Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 12-06-2017
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Non c'è stata storia. In ciascuna delle 13 sezioni elettorali del suo Comune è arrivato primo, superando nella quasi totalità dei casi la quota dei 300 voti e distaccando nettamente i suoi due concorrenti. E a Travettore, dove risiede, ha fatto persino “cappotto” oltrepassando quota 500. Alla fine i voti complessivi in suo favore sono stati 4.707, pari a una percentuale arrotondata del 65%.
È così che Paolo Bordignon, sindaco di Rosà negli ultimi cinque anni, entra da oggi ufficialmente nell'era di Bordignon II, succedendo a se stesso e facendo il bis come i suoi predecessori Giovanni Didonè e Manuela Lanzarin: e la Lega Nord, ininterrottamente al governo di Rosà da 25 anni, veleggia adesso verso il trentennio.
Se non è record, poco ci manca.
Esulta Paolo Bordignon: la fascia tricolore è nuovamente sua
Sbolliti i festeggiamenti della notte, per il neo rieletto primo cittadino rosatese questa mattina è stato il momento della cerimonia della proclamazione ufficiale nella sala consiliare del municipio. Presenti, tra gli altri, anche i candidati sindaci sconfitti: Flavio Nichele di “Rosà 2017” (1797 voti, pari al 26%) e Paolo Stragliotto del Movimento 5 Stelle (638 voti, pari al 9%). Stretta di mano con entrambi: terminata la competizione elettorale, Bordignon II ha dimostrato un elegante senso del fair play.
In consiglio comunale, probabilmente, sarà un'altra cosa ma intanto oggi è il momento dell'“abbassate le armi”.
“È troppo facile dire che sarò il sindaco di tutti, lo dimostrerò.” Sono le prime parole, dopo l'investitura ufficiale, del telegrafico discorso del sindaco rieletto nel quale trova spazio anche un “ringraziamento ai competitor”.
Rosà, dunque, volta pagina: ma sullo stesso libro.
In bocca al lupo al sindaco e a tutti i nuovi consiglieri.