrata riservata, consumazione omaggio e tribuna dedicata fronte palco. Idem dicasi per l'abbonamento alle quattro serate, al costo di 55 euro.
Riguardo invece alla line up degli artisti sul palco, i nomi di spicco sono quelli di Mahmood, vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo, nella sua unica data in Veneto, e di Emis Killa, rapper che va per la maggiore. Fanno parte del programma, tra gli altri, anche gli Africa Unite, il più famoso gruppo reggae italiano; il noto rapper e produttore discografico Piotta; gli iraniani trip-hop BowLand, finalisti di X Factor; gli statunitensi indie rock Deerhunter, support band ad alcuni concerti dei Depeche Mode e un paio di “emergenti” della nuova scena italiana come il rapper Massimo Pericolo e la trapper vicentina nonché stellina di YouTube Madame.
Delizie per le orecchie, ma anche per il palato: “Avremo 7 food truck, dal vegano alla pizza e quant'altro”, specifica Dal Mina nel descrivere il contorno gastronomico di una manifestazione che si avvale anche del supporto operativo di un centinaio di volontari e di un'organizzazione security attenta al minimo dettaglio.
E c'è anche un'area relax, in cui riposare le stanche membra tra uno spritz e una birra.
Il tutto inserito in un clima di Peace & Love, nel senso spirituale del termine.
“C'è una totale condivisione di valori e di messaggi che si vogliono dare”, commenta riguardo al Festival la vicepresidente di OTB Foundation Arianna Alessi. La quale anticipa che i fondi di beneficenza raccolti saranno devoluti a progetti della fondazione a sostegno di giovani e bambini vittime di maltrattamenti e a supporto della genitorialità.
“La sostenibilità - prosegue, riferendosi alla filosofia dell'evento - è uno dei principali criteri con cui selezioniamo i nostri progetti, a costo di gestione zero. Ogni euro raccolto viene devoluto in progetti di impatto sociale diretto.”
L'utilità dello scopo solidale di AMA Festival viene sottolineata anche da Andrea Morello, presidente di Sea Shepherd Italia. Che rimarca come la tutela del mare e delle specie marine, a cui vanno destinati tutti i fondi raccolti, sia un tema importante anche in questa nostra terraferma pedemontana. “Il mare - dichiara Morello - inizia da qui, dal Brenta, dal Piave, dalla pioggia, dai grandi ghiacciai delle Dolomiti.”
“La Terra è il pianeta blu - specifica il referente nazionale di Sea Shepherd -. Il 70% della sua superficie è coperta dall'oceano e dal mare che grazie al fitoplancton ci forniscono il 70% dell'ossigeno a nostra disposizione.”
Insomma: siamo partiti dal Cunichesimo e siamo arrivati al fitoplancton.
Neanche Quark è mai arrivato a tanto.
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